Sacchetti frutta e verdura a pagamento dal 1° gennaio: quanto costeranno?

C. G.

29 Dicembre 2017 - 17:42

I sacchetti per frutta e verdura diventano a pagamento dal 1° gennaio. Tra favorevoli e contrari, a quanto ammonteranno i rincari per i risparmiatori italiani?

Sacchetti frutta e verdura a pagamento dal 1° gennaio: quanto costeranno?

I sacchetti di frutta e verdura diventano a pagamento.

A confermarlo era stato già il testo del decreto Mezzogiorno, varato dal Governo lo scorso 3 agosto. I sacchetti, le buste di plastica trasparente per intenderci, che utilizziamo per pesare la frutta e la verdura al supermercato avranno un costo a partire dal 1° gennaio 2018.

C’è stato un tempo in cui i consumatori pagavano soltanto la merce acquistata, un tempo molto lontano in cui non bisognava conteggiare nel totale le buste della spesa. Le cose sono parecchio cambiate e ora, dopo i rincari sulle buste a pagamento, anche i sacchetti di frutta e verdura inizieranno ad avere un costo.

Il tutto entrerà in vigore, come accennato, con l’arrivo dell’anno nuovo. Dal 1° gennaio in poi tutti i sacchetti fino ad ora gratuiti, quelli che utilizziamo per imbustare frutta e verdura, ma anche carni, pesce, pane e molto altro ancora, diventeranno a pagamento. Il costo di ognuno di essi potrebbe oscillare dai 2 ai 10 centesimi, secondo le indiscrezioni fino ad ora trapelate.

Pensiamo alla spesa di una famiglia media che compra contemporaneamente un frutto, una verdura e del pane. In questo caso, con un costo di 10 centesimi a sacchetto il conto totale per quella sola spesa aumenterà di 30 centesimi (ipotizzando di essere nella parte alta della forchetta di prezzo). Rincari non indifferenti.

Il decreto e le sanzioni

Come già accennato, i rincari e l’aumento dei costi sui sacchetti di frutta e verdura prenderanno vita grazie alla legge di conversione del decreto Mezzogiorno di agosto.

Secondo quanto sancito dalla normativa in esame, tutti i sacchetti - anche quelli biodegradabili e ultraleggeri - con uno spessore della singola parete minore di 15 micron, dovranno essere biodegradabili e compostabili, ma soprattutto saranno distribuiti solo ed esclusivamente a pagamento. Per chi tenterà senza successo di eludere la normativa, e per tutti i negozianti che vorranno fare i generosi, scatteranno sanzioni comprese tra i 2.500 euro e i 100.000 euro.

L’obiettivo del decreto è quello di limitare l’uso dei suddetti sacchetti per frutta e verdura - ne utilizziamo circa 8 miliardi l’anno - che sono tra le altre cose prodotti in Cina e costituiti da polietilene, non biodegradabili.

Le reazioni

Secondo i dati del rapporto “I sacchetti biodegradabili per il reparto ortofrutta” di Ipsos Public Affairs il 58% circa degli intervistati è favorevole all’introduzione dei sacchetti biodegradabili e compostabili mentre il 29% è contrario.

Il 71%, invece, ha ipotizzato la necessità di pagamento per tali sacchetti. Ancora secondo il report, per il 59% degli intervistati 2 centesimi a sacchetto sono accettabili, mentre il 13% non è assolutamente d’accordo.

“Non siamo contrari alla filosofia della norma che impone una riduzione degli sprechi e un’attenzione all’ambiente ma perché questo costo lo deve pagare chi fa la spesa? Se è giusta la battaglia contro la plastica che inquina i mari, sarebbe anche giusto non farla pesare sui consumatori.
Cinquanta centesimi in più quando si fa la spesa possono sembrare pochi, ma moltiplicati per tutte le volte che si va al supermercato e per famiglie che fanno fatica a tirare la fine del mese, rappresentano un aggravio ingiustificato”,

aveva fatto sapere il presidente di Federconsumatori Emilio Viafora.

“L’innovazione ha un prezzo ed è giusto che i bioshopper siano a pagamento, purché sia garantito un costo equo che si dovrebbe aggirare intorno ai 2-3 centesimi a busta.”,

ha affermato Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente secondo cui non è corretto parlare di caro-spesa.

Favorevoli o contrari, però, quel che è certo è che dal 1° gennaio 2018 anche i sacchetti di frutta e verdura saranno a pagamento e i rincari presto o tardi torneranno a farsi sentire sul portafogli.

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