Russia e Salvini: perché si parla di nuovo dei rapporti tra Mosca e la Lega

Alessandro Cipolla

28/07/2022

28/07/2022 - 13:26

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Matteo Salvini è di nuovo al centro delle polemiche per i rapporti tra la Lega e la Russia: questa volta di mezzo ci sarebbe anche la fine del governo Draghi.

Russia e Salvini: perché si parla di nuovo dei rapporti tra Mosca e la Lega

In Italia si torna a discutere dei rapporti tra Matteo Salvini e la Russia. Con un articolo a firma Jacopo Iacoboni, La Stampa infatti ha dato notizia di alcuni documenti di intelligence che potrebbero riguardare anche la fine del governo Draghi.

Secondo documenti d’intelligence che La Stampa ha potuto visionare alla fine di maggio Oleg Kostyukov, importante funzionario dell’ambasciata russa – si legge nell’articolo – Chiede a un emissario del leader leghista se i loro ministri sono ‘intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo Draghi’. Lasciando quindi agli atti un interesse fattuale di Mosca alla ‘destabilizzazione’ dell’Italia”.

In sostanza la Russia potrebbe aver cercato d’interferire sul cammino del governo Draghi, da sempre schierato al fianco della Nato da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, al fine di destabilizzare lo scenario politico in Italia. Una ipotesi che il leader del Pd Enrico Letta ha definito “inquietante”, chiedendo poi che il numero uno del Carroccio “chiarisca al Copasir”.

Una circostanza che subito è stata smentita da Matteo Salvini: “Fesserie, ho lavorato e lavoro per la pace, per cercare di fermare questa maledetta guerra. Figurati se vado a parlare di ministri e di vice ministri, mi sembra la solita fantasia…”. Anche Fratelli d’Italia però ha chiesto un chiarimento al suo alleato: “Le questioni di carattere internazionale vanno chiarite e approfondite”.

La nuova vicenda Russia-Salvini

Dopo l’accordo arrivato in seno al centrodestra su come eventualmente sarà indicato il prossimo presidente del Consiglio, tutti i giornali questa mattina hanno parlato della fumata bianca arrivata nella coalizione data come grande favorita alle prossime elezioni politiche.

In prima pagina de La Stampa però è comparsa una notizia ben diversa riguardante la Lega che probabilmente non avrà fatto molto piacere a Matteo Salvini: un documento dell’intelligence dove si parla di Oleg Kostyukov, vicario dell’ufficio politico dell’ambasciata russa a Roma.

Stando a quanto riportato nell’articolo, Oleg Kostyukov a fine maggio avrebbe contatto Antonio Capuano, il consigliere di Matteo Salvini per i rapporti internazionali ed ex parlamentare di Forza Italia da tempo finito nel mirino del Copasir per i suoi rapporti con la Russia.

Nel documento così sarebbe riportato che Kostyukov avrebbe chiesto a Capuano se i ministri della Lega fossero disposti a dimettersi dal governo. Una circostanza questa che sarebbe la riprova dell’interesse “fattuale di Mosca alla destabilizzazione dell’Italia”.

Mosca dietro la fine del governo Draghi?

Il nome di Oleg Kostyukov non è di certo nuovo alle cronache nostrane. Il funzionario infatti sarebbe al centro anche della vicenda dei biglietti aerei della (mancata) missione di pace di Matteo Salvini a Mosca.

Così a riguardo ha scritto l’Ansa lo scorso 12 giugno: “Ieri l’ambasciata russa in Italia, rispondendo ad alcune indiscrezioni di stampa, aveva precisato di aver assistito Matteo Salvini e le persone che lo accompagnavano nell’acquisto dei biglietti aerei per il suo viaggio a Mosca previsto per il 29 maggio. Dopo l’annullamento del viaggio ci è stata restituita la cifra spesa: non ci vediamo nulla di illegale, aveva aggiunto l’ambasciata, precisando che biglietti per Mosca sarebbero stati rimborsarti da Matteo Salvini e dal suo entourage anche nel caso in cui il viaggio fosse avvenuto. Noi abbiamo solo assistito il senatore e le persone che lo avrebbero accompagnato per superare il problema tecnico del pagamento in rubli”.

Anche la figura di Antonio Capuano è stata più volte tirata in ballo nei mesi scorsi, visto che l’ex parlamentare secondo quanto riportato dal quotidiano Domani avrebbe partecipato insieme a Matteo Salvini agli incontri con l’ambasciatore russo in Italia Sergej Lavrov.

Nel documento citato da La Stampa adesso si parla di un possibile interessamento della Russia a destabilizzare il governo Draghi, con la domanda di Kostyukov a Capuano in merito al possibile passo indietro dei ministri del Carroccio.

La crisi di governo è stata dettata dalla Russia? Siamo seri, a breve ci sarà una smentita a livello istituzionale - ha risposto Matteo Salvini di fronte alle polemiche che subito si sono sollevate - È gravissimo che si diffondono fake news”.

Per il sottosegretario Franco Gabrielli, Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, le notizie “apparse sul quotidiano La Stampa, circa l’attribuzione all’intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l’avvocato Capuano e rappresentanti dell’ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il Governo Draghi, sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir, in occasione di analoghi articoli, apparsi nei mesi scorsi”.

La Stampa - ha affermato in una nota la direzione del quotidiano torinese - Conferma che i documenti visionati dal nostro giornale sono una sintesi informale del lavoro d’intelligence sulla vicenda, comunicati ai competenti livelli istituzionali". L’ambasciata russa invece ha preferito non commentare la vicenda: “Non abbiamo nulla da aggiungere”.

Anche Fratelli d’Italia però insieme ai partiti di centrosinistra vogliono chiarimenti e spiegazioni da parte di Matteo Salvini, con il tema dei rapporti tra la Lega e la Russia che potrebbe infiammare questa campagna elettorale appena iniziata.

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