Ecco come la Russia punta all’Europa, insinuandosi nella politica attraverso campagne di fake news e disinformazione.
La Russia punta all’Europa, cercando di acquisire consensi insinuandosi sempre più all’interno dell’Occidente. A lanciare l’allarme è la Moldavia, che sta lottando per preservare l’integrità delle elezioni di settembre. Un appuntamento importante per Mosca, che può sfruttare l’occasione per estendere il suo dominio sul Paese e debilitare i legami con l’Unione europea. Un risultato da ottenere con una massiccia campagna di fake news, che vedono la diffusione della propaganda filorussa ben oltre i confini moldavi.
Per fare la differenza alle elezioni moldave, Mosca punta infatti soprattutto agli expat sparsi per tutta l’Europa, cercando di scalfire passo dopo passo ogni tassello europeista che può minare il proprio dominio sull’area. La disinformazione, resa ancora più convincente dall’uso dell’intelligenza artificiale, è di fatto una delle minacce più temibili del XXI secolo, soprattutto quando viene deliberatamente sfruttata per stravolgere gli equilibri politici.
Ovviamente, la Russia ha negato qualsiasi accusa e interferenza rispetto agli affari interni della Moldavia o di qualsiasi altro Paese estero. D’altra parte, le inchieste moldave mostrano tutt’altro e non si può certo dire che la Federazione russa sia tra i sostenitori dell’indipendenza moldava, né che non faccia della propaganda uno dei principali mezzi di controllo.
Così la Russia punta all’Europa
Stando a quanto riportato dalle istituzioni moldave, la Russia sta cercando di influenzare le elezioni di settembre con un impegno crescente e, naturalmente, senza preoccuparsi dell’etica dei propri mezzi. In questo contesto, i cittadini moldavi residenti all’estero rappresentano una risorsa cruciale, un totale di circa 250.000 elettori che può fare la differenza nella tornata elettorale. Ne ha parlato ai media direttamente Il consigliere per la sicurezza nazionale Stanislav Secrieru, preoccupato per l’aumento della disinformazione, secondo il quale “la Russia e i suoi rappresentanti stanno ora concentrando attivamente i loro sforzi sulla diaspora moldava”. A preoccupare è soprattutto una rete sostenuta dal Cremlino nota come Matryoshka, che scredita, più o meno apertamente, il sostegno europeo.
I mezzi utilizzati dalla Russia, quanto meno secondo le accuse, sono dei più disparati, tra email, deepfake, proteste retribuite, candidati fittizi e campagne social. Vi abbiamo già spiegato che proprio la Moldavia è il Paese più colpito in assoluto dalla disinformazione della Russia, rappresentando un elemento strategico, simbolico e territorialmente appetibile per il dominio di Putin e l’allontanamento dell’Occidente. Le elezioni in vista, come sempre divise tra il cammino europeo e il riavvicinamento sovietico, rappresentano un momento particolarmente sensibile per la nazione, anche se indipendente da più di 30 anni.
Il ruolo della Moldavia e le elezioni
Demolire il filone filoeuropeo in Moldavia può rivelarsi fondamentale per la Russia, in quanto linea di confine con l’Occidente, al contempo appetibile e terreno fertile per la propaganda russa. Il risultato delle elezioni presidenziali rappresenta così un momento cruciale per la divisione dell’Europa, come sottolineato dal presidente del Parlamento Igor Grosu contestualmente alla fissazione delle elezioni:
Anche se l’avete sentito dire più di una volta nel corso degli anni, queste elezioni sono davvero cruciali. O diamo un calcio a tutto, distruggiamo tutto ciò che abbiamo raggiunto sulla strada europea della modernizzazione e blocchiamo ogni possibilità di adesione all’Unione europea, oppure avanziamo sulla via dello sviluppo e della pace. Il nostro obiettivo per queste elezioni è garantire che non ci allontaniamo dal percorso verso la pace e lo sviluppo, che il Paese non torni sotto il controllo del Cremlino, che preserviamo la nostra sovranità e libertà.
Ecco perché per demolire la fiducia nell’Unione europea Mosca sta facendo largo uso delle fake news, con testate giornalistiche false ideate appositamente per la diffusione di notizie false che incoraggiano gli elettori a non votare. Tra i metodi utilizzati, c’è l’imitazione dei media europei legittimi e ovviamente il fittizio tono europeista per coinvolgere e manipolare la cittadinanza. Non è normale politica, ma un vero e proprio metodo di minare l’avversario con bugie ben costruite e strumentalizzazioni senza precedenti. Come già detto, accuse totalmente negate da Mosca, che resta tuttavia collegata a finanziamenti diretti e prestiti che tengono in piedi queste realtà.
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