Rottamazione cartelle, scadenza in arrivo: con la tregua fiscale arriva il condono?

Rosaria Imparato

25 Novembre 2022 - 16:44

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Scadenza in arrivo al 30 novembre per il pagamento delle cartelle esattoriali iscritte alla rottamazione ter. È in arrivo un condono con la tregua fiscale della legge di Bilancio?

Rottamazione cartelle, scadenza in arrivo: con la tregua fiscale arriva il condono?

Tante le novità che la tregua fiscale porta con sé in materia di stralcio delle cartelle. Ma oltre a quanto previsto dalla legge di Bilancio 2023 (anche se è bene tenere presente che si tratta di una bozza, e quindi di una versione temporanea), bisogna tenere in considerazione che a breve è segnata in calendario una scadenza importante relativa alla pace fiscale. Il 30 novembre, infatti, è il termine ultimo per pagare quanto dovuto per le rate della rottamazione ter dovute nel 2022.

Sembra però che il governo stia pensando a una sanatoria fiscale per offrire un’opportunità a chi non dovesse riuscire a pagare il prossimo 30 novembre.

Rottamazione cartelle, scadenza in arrivo: con la tregua fiscale arriva il condono?

Oltre alla tregua fiscale così come è stata prevista dalla bozza della legge di Bilancio, il governo -secondo le anticipazioni del Messaggero- sarebbe allo studio anche per un’altra sanatoria per le rate della rottamazione ter. L’operazione punterebbe a dare un’ulteriore opportunità a circa 500mila contribuenti che non sono riusciti a pagare le rate entro la scadenza prevista.

La formula prevista sarebbe quella «standard» della tregua fiscale: pagamento integrale delle imposte dovute, con un piano di versamenti a rate in cinque anni, e un forfait per sanzioni e interessi del 5%.

Prima di mettere nero su bianco il provvedimento, tuttavia, il governo deve aspettare mercoledì 30 novembre.

Rottamazione cartelle in scadenza il 30 novembre 2022

Entro in 30 novembre, infatti, circa 700mila contribuenti ancora in regola con i pagamenti della definizione agevolata sono chiamati alla cassa per pagare quanto dovuto per le rate del 2022. Nello specifico, si tratta delle rate originariamente in scadenza:

  • il 28 febbraio;
  • il 31 maggio;
  • il 31 luglio;
  • il 30 novembre.

Trattandosi di una scadenza della pace fiscale, vanno tenuti in considerazione i 5 giorni di tolleranza. La scadenza finale, quindi, è il 5 dicembre 2022: dopo questa data si decade dai benefici della pace fiscale.

Nelle previsioni del governo, però, si ritiene difficile che il termine di tolleranza di cinque giorni riesca ad agevolare famiglie e imprese in difficoltà, considerando fattori come la crisi energetica, l’inflazione e il caro bollette. L’obiettivo dell’esecutivo, oltre ad offrire un paracadute a centinaia di migliaia di italiani in difficoltà, è quello di ridurre il magazzino dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, ingolfato con oltre mille miliardi (1.132, per la precisione) di crediti, di cui la maggior parte sarebbe, secondo la Corte dei conti, inesigibile.

Con questo provvedimento di “recupero” dei “decaduti” della rottamazione ter, spiega il Messaggero, il governo coprirà di fatto tutto lo spazio del rapporto fiscale a partire dalle dichiarazioni.

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