Iniziano le proposte di modifica alla rottamazione quinquies e una potrebbe portare a un abbassamento del tasso di interesse applicato alle rateizzazioni.
La Legge di Bilancio 2026 contiene le regole per la nuova sanatoria: la rottamazione quinquies è prevista per il prossimo anno con delle modifiche sostanziali rispetto alla proposta iniziale presentata dalla Lega. L’iter parlamentare della manovra, però, è appena cominciato e si prevedono diverse proposte di modifica sulla pace fiscale.
L’ufficio legislativo della Lega, infatti, è già al lavoro per predisporre le correzioni necessarie alla rottamazione quinquies e alla Legge di Bilancio. Soprattutto la sanatoria, per gli esponenti della Lega, è una vittoria a metà visto che, calcoli alla mano, è troppo diversa da quella proposta. Dopo la riunione del 29 ottobre dei vertici della Lega, infatti, prendono forma le correzioni da proporre che potrebbero interessare, oltre alla rottamazione quinquies, anche la quater.
Abbassare gli interessi per la rateazione
La prima modifica riguarda gli interessi che graveranno su chi chiede la rateizzazione del debito con la rottamazione quinquies. Matteo Salvini, durante la conferenza stampa con cui è stata presentata la manovra alla stampa lo scorso 17 ottobre, ha descritto la nuova sanatoria come una sorta di mutuo a lungo termine contratto con lo Stato.
Il tasso di interesse previsto al 4%, però, si è rivelato essere troppo oneroso e l’intenzione sembrerebbe essere quella di allinearlo a quello dei Btp, che è di poco superiore al 2%. Una modifica in tal senso avvicinerebbe il tasso a quello previsto per la rottamazione quater (al 2%).
Ampliare l’accesso alla rottamazione
Un altro aspetto che secondo la Lega va modificato è il perimetro di accesso alla nuova sanatoria. Attualmente le regole escludono dalla rottamazione quinquies coloro che hanno debiti derivanti da accertamenti da parte del Fisco, pur permettendo l’accesso a chi ha avuto debiti derivanti dai controlli automatizzati.
Ammorbidire la decadenza della rottamazione quater
L’ultima modifica in programma prevede di equiparare la rottamazione quater alla quinquies in tema di decadenza. La legge di bilancio vieta il passaggio dalla rottamazione quater alla quinquies (possono accedere solo i decaduti entro il 30 settembre 2025). Per ammorbidire questo divieto l’intenzione sembra essere quella di introdurre per la rottamazione quater le stesse regole di decadenza previste per la quinquies.
Oggi dalla rottamazione quater si decade con un ritardo nel pagamento di una rata superiore ai cinque giorni, mentre dalla quinquies la decadenza è prevista in caso di mancato pagamento:
- della prima rata;
- di due rate anche non consecutive;
- dell’ultima rata.
L’impegno che si vuole prendere è quello di permettere anche ai contribuenti che hanno aderito alla rottamazione quater di subire la decadenza del beneficio solo dopo il mancato pagamento di almeno due rate, anche non consecutive.
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