Riunione Bce, pausa sui rialzi. Tassi fermi al 4,50%. Cosa ha detto Lagarde?

Violetta Silvestri

27 Ottobre 2023 - 08:40

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La riunione Bce del 26 ottobre ha deciso di lasciare fermi i tassi al 4,50%. Lagarde ha parlato in conferenza stampa senza sbilanciarsi sul futuro della politica monetaria.

Riunione Bce, pausa sui rialzi. Tassi fermi al 4,50%. Cosa ha detto Lagarde?

La riunione Bce di giovedì 26 ottobre ha deciso di prendersi una pausa sul rialzo dei tassi, che restano quindi fermi al 4,50%.

Come ampiamente atteso, il board riunito ad Atene ha deciso di non continuare con la politica aggressiva che aveva visto finora aumentare senza sosta il costo del denaro dal 2022.

Il contesto è molto complesso a livello mondiale e ancor di più per l’Eurozona. La guerra in Israele è il fattore nuovo, non previsto, che si è aggiunto improvvisamente ai già noti motivi di preoccupazione per la regione europea, concentrati soprattutto sull’arrivo di una recessione.

Nel documento ufficiale sulla decisione di politica monetaria odierna, la Bce ha ripetuto che l’inflazione resterà troppo elevata per troppo tempo e le pressioni sui prezzi interni restano forti. Allo stesso tempo, l’inflazione è diminuita notevolmente a settembre, anche a causa dei forti effetti base, e la maggior parte delle misure dell’inflazione di fondo hanno continuato ad allentarsi.”

Si legge poi nel comunicato che i membri per ora valutano i livelli attuali dei tassi, se lasciati così per un periodo sufficientemente lungo, in grado di portare l’inflazione al 2%. Questo significa che la strategia del “più alto, più a lungo”, potrebbe essere quella dominante nei prossimi mesi.

Sul fronte della riduzione di bilancio, non sono stati comunicati cambiamenti al momento. La Bce intende, nell’ambito del PEPP, “reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati nell’ambito del programma almeno fino alla fine del 2024”. Si era speculato sulla possibilità di un anticipo di questa data, che non è stata però ufficializzato. Non si è parlato di questo strumento nella riunione.

La conferenza stampa di Lagarde si è conclusa, con la governatrice a ribadire che è prematuro parlare di tagli dei tassi e che non sono esclusi ulteriori aumenti.

Bce, riunione 26 ottobre: tassi invariati. Cosa significa?

Nessuna sorpresa o scossa particolare sui mercati in seguito alla riunione della Bce. Lagarde e i membri del board, infatti, non hanno deluso le attese decidendo di mantenere invariati i tassi di interesse.

Lagarde ha spiegato che questa decisione, ben lungi dall’essere una “non-azione”, è stata presa considerando che a settembre si sono visti segnali di allentamento dei prezzi in via generale. Attenzione massima, però, sull’inflazione che ancora è prevista alta e per troppo tempo.

Questo significa che nulla è escluso nelle prossime riunioni, che saranno sempre dipendenti dai dati e dalla verifica sulla trasmissione della politica monetaria. Lagarde ha più volte ricordato in conferenza stampa che è prematuro parlare di tagli dei tassi e che questa pausa non significa che altri rialzi possano essere decisi.

Il fattore geopolitico, ovviamente, preoccupa soprattutto nell’ottica dei prezzi di energia e cibo. Inoltre, la crescita dell’Eurozona è vista ancora debole. L’economia probabilmente rimarrà debole per il resto dell’anno ha detto Lagarde. “Ma man mano che l’inflazione scende ulteriormente, i redditi reali delle famiglie si riprendono e la domanda di esportazioni dell’area euro aumenta, l’economia dovrebbe rafforzarsi nei prossimi anni”.

I costi di indebitamento ai livelli record stanno iniziando a farsi strada attraverso l’economia e ulteriori colpi devono ancora palesarsi secondo Lagarde.

Bce in riunione: tassi invariati, come è andata la conferenza di Lagarde

La decisione Bce nella riunione di ottobre non ha sorpreso le attese: pausa nei rialzi del costo del denaro, con i tassi che restano fermi dopo 10 aumenti consecutivi. Tutti i dettagli registrati in diretta nella conferenza stampa di Lagarde.

Finita la conferenza

Lagarde termina la conferenza stampa. Prossimo appuntamento il 14 dicembre.

Tassi fermi, ma non inazione

Lagarde sottolinea che la decisione di restare fermi con i tassi non è sintomi di inazione, ma di azione ben precisa.

Stop al rialzo tassi?

Lagarde si rifiuta di impegnarsi affinché la Bce non rialzerà mai più i tassi.

Politica monetaria e spread

A domanda sull’effetto tassi alti sullo spread Btp-Bund, quindi sul mercato obbligazionario italiano, Lagarde risponde ricordando che la Bce ha il compito di combattere inflazione con i tassi di interesse. Inoltre, deve controllare che la politica sia trasmessa in modo regolare in tutti i Paesi e, nel caso, ha gli strumenti per intervenire se ci sono frammentazioni.

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Impatto politica monetaria

Lagarde afferma che la politica della Bce ha un impatto già. “Ciò a cui stiamo assistendo è una trasmissione molto forte della nostra politica monetaria in particolare nel sistema bancario”. I tassi alti continueranno a incidere sull’economia reale.

Bce dipendente dai dati

Lagarde sottolinea che le decisioni verranno prese in risposta ai dati sull’inflazione e all’impatto dell’azione della Bce finora. Nessuna discussione sul taglio del tasso nella riunione.

PEPP

Il PEPP non è stato discusso nella riunione. Quindi, non si parla di modificare il bilancio della Bce
Nessuna accelerazione nella riduzione del bilancio.

Geopolitica

Guerra Ucraina e conflitto in seguito all’attacco Hamas di Israele sono rischi geopolitici in osservazione e possono influire.

Iniziano domande

Lagarde continua la conferenza con le risposte alle domande dei giornalisti ad Atene.

Effetti dei tassi alti

Lagarde afferma che i finanziamenti sono diventati più costosi. Forte calo della domanda di credito in evidenza.

Rischi per l’Eurozona

Lagarde sottolinea che i rischi per la crescita sono orientati al ribasso e la geopolitica potrebbe aumentare i rischi di inflazione, con prezzi di energeia e cibo che possono alzarsi con i contesto di guerra.

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Inflazione in Eurozona

Lagarde ricorda che a settembre il calo dell’inflazione è stato generalizzato. Ma le pressioni interne sui prezzi restano forti, ma moderate. Le aspettative di inflazione a più lungo termine sono intorno al 2%.

Conferenza al via

Lagarde ha iniziato a parlare in conferenza stampa.

Euro dollaro

La coppia EUR/USD viaggia ancora debole a 1,0546 con un calo dello 0,19%.

Decisione di politica monetaria

Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di mantenere invariati i tre tassi di interesse chiave della BCE. Le informazioni ricevute hanno sostanzialmente confermato la sua precedente valutazione delle prospettive di inflazione a medio termine. Si prevede che l’inflazione resterà troppo elevata per troppo tempo e le pressioni sui prezzi interni restano forti. Allo stesso tempo, l’inflazione è diminuita notevolmente a settembre, anche a causa dei forti effetti base, e la maggior parte delle misure dell’inflazione di fondo hanno continuato ad allentarsi. I passati aumenti dei tassi di interesse decisi dal Consiglio direttivo continuano a riflettersi prepotentemente sulle condizioni di finanziamento. Ciò sta frenando sempre più la domanda e quindi contribuisce a spingere verso il basso l’inflazione.

Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al suo obiettivo di medio termine del 2%. Sulla base della sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE siano a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al raggiungimento di questo obiettivo. Le future decisioni del Consiglio direttivo garantiranno che i suoi tassi ufficiali saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario.

Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata adeguati della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse del Consiglio direttivo si baseranno sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria.

Tassi di interesse chiave della BCE
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%.

Programma di acquisto di asset (APP) e programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP)
Il portafoglio dell’APP sta diminuendo a un ritmo misurato e prevedibile, poiché l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.

Per quanto riguarda il PEPP, il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati nell’ambito del programma almeno fino alla fine del 2024. In ogni caso, il futuro roll-off del portafoglio PEPP sarà gestito in modo da evitare interferenze con il un adeguato orientamento di politica monetaria.

Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare flessibilità nel reinvestire i rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia.

Operazioni di rifinanziamento
Mentre le banche rimborsano gli importi presi in prestito nell’ambito delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, il Consiglio direttivo valuterà regolarmente in che modo le operazioni mirate di prestito e il relativo rimborso in corso contribuiscono al suo orientamento di politica monetaria.

***

Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% nel medio termine e per preservare il buon funzionamento della trasmissione della politica monetaria. Inoltre, lo strumento di protezione della trasmissione è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere in modo più efficace al suo mandato di stabilità dei prezzi.

Tassi fermi

la Bce ha deciso di mantenere i tassi fermi: tasso interesse al 4,50%; tasso deposito al 4,00% e operazioni di rifinanziamento al 4,75%

Attesa per i tassi

Ata per essere svelata la decisione odierna sui tassi: ci sarà la pausa?

L’Europa rimane negativa

Gli indici europei continuano a scambiare sotto la parità a fine mattinata. Il Ftse Mib è in ribasso dello 0,71%; il Cac francese dello 0,63% e il Dax tedesco dell’1,36%.

Spread Btp-Bund

Lo spread Btp-Bund viaggia sui 202 punti, in calo dall’apertura sui 208. Tuttavia, il differenziale si sta surriscaldando anche in vista della riunione Bce e di possibili novità sulla fine degli acquisti di obbligazioni da parte dell’Eurotower.

Euro debole

La coppia EUR/USD è debole e flette a 1,0551. Il tasso di cambio resta sulla difensiva ai minimi settimanali, mentre i trader attendono la decisione sul tasso di interesse della Banca Centrale Europea (BCE). L’attesa pausa della Bce e una domanda di dollari Usa guidata dall’umore negativo minano la coppia.

Borse europee in rosso

Inizio di giornata negativo in Europa. I principali indici azionari della regione partono con nette perdite: il Ftse Mib milanese è in calo dell’1,08%; il Cac francese dell’1,16%; il Dax tedesco dell’1,38%.

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