Riunione BoE: costo del denaro confermato, tagliate stime crescita

Luca Fiore

01/08/2019

01/08/2019 - 15:20

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La Bank of England ha annunciato di aver ridotto le stime di crescita in vista della Brexit. Nel caso in cui dovesse essere raggiunto con l’Ue, siamo pronti, ha detto il n.1 Carney, ad alzare i tassi.

Riunione BoE: costo del denaro confermato, tagliate stime crescita

L’incertezza legata al processo di uscita di Londra dall’Unione europea e le tensioni commerciali globali sono destinate ad impattare l’economia britannica.

Questo il quadro delineato dalla Bank of England al termine della riunione di oggi, giovedì 1° agosto, in cui il costo del denaro d’Oltremanica è stato confermato allo 0,75%. La decisione, presa all’unanimità dai 9 membri del board, è in linea con le stime degli analisti.

Secondo l’istituto, c’è una possibilità su tre che l’economia arretri ad inizio del prossimo anno.

Riunione BoE: tagliate stime di crescita

Nel suo Inflation report, l’istituto londinese ha ridotto la view sulla crescita economica , stimata in aumento dell’1,3 per cento nel 2019 e nel 2020. In precedenza, l’istituto si attendeva un incremento del Pil fissato rispettivamente all’1,5 e all’1,6 per cento.

Dal fronte prezzi, “l’indice dei prezzi al consumo –ha detto Carney nel corso dell’incontro con la stampa - dovrebbe scendere di circa mezzo punto percentuale sotto il target del 2% a causa dell’andamento dei prezzi dei prodotti energetici”.

Mentre “nei prossimi 2-3 anni l’inflazione è stimata in aumento a causa dell’indebolimento della sterlina".

Riunione BoE: rialzo dei tassi in caso di deal

Nel caso in cui Regno Unito e Unione europea dovessero trovare un accordo per un’uscita “morbida”, l’istituto prevede di incrementare il costo del denaro in vista del mantenimento del tasso di inflazione in quota 2 per cento.

“La BoE ha sempre detto che punta ad incrementare il costo del denaro in maniera graduale, nel caso in cui il Regno Unito riesca a lasciare l’Ue in maniera morbida”

, ha precisato Carney.

Riunione BoE: Carney, faremo ciò che è possibile

In caso di mancato accordo, “la sterlina sembrerebbe destinata a svalutarsi, il premio di rischio sugli asset del Regno Unito crescerà e la volatilità dovrebbe registrare un netto incremento”.

“Dovremo giudicare l’andamento delle pressioni inflazionistiche, supportare l’economia e proteggere i posti di lavoro […]. Faremo tutto ciò che è in nostro potere, ma ci sono dei limiti alla nostra azione”.

14:30- Fine della conferenza stampa

A un’ora dall’avvio, la conferenza stampa è terminata. In calo dello 0,2% prima delle parole di Carney, il Ftse100 al momento quota in rosso dello 0,41% a 7.555,94 punti. Poco mosso invece il cable a 1,21088 usd (-0,41%). Il cross nel corso della seduta ha toccato un minimo a 1,20846, il livello più basso da due anni e mezzo.

Questo anche a causa del rafforzamento del dollaro innescato dalle parole di Powell, che ieri sera ha detto che la riduzione dei tassi a stelle e strisce non rappresenta necessariamente l’inizio di un ciclo di ribassi.

14:26- Carney, gufi? Cerchiamo di fare bene nostro lavoro

Alla domanda se la BoE faccia parte del nugolo di commentatori che stimano un ribasso dell’economia, Carney ha risposto che “cerchiamo di fare bene il nostro lavoro, di elaborare la miglior visione possibile sul futuro andamento dell’economia”.

14:22- Carney, incertezza ha ridotto investimenti

La crescita dell’incertezza “ha portato a un calo degli investimenti”. “Il processo di indebolimento della sterlina ha iniziato a svanire, in parte a causa dell’indebolimento della domanda globale”.

14:20- Carney, attesi movimenti bruschi

“La distinzione tra essere pronti ed essere resilienti non significa che i mercati si muoveranno in maniera brusca. Quando si verificano questo tipo di eventi le correlazioni cambiano in maniera sostanziale in modi inattesi”.

14:17- Carney, in arrivo nuovo report

Pubblicheremo, ha detto il chairman, “una versione aggiornata del nostro scenario peggiore sulla Brexit dopo che la Commissione del Tesoro si riunirà a settembre”.

14:13- Carney, nostro intervento? Improbabile

In vista di un no deal, Carney ha rimarcato che i mercati “hanno funzionato bene dopo lo shock innescato dal voto sulla Brexit”. “È decisamente improbabile che la banca sia costretta a stabilizzare i mercati in caso di mancato accordo”.

14:09- Carney, operatori non ci ascoltano

“Nonostante le nostre dichiarazioni, gli investitori hanno aumentato le scommesse di un taglio a causa del rischio no deal e del rallentamento globale”.

14:07- Carney, abbiamo sempre detto di voler alzare i tassi

“La BoE ha sempre detto che punta ad incrementare il costo del denaro in maniera graduale, nel caso in cui il Regno Unito possa lasciare l’Ue in maniera morbida”.

14:04- Carney, Brexit arriva in un momento particolare

“Cosa potrebbe significare un no deal per l’economia globale? “Si tratterebbe di un evento non voluto, in special modo in un momento in cui il multilateralismo è sotto attacco”.

14:01- Carney, guidance utile per consumatori e aziende

“I mercati sanno dove stiamo andando […] la guidance sullo scenario più probabile serve a consumatori e aziende per capire cosa sta succedendo”.

13:57- Carney, faremo ciò che è possibile

“Dovremo giudicare l’andamento delle pressioni inflazionistiche, supportare l’economia e proteggere i posti di lavoro. Ma ci sono dei limiti“.

13:55- Carney, nostra azione ha limiti

Arriveranno forti stimoli in caso di no deal? “Dipende dalla situazione, faremo tutto ciò che è in nostro potere, ma ci sono dei limiti alla nostra azione”.

13:52- Carney, necessari aggiustamenti

Nonostante la loro importanza, “le attività preparatorie non possono eliminare gli aggiustamenti economici fondamentali che un nuovo rapporto commerciale scaturente dal no-deal potrebbe creare”.

13:50- Carney, aziende devono prepararsi a no-deal

“Attività preparatorie in vista del no-deal sono fondamentali per ridurre il potenziale danno di rapporti con l’Ue regolati dal WTO”.

13:47- Carney, sterlina si svaluterà con no-deal

“La stabilità finanziaria è differente dalla stabilità dei mercati. Nel caso di un no-deal, la sterlina sembrerebbe destinata a svalutarsi, il premio di rischio sugli asset del Regno Unito è destinato a crescita e la volatilità a registrare un netto incremento”.

13:43- Carney, premier vuole accordo

Qual è la probabilità di un no-deal? “La Bank of England ha sempre ipotizzato un’uscita senza accordo” anche se il primo ministro “ha precisato che uno dei suoi obiettivi è raggiungere un accordo”.

13:41- Carney, settore finanziario? Pronto a no deal

«Il settore finanziario “core” ha preparato piani di emergenza, è pronto all’ipotesi di un’uscita senza accordo».

13:39- Carney, pronti a nuove misure

“Adotteremo tutti i provvedimenti necessari, compatibilmente con il target di inflazione al 2%, per proteggere posti di lavoro e attività economica nel Regno Unito”

13:37- Carney, politica monetaria appropriata

“Nelle attuali condizioni, il Comitato di Politica monetaria valuta appropriata l’attuale politica monetaria”.

13:36- Carney, inflazione attesa in calo nel breve

“Nel breve termine, l’indice dei prezzi al consumo dovrebbe scendere di circa mezzo punto percentuale sotto il target del 2% a causa dell’andamento dei prezzi dei prodotti energetici”

13:35- Carney, inflazione stimata in aumento nel medio periodo

«Nei prossimi 2-3 anni l’inflazione è stimata in aumento a causa dell’indebolimento della sterlina».

13:30- Si parte

La conferenza stampa al via. Mark Carney è arrivato e ha iniziato a leggere, come di consueto, le decisioni prese dal Board in occasione della riunione della Bank of England di oggi, 1° agosto 2019.

13:26 - Carney in dirittura d’arrivo

Mancano quattro minuti al’inizio della conferenza stampa. Riflettori puntati sulle dichiarazioni del governatore e sulle domande della stampa presente.

13:20 - Cresce l’attesa

Il mercato attende l’arrivo di Carney. A 10 minuti dal suo intervento, il Ftse100 arretra dello 0,21% a 7.570,98 punti mentre il cambio con il biglietto verde passa di mano a 1,21067 usd, -0,43% sul dato precedente.

Riunione Bank of England: Inflation Report

Il Pil, salito dello 0,5% nel Q1, nel secondo trimestre è stimato piatto. Nell’anno corrente e nel prossimo, la crescita dell’economia è vista all’1,3 per cento, contro il +1,5 e il +1,6% stimato a maggio.

Il tasso di inflazione dall’1,9% dei primi tre mesi è stimato al 2% nei tre mesi al 30 giugno. “Nel breve termine – riporta il documento- l’inflazione dovrebbe scendere grazie, in gran parte, all’andamento dei prezzi dei prodotti energetici”.

Riunione Bank of England: il comunicato

“Il nostro Comitato di Politica monetaria ha votato all’unanimità per confermare il costo del denaro allo 0,75%”. Questo l’incipit del comunicato diffuso dall’istituto britannico.

Negli ultimi mesi, ”le tensioni commerciali si sono intensificate e l’attività economica si è confermata debole”. Così come in tutte le economie avanzate, Regno Unito compreso, “questo ha portato ad un allentamento delle condizioni finanziarie” e le “crescenti probabilità di una Brexit senza accordo ha ulteriormente ridotto i tassi britannici e portato ad una svalutazione della sterlina”.

Dopo una crescita dello 0,5% nel primo trimestre, l’istituto stima un dato piatto nel Q2 “al di sotto della stima di maggio”.

Per quanto riguarda i prossimi mesi, “la politica monetaria più appropriata dipenderà dagli effetti della Brexit sulla domanda, l’offerta e il tasso di cambio”.

La risposta delle autorità “non sarà automatica e potrebbe riguardare entrambe le direzioni”.

Al momento, “la politica monetaria è valutata appropriata” ma, nel caso di un’uscita dall’Ue “morbida” e in presenza di una ripresa della domanda globale “potremmo trovarci di fronte ad un eccesso di domanda”.

Nel caso, il Comitato potrebbe decidere “di aumentare i tassi, ad un tasso graduale e di entità limitata” per riportare i prezzi verso il target del 2%.

Riunione Bank of England: la notizia

Come si può vedere sul nostro Calendario Economico, la Bank of England ha annunciato di aver confermato il costo del denaro allo 0,75%.

La decisione, presa all’unanimità dai 9 membri del board, è in linea con le stime degli analisti.

Il contenuto seguente è stato redatto prima della pubblicazione del comunicato e della conferenza stampa di Carney.

Quella che sembrava una decisione scontata, con il passare delle ore sta diventando sempre più difficile da decifrare.

Nella riunione di oggi la Bank of England dovrebbe confermare il costo del denaro allo 0,75%.

Dovrebbe, perché con l’avvento di Boris Johnson le probabilità di un’uscita di Londra dall’Unione senza un accordo sono notevolmente aumentate (non è chiaro fino a che punto ci si trovi davanti ad una tattica negoziale).

Di riflesso, sono cresciuti anche i rischi che la “Perfida Albione” si troverà a fronteggiare nei prossimi mesi.

L’esecutivo ha fatto sapere di aver accantonato 2,1 miliardi di sterline in vista di un’uscita al 31 agosto senza un accordo. Recenti stime, solo per il settore legale, parlano di un costo stimato a 3,5 miliardi di sterline e di 10 mila posti di lavoro che sarebbero a rischio.

Riunione Bank of England: perché i tassi potrebbero scendere

Rischi crescenti, il meeting della Fed di ieri è lì a dimostrarlo (Riunione Fed: Powell manda ko Wall Street: “taglio non è inizio di ciclo”), potrebbero attivare un taglio “preventivo” di 25 punti base.

Questo nonostante la debolezza della sterlina, il cambio con il dollaro si attesta a 1,2113 usd (-2,75% in cinque sedute, -4,2% nel mese, -7,2% rispetto a tre mesi fa), stia spingendo al rialzo le aspettative di inflazione (al momento al 3,3%).

Di una possibile riduzione in vista di un no-deal hanno parlato importanti esponenti dell’istituto di Threadneedle Street.

Riunione Bank of England: perché i tassi dovrebbero essere confermati

Nell’ipotesi base, l’istituto guidato da Mark Carney dovrebbe confermare i tassi per avere un arsenale pienamente a disposizione nel caso, probabile, di un no-deal, e/o per evitare che un ulteriore svalutazione della sterlina finisca per ripercuotersi sui prezzi dei prodotti importati.

In quest’ottica, la BoE nel meeting di oggi dovrebbe ribadire il tasso di riferimento allo 0,75%.

“Non sono previsti cambiamenti nei tassi, ma questo conta poco perché i mercati hanno già prezzato una riduzione alla luce delle tensioni relative il rallentamento dell’economia e di una ‘hard Brexit’ “, ha detto Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets UK.

Riunione Bank of England: appuntamento alle 13

La decisione della Bank of England sarà annunciata alle 13 ora italiana (oggi sarà diffuso anche l’Inflation Report) e mezz’ora più tardi inizierà la conferenza stampa del chairman.

Money.it seguirà in diretta, minuto per minuto, l’incontro di Carney con la stampa su questa stessa pagina.

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