Alcuni contribuenti dovranno aspettare marzo 2026 per avere il rimborso dal 730/2025. Vediamo chi dovrà pazientare e perché.
Per chi presenta il modello del 730/2025 in fretta, entro la fine di giugno, c’è la possibilità di ricevere la liquidazione del rimborso già nel corso dell’estate. Ovviamente è necessario sfruttare il sostituto di imposta poiché se si presenta la dichiarazione dei redditi senza sostituto per avere le somme spettanti è necessario attendere fine anno. In alcuni casi, alcuni contribuenti, con o senza sostituto d’imposta, dovranno attendere fino a marzo 2026 per ricevere il rimborso.
Indipendentemente dalla presenza del sostituto di imposta, infatti, per chi ha un rimborso che supera i 4.000 euro potrebbero esserci ritardi abbastanza corposi nella liquidazione. La regola vale sia per chi attende il rimborso dall’Agenzia delle Entrate, sia per chi lo attende in busta paga, tanto per chi lo presenta in autonomia, quanto per chi si avvale dell’ausilio di Caf e patronati.
I controlli dell’Agenzia delle Entrate sui rimborsi
Quando si tratta dei rimborsi fiscali, l’Agenzia delle Entrate effettua dei controlli mirati alla prevenzione delle frodi. L’attenzione si focalizza in modo particolare sui crediti di importo superiore al 4.000 euro.
I controlli che il Fisco opera sul modello 730 sono essenzialmente tre:
- controllo automatico (tramite sistemi che verificano la coerenza dei dati dichiarati con quelli presenti nell’Anagrafe tributaria);
- controllo formale (con cui si verificano anche i documenti a supporto della dichiarazione e, solitamente, vengono realizzati a campione);
- controllo di merito (se si riscontrano anomalie nei controlli automatici e formali, si richiedono ulteriori verifiche).
Quando dal 730 risulta un rimborso che supera i 4.000 euro, l’Agenzia delle Entrate avvia procedure e controlli aggiuntivi per andare a verificare che i dati dichiarati corrispondano a verità. A prevedere i controlli aggiuntivi è l’articolo 5, comma 3-bis del Dlgs 175 del 21 novembre 2014.
Dalla scadenza del termine ultimo per inviare la dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate ha quattro mesi di tempo per effettuare i controlli preventivi (possono essere automatizzati oppure richiedere la presentazione della documentazione che attesta redditi e spese). I rimborsi, a questo punto, sono congelati fino al termine dei controlli, ma devono essere erogati entro sei mesi dalla scadenza di presentazione del modello.
Quando il rimborso del 730 slitta a marzo?
Supponiamo che un contribuente che presenta un 730/2025 da cui risulta un rimborso di importo superiore a 4.000 euro, l’Agenzia delle Entrate ha a disposizione quattro mesi dalla scadenza di presentazione (fino alla fine di gennaio 2026). Il rimborso è erogato al termine dei controlli, ma non oltre marzo 2026 (ovvero entro sei mesi dalla scadenza per la presentazione del modello).
Va chiarito che non necessariamente i rimborsi oltre i 4.000 euro sono soggetti a ritardo: se dai controlli automatizzati non emergono anomalie il Fisco potrebbe anche non effettuare altri approfondimenti in merito e il rimborso potrebbe essere liquidato anche prima.
© RIPRODUZIONE RISERVATA