I controlli del Fisco si concentrano sui determinati rimborsi fiscali che scaturiscono dal conguaglio del 730/2025. Cosa viene verificato e quando le somme sono bloccate?
Il rimborso del modello 730/2025 può essere a rischio, visto che i controlli del Fisco preventivi possono bloccare le somme. Chi rischia di veder congelato il proprio rimborso fiscale? In quali casi, anche presentando la dichiarazione dei redditi in modo tempestivo non si riceverà il rimborso nella busta paga estiva?
Con il provvedimento 277593 del 1° luglio 2025 l’Agenzia delle Entrate chiarisce quella che è la “Definizione dei criteri di selezione delle dichiarazioni modello 730/2025 con esito a rimborso da sottoporre a controllo preventivo”.
Molto spesso diamo per scontato che se c’è diritto al rimborso, questo arriverà con la prima busta paga disponibile presentata dopo la dichiarazione dei redditi, ma va considerato che potrebbe anche non essere così se la nostra dichiarazione fa scattare qualche sospetto nell’amministrazione finanziaria che procede, quindi, a effettuare controlli prima di liquidare il rimborso. Cosa va a controllare l’Agenzia delle Entrate e chi potrebbe correre il rischio di vedere la liquidazione del rimborso slittare di diversi mesi?
A chiarire quali sono gli elementi di incoerenza della dichiarazione dei redditi che possono far scattare i controlli preventivi è la stessa Agenzia delle Entrate nel provvedimento pubblicato il 1° luglio 2025.
Uno dei motivi che comporta il blocco dell’erogazione dei rimborsi fiscali è la presenza di modifiche al 730 precompilato o la presenza di rimborsi Irpef di importo superiore a 4.000 euro. Vediamo tutti i casi.
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Rimborso 730/2025 a rischio? Cosa controlla il Fisco?
Nel provvedimento pubblicato ieri l’Agenzia delle Entrate scrive che:
Gli elementi di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2025 con esito a rimborso, presentate dai contribuenti con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, sono individuati nello scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente, o nella presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche
e che
È altresì considerato elemento di incoerenza delle dichiarazioni dei redditi modello 730/2025, con esito a rimborso, la presenza di situazioni di rischio individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.
L’Agenzia delle Entrate può bloccare l’erogazione dei rimborsi Irpef spettanti dal risultato del modello 730/2025 qualora ci siano dei disallineamenti all’interno della dichiarazione dei redditi. In tale circostanza, tuttavia, il contribuente deve essere informato del blocco del conguaglio.
La modalità attraverso la quale l’Agenzia comunica al contribuente questa situazione varia a seconda che la dichiarazione sia stata presentata direttamente oppure tramite il sostituto d’imposta o con un professionista abilitato:
- nel caso di presentazione diretta, il contribuente riceve un avviso nell’area autenticata del sito dell’Agenzia e un messaggio di posta elettronica;
- se il dichiarativo è stato presentato tramite intermediario, l’Agenzia informa il soggetto che ha effettuato l’assistenza fiscale.
Ma quali sono questi le anomalie nei dati dichiarati da cui dipendono i controlli preventivi? I controlli preventivi scattano nelle seguenti situazioni:
- se con le modifiche al 730 precompilato ci sono scostamenti per importi significativi dai dati risultanti nei modelli di versamento;
- se sono presenti elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni;
- se ci sono elementi di incoerenza rispetto ai dati indicati nelle certificazioni uniche;
- se il modello 730 risulta a rimborso, ma con un importo superiore a 4.000 euro.
I controlli preventivi scattano anche in caso di irregolarità presenti nelle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti.
Rimborso 730/2025 bloccato: i controlli delle Entrate anche su Caf e professionisti e tempistiche per le erogazioni
L’Agenzia delle Entrate può effettuare i controlli preventivi sul modello 730/2025 anche quando la dichiarazione dei redditi viene presentata tramite Caf o tramite intermediario abilitato.
Quali sono le tempistiche di riferimento? I controlli (in via automatizzata o mediante verifica della documentazione) possono essere svolti entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione (per il 730 la scadenza, quest’anno, è fissata al 30 settembre). Questo significa che i rimborsi non sono erogati nella prima retribuzione utile, ma diversi mesi dopo e comunque non oltre sei mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione (o dalla data della trasmissione se successiva al termine).
Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo è erogato dall’Agenzia delle entrate non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, oppure dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine.
Restano fermi i controlli previsti in materia di imposte sui redditi (i cosiddetti controlli formali).
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