Rimborsi IVA più veloci, con tempi di attesa che sono passati dai 103 giorni del 2017 agli 82 giorni nel 2018. A darne notizia è il MEF con le statistiche pubblicate il 28 febbraio 2019.
Erogazione dei rimborsi IVA sempre più veloce, con tempi di attesa che si sono ridotti dai 103 giorni del 2017 agli 82 giorni in media nel 2018.
Per i contribuenti ritenuti a basso rischio l’attesa per l’erogazione dei rimborsi diminuisce ancora di più e nella metà dei casi bastano meno di 46 giorni.
Le statistiche pubblicate dal MEF e diffuse con il comunicato pubblicato oggi, 28 febbraio 2019, mostrano un trend in miglioramento, indice che le novità introdotte per velocizzare i rimborsi IVA e per migliorare il rapporto con cittadini ed imprese stanno sortendo gli effetti desiderati.
In particolare, secondo i dati elaborati dal MEF, a ridurre i tempi di attesa per l’erogazione dei rimborsi è soprattutto il fatto che il pagamento viene effettuato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, novità che ha ridotto notevolmente l’attesa tra approvazione ed erogazione del rimborso, passata da 25 a 7 giorni.
Novità che si lega alla nuova procedura che collega i controlli preventivi al grado di rischio attribuito a ciascun contribuente.
Rimborsi IVA sempre più veloci, l’attesa passa da 103 ad 82 giorni
A contribuire alla velocizzazione dei tempi per l’erogazione dei rimborsi IVA sono, secondo l’elaborazione del MEF, le novità normative introdotte tra 2017 e 2018, ovvero:
- l’introduzione di una sistematica valutazione del rischio con conseguente riduzione degli adempimenti connessi all’istruttoria di posizioni classificate a “basso rischio”. Questo processo di analisi del rischio è stato introdotto dal D.L. n. 35 del 2013 e portato a regime dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 5/E del 2014;
- la previsione, dal 1° gennaio 2018, del pagamento dei rimborsi direttamente dall’Agenzia delle entrate, che non si avvale più delle attività precedentemente incardinate in capo all’Agente della riscossione (come previsto dal D.M. 22 dicembre 2017, in attuazione del D.L. 24 aprile 2017, n. 50 convertito in Legge 21 giugno 2017, n. 962).
Tra le ragioni della progressiva riduzione dei tempi per l’erogazione dei rimborsi IVA vi è l’introduzione dell’Analisi del rischio, procedura mediante la quale ad ogni contribuente è attribuito un punteggio in base al grado di correttezza fiscale e all’ammontare del rimborso richiesto.
In base al grado di rischio attribuito viene determinata anche l’attività di controllo preliminare necessaria.
Giorni di attesa ancora inferiori per i contribuenti a basso rischio IVA
Nel caso di istanza di rimborso IVA, più di metà dei contribuenti che richiedono rimborsi non riceve richieste di ulteriore documentazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, in quanto classificati come a basso rischio.
Così come indicato nelle statistiche pubblicate dal MEF il 28 febbraio 2019, nel 2018, solo per il 48,1% dei rimborsi trattati nell’anno l’Agenzia ha richiesto ulteriore documentazione.
Per i contribuenti a basso rischio l’attesa per l’erogazione dei rimborsi è pari a poco più di un mese, nello specifico 46 giorni.
Tutti i dati nel dettaglio sono contenuti sul sito del MEF.
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