Bilancio familiare, come risparmiare e gestire le spese con la regola del 50-20-30

Simone Micocci

27/02/2023

01/03/2023 - 17:39

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Una buona base di partenza per la gestione del bilancio familiare è la regola del 50-20-30, comoda perché semplice e adattabile in base alle esigenze. Ecco come funziona.

È importante sapere come fare un bilancio familiare, in quanto strumento utile per tenere sotto controllo le spese evitando che possano essere superiori alle entrate e, perché no, per riuscire a risparmiare un tesoretto da cui poter attingere in caso di necessità o semplicemente per finanziare i progetti futuri (come comprare una casa).

Non bisogna pensare che sia così complicato gestire il proprio bilancio familiare: per farlo, infatti, non bisogna essere necessariamente esperti di finanza (anche se un minimo di educazione finanziaria ovviamente sarebbe utile), in quanto esistono dei semplici modelli da seguire così da gestire spese e risparmi con facilità.

A tal proposito, una delle regole più utilizzate nella gestione del bilancio familiare è quella del 50-20-30, utile per creare il proprio libro contabile dove individuare le spese necessarie e distinguerle da quelle che possono essere tagliate, così da generare un risparmio da cui attingere con coscienza.

Con questa regola il budget mensile viene prima diviso in due parti, una riferita ai costi inevitabili e l’altra a quelli non essenziali: dopodiché quest’ultima viene suddivisa ulteriormente, tra una parte destinata al risparmio e l’altra invece per le spese superflue. In questo modo viene individuato in anticipo qual è il budget a disposizione ogni mese per i divertimenti nel tempo libero o anche solo per farsi un piccolo regalo.

A tal proposito, se siete disposti a intraprendere questa sfida gestendo spese e risparmi con oculata precisione, ecco come funziona la regola del 50-20-30 e come utilizzarla per districarsi tra spese del mutuo - o dell’affitto - tasse sui consumi e costi per l’acquisto dei prodotti essenziali senza rischiare che il bilancio vada in rosso prima della fine del mese.

Come risparmiare con la regola del 50-20-30

Messa a punto dall’economista, giurista e politica (dal 2013 è senatrice per il Massachusetts) Elizabeth Warren, la regola del 50-20-30 è destinata a diventare un caposaldo della gestione del reddito familiare, soprattutto per quelle famiglie che non dispongono di entrate elevate.

Il nome scelto riferisce alle percentuali della distribuzione del budget disponibile tra le varie voci di spesa. Nel dettaglio, secondo l’economista statunitense per risparmiare e gestire al meglio il bilancio familiare bisogna rispettare le seguenti percentuali:

  • 50% del reddito: la metà del budget mensile a disposizione deve essere utilizzato per le spese essenziali. Con queste si intendono le spese per l’affitto o della rata del mutuo, ma anche le bollette, le spese di trasporto per andare a lavoro e accompagnare i figli a scuola, l’acquisto di alimenti e tutte le altre spese necessarie delle quali non si può fare a meno;
  • 20% del reddito: una parte del budget disponibile dovrebbe essere risparmiato, oppure destinato all’investimento e al raggiungimento di determinati obiettivi finanziari (. Ma prima di tutto questa parte di reddito vi deve servire per abbattere eventuali debiti;
  • 30% del reddito: la parte restante dovrebbe essere utilizzata per quelle che potremmo definire delle “spese superflue”, come ad esempio per andare a mangiare fuori o per vedere un film al cinema con gli amici. Ma anche l’abbonamento per la palestra, i costi per una vacanza e l’acquisto di prodotti non di prima necessità rientrano nelle spese “discrezionali”.

Seguendo queste percentuali risparmiare sarà più semplice, anche se c’è da dire che, specialmente in Italia, le spese essenziali spesso superano il 50% del budget a disposizione.

Ecco perché vi consigliamo di trovare un modo per risparmiare, ad esempio sulle bollette di luce e gas, così da poter applicare la regola del 50-20-30 senza alcun tipo di problema.

Come utilizzare la regola del 50-20-30 senza commettere errori

Secondo Forbes prima di applicare la regola del 50-20-30 bisogna definire il budget mensile a disposizione così da suddividerlo in base alle voci di spesa. Per chi lavora in proprio è consigliato fare una media mensile delle entrate, così mettersi al riparo dalle variazioni del flusso di reddito.

Dopo aver individuato il reddito disponibile bisogna fare il punto delle uscite mensili, suddividendole in tre diverse categorie: essenziali, obiettivi finanziari e spese discrezionali.

Se vi rendete conto che le suddette percentuali sono troppo restrittive per alcune voci potete effettuare una ridistribuzione in base alle vostre necessità. Il bello della regola del 50-20-30, infatti, è che si adatta perfettamente ai vari stili di vita.

La variazione delle percentuali comunque non deve essere troppo radicale, perché ad esempio è impensabile condurre una vita rinunciando a ogni tipo di svago, anche perché la salute mentale influisce anche sul lavoro e quindi sulla capacità di generare reddito. Inoltre, non sarebbe opportuno tagliare tutte le spese destinate al risparmio e all’investimento, rischiando così di ritrovarsi scoperti laddove un mese vi troverete ad affrontare una spesa imprevista che supera l’intero budget a disposizione. Anche perché sono proprio risparmi e investimenti l’unica voce che vi permette di aumentare il budget a disposizione nel medio-lungo periodo.

Insomma, cercate di rispettare il più possibile la proporzione fissata dalla regola del 50-20-30, adattandola a quelle che sono le vostre priorità. Vedrete che in questo modo la gestione del bilancio familiare sarà priva di criticità.

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