Reddito di Cittadinanza: servono due miliardi di euro per il 2021 o stop alle domande

Antonio Cosenza

14/12/2020

13/04/2021 - 16:17

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Reddito di Cittadinanza: possibile stop delle domande nel 2021. Le risorse rischiano di non essere abbastanza per riconoscere il sostegno ai nuovi poveri.

Reddito di Cittadinanza: servono due miliardi di euro per il 2021 o stop alle domande

Reddito di Cittadinanza: la Legge di Bilancio per il 2021 non scongiura il rischio di uno stop alle domande.

Come spiegato dal Messaggero, infatti, servono maggiori risorse per evitare che il prossimo anno scatti lo stop anticipato delle domande per il Reddito di Cittadinanza, con possibili tagli per coloro che già lo percepiscono.

Il motivo è chiaro: la crisi economica ha comportato un aumento della platea dei beneficiari che potrebbe non arrestarsi nel 2021. Dal Ministero dell’Economia temono che il prossimo anno possa esserci un incremento ulteriore e che questo possa portare all’esaurimento delle risorse a disposizione. Una vera e propria beffa in un periodo in cui - come sottolineato dal Ministro per il Lavoro, Nunzia Catalfo - il Reddito di Cittadinanza è stato molto importante per il sostegno che è stato in grado di garantire alle famiglie in difficoltà.

Senza le risorse aggiuntive, infatti, verrebbe preclusa la possibilità di accedere al Reddito di Cittadinanza a coloro che hanno perso il lavoro causa Covid (e sono molti vista la crisi del mercato del lavoro scaturita dalla pandemia). Per questo motivo al Ministero dell’Economia stanno lavorando per coprire le spese “extra”, ossia non preventivate, legate al pagamento del Reddito di Cittadinanza nel 2021; solo se queste risorse verranno individuate allora ci potrà essere per tutti coloro che ne necessitano la possibilità di farne domanda.

Nuovi poveri causa Covid: niente Reddito di Cittadinanza?

Nonostante le rassicurazioni fatte dal Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ad inizio pandemia, molti perderanno il lavoro a causa della crisi economica. Con la fine del blocco dei licenziamenti, come pure con l’esaurimento delle settimane di cassa integrazione, molte persone perderanno il lavoro nel 2021 e - viste le difficoltà del mercato del lavoro - faticheranno non poco prima di trovare un nuovo impiego.

Ci sarà però la possibilità di ricorrere al Reddito di Cittadinanza, così da percepire un sostegno economico nel periodo necessario per il ricollocamento.

Tuttavia, qualora il numero dei richiedenti dovesse salire troppo, allora questa possibilità potrebbe essere preclusa.

Da quando è scoppiata la crisi sanitaria ed economica, infatti, la platea dei beneficiari è cresciuta notevolmente, superando ogni previsione. Per questo motivo le risorse stanziate per il 2021, che verranno incrementate dalla Legge di Bilancio per il prossimo anno, potrebbero non bastare. E in tal caso scatterebbe lo stop delle domande, come previsto dalle clausole di salvaguardia indicate nel decreto 4/2019 con il quale è stato istituito il Reddito di Cittadinanza.

Reddito di Cittadinanza: quanto serve per continuare i pagamenti nel 2021

Per il 2021 lo Stato ha preventivato una spesa di circa 7 miliardi (7,3 miliardi per l’esattezza) per i pagamenti del Reddito di Cittadinanza. Risorse che sarebbero state certamente sufficienti in condizioni normali, anzi ci sarebbe stata anche la possibilità di risparmi: tuttavia, la crisi economica ha portato inevitabilmente ad un incremento della platea dei beneficiari.

Da una parte le difficoltà legate alla difficoltà di reimpiego per gli attuali beneficiari che ha fatto sì che la maggior parte di loro presentasse domanda per il rinnovo per altre 18 mensilità. Dall’altra l’incremento delle domande dovute alla perdita di molti posti di lavoro.

E se la platea dei beneficiari dovesse continuare a crescere al ritmo attuale anche nel 2021, di certo non basteranno i 7,3 miliardi stanziati, e neppure l’incremento di 196 milioni attualmente previsto dalla Legge di Bilancio sarà sufficiente per evitare che scattino le clausole di salvaguardia.

Secondo le stime del Ministero dell’Economia servono circa 2,5 miliardi di euro in quanto nel 2021 la spesa per il Reddito di Cittadinanza potrebbe arrivare a 10 miliardi di euro. Gualtieri ha garantito che le risorse verranno trovate in fase di scostamento di bilancio, per il quale si voterà a gennaio 2021.

La promessa c’è, ma servono i fatti: nel frattempo chi nel 2021 pensa di dover fare affidamento al Reddito di Cittadinanza non ha la garanzia per poterlo fare. E neppure gli attuali beneficiari possono stare tranquilli: oltre allo stop delle domande, infatti, in caso di esaurimento delle risorse scatterà anche il taglio dell’importo per chi già lo percepisce.

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