Reddito di cittadinanza pagato la prossima settimana, poi stop a luglio: cosa conviene fare?

Simone Micocci

22 Giugno 2023 - 13:49

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Reddito di cittadinanza, prossima settimana il pagamento secondo le solite tempistiche: ma si avvicina il momento dell’addio per circa 400 mila famiglie, per le quali ci sono poche alternative.

Reddito di cittadinanza pagato la prossima settimana, poi stop a luglio: cosa conviene fare?

Il Reddito di cittadinanza verrà pagato la prossima settimana agli aventi diritto, ma per circa 400 mila famiglie si avvicina il momento di dirgli addio visto che la misura verrà tolta per effetto delle disposizioni contenute nella legge di Bilancio 2023.

Nel dettaglio, l’addio al Reddito di cittadinanza è in programma a luglio, dopo il pagamento dell’ultima mensilità; dopodiché per la maggior parte dei nuclei familiari non ci sarà possibilità di accedere a nuovi aiuti statali, a meno che non si prenda parte a un corso di formazione o di riqualificazione professionale.

Si avvicina, quindi, lo stop al Reddito di cittadinanza di luglio con quella in pagamento la prossima settimana che sarà la penultima mensilità di una storia triennale per uno strumento che per il momento viene accantonato ma che potrebbe anche tornare laddove dovesse tornare a esserci un governo di centrosinistra (specialmente se con la partecipazione del Movimento 5 stelle): proprio nei giorni scorsi, infatti, la segretaria dem Elly Schlein ha preso parte al corteo organizzato dai pentastellati ribadendo il suo appoggio alla misura (così come pure al salario minimo).

Per il momento, e probabilmente per molti anni ancora, al governo c’è il centrodestra che sul Reddito di cittadinanza ha deciso di dire basta: ecco quindi cosa succederà già il prossimo mese e quali alternative ci sono per chi sta per perderlo.

Reddito di cittadinanza pagato regolarmente la prossima settimana

Eccetto situazioni specifiche di coloro che tra maggio e giugno hanno subito una variazione tale da comportare la decadenza anticipata del Reddito di cittadinanza, il pagamento della mensilità di giugno avverrà regolarmente la prossima settimana, martedì 27 per l’esattezza.

Un pagamento come un altro per quei nuclei familiari che al loro interno hanno almeno un componente minore, invalido oppure ultrasessantenne, mentre per tutti gli altri si tratta del penultimo passo prima dello stop definitivo.

Ricordiamo, infatti, che la legge di Bilancio 2023 ha stabilito che quest’anno il Reddito di cittadinanza spetta - con la sola eccezione dei nuclei familiari sopra indicati - per un massimo di 7 mensilità. Ciò significa che dopo l’arrivo della settima ricarica, che per coloro che lo percepiscono da gennaio senza interruzione è in programma nel mese di luglio, il Reddito di cittadinanza decade e non se ne potrà più fare domanda.

Cosa fare dopo l’addio al Reddito di cittadinanza

Chi rientra nella platea delle 400 mila famiglie che sta per perdere il Reddito di cittadinanza si sta iniziando a chiedere, vista la prossimità dell’evento, quali possono essere le alternative.

Intanto consigliamo a tutti quei nuclei in cui ci sono maggiorenni di età inferiore ai 21 anni di fare domanda di assegno unico, così che possano recuperare una parte dell’importo andato perso. Ricordiamo che con Isee inferiore a 16.215 euro è pari a 91,90 euro al mese, ma solo per coloro che soddisfano almeno una delle seguenti condizioni:

  • frequentano un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
  • svolgono un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
  • sono registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolgono il servizio civile universale.

Vi è poi una seconda possibilità: i componenti del nucleo familiare occupabili possono aderire al programma di Supporto per la formazione e il lavoro che verrà avviato da settembre 2023 e riconosce, esclusivamente per coloro che prendono parte a un corso di formazione, un assegno mensile di 350 euro per tutta la durata dello stesso (ma comunque per non più di 12 mesi). Va sottolineato però che per accedere al Supporto per la formazione e il lavoro serve avere un Isee di importo inferiore a 6.000 euro, quindi non è detto che tutti gli occupabili del Reddito di cittadinanza (per il quale il limite è di 9.360 euro) possano accedere al nuovo strumento.

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