Reddito di Cittadinanza: troppi furbetti? Gli abusivi della CIG costano 600 volte di più

Antonio Cosenza

01/08/2020

13/04/2021 - 16:49

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Reddito di Cittadinanza sotto attacco: troppe persone hanno percepito il sostegno in maniera indebita. Ma guardando i dati, ci costano molto di più i furbetti della Cassa Integrazione.

Reddito di Cittadinanza: troppi furbetti? Gli abusivi della CIG costano 600 volte di più

In circa un anno e mezzo dall’introduzione del Reddito di Cittadinanza non sono mancati i furbetti, ovvero coloro che hanno beneficiato indebitamente del sostegno erogato dallo Stato alle famiglie che versano in una condizione di povertà.

Ad ogni notizia di un furbetto del Reddito di Cittadinanza scoperto dalla Guardia di Finanza non sono mancate le polemiche da parte dei detrattori di questa misura, di coloro che da tempo ne chiedono l’abolizione in quanto ritengono che le risorse dello Stato andrebbero utilizzate diversamente.

Ma quanto ci sono costati fino ad oggi i furbetti del Reddito di Cittadinanza? Come fatto notare - giustamente - da Il Fatto Quotidiano, il costo sostenuto per tutti coloro che hanno percepito ingiustamente del RdC è stato molto inferiore rispetto a quanto ci sono costati gli abusivi della Cassa Integrazione.

Eppure quest’ultima misura non subisce lo stesso trattamento riservato al Reddito di Cittadinanza, anzi: la Cassa Integrazione è difesa a spada tratta e d’altronde è anche giusto così in quanto si è rivelata di grande aiuto per le aziende che in tempo di crisi non sono state in grado di farsi carico dello stipendio dei loro dipendenti.

Tuttavia, va detto che ad oggi sono i furbetti della Cassa Integrazione a costarci molto di più rispetto a quelli del Reddito di Cittadinanza; vediamo perché.

Cassa Integrazione, allarme abusivi: ecco quanto ci costano

Sono molte le aziende che hanno fatto richiesta per le settimane di Cassa Integrazione messe a disposizione dallo Stato (presto con il Decreto Agosto se ne aggiungeranno altre 18).

Lo scorso giugno, però, il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, ha lanciato un allarme, spiegando che in questo momento l’Istituto sta erogando aiuti anche a molte aziende che in realtà avrebbero la possibilità di ripartire.

Un’affermazione a cui non sono mancate le polemiche: Confindustria, che in passato non ha mancato occasione per criticare il Reddito di Cittadinanza, le definì “inaccettabili e sconcertanti”.

Eppure in quell’occasione il Presidente dell’INPS non era molto lontano dalla realtà dei fatti. Questo, infatti, era preoccupato per quanto fatto notare dalla Fillea-CGIL, sindacato degli edili, secondo cui “l’informativa ai sindacati come atto interno senza obbligo di comunicazione all’Istituto potrebbe rappresentare l’inizio di una pratica furbesca che vedrà centinaia di aziende di fatto scavalcare gli obblighi di legge”. E puntualmente situazioni del genere si sono verificate, con circa 2.600 imprese beccate a mettere in atto la suddetta pratica (secondo i dati forniti dall’INPS). Imprese che ricorrono alla Cassa Integrazione facendo lavorare i dipendenti in nero o in smart working.

E non è tutto, perché come svelato il 28 luglio nel corso dell’audizione dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, circa un quarto delle imprese che hanno beneficiato, straordinariamente per il periodo del COVID-19, della Cassa Integrazione in realtà non ne avrebbe avuto bisogno. Imprese che a conti fatti non hanno subito alcuna riduzione del fatturato.

Quanto ci sono costate queste imprese? Proviamo a fare due rapidi calcoli: ad aver avuto accesso a Cassa Integrazione, Fondi bilaterali e Cassa in deroga sono state 553 mila imprese, a fronte di 536 milioni di ore utilizzate. Una spesa totale di 10,09 miliardi di euro, di cui 5,72 miliardi corrisposti dall’Istituto e 4,36 anticipati dalle aziende.

Circa il 27% delle ore, però, è stato richiesto da aziende che non hanno avuto cali di fatturato: come confermato dall’INPS, quindi, lo Stato avrebbe potuto risparmiare almeno 2,7 miliardi di euro nel caso in cui solo coloro che hanno avuto effettivamente bisogno della CIG ne avrebbero fatto richiesta.

Furbetti Reddito di Cittadinanza: quanto ci costano?

Per quanto riguarda invece il Reddito di Cittadinanza, sono circa 709 i “furbetti” scoperti (su circa 22.151 interventi effettuati). Se consideriamo che l’importo medio del Reddito di Cittadinanza è di 521 euro, ne risulta che i furbetti ci sono costati circa 4,5 milioni di euro (considerando circa un anno di fruizione).

Insomma, dal confronto con la Cassa Integrazione il Reddito di Cittadinanza ne esce assolutamente vincitore: i furbetti della CIG, almeno stando ai dati INPS, ci costano 600 volte di più rispetto a quelli del RdC.

E con questo non vogliamo dire che la CIG andrebbe tolta, bensì che per questo strumento, come tra l’altro per il RdC, andrebbero aumentati i controlli (magari limitando le polemiche), in modo che solamente le aziende che ne hanno effettivamente bisogno ne possano fare ricorso.

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