Reddito di Cittadinanza: a chi spetta nel 2021, requisti aggiornati

Antonio Cosenza

14 Luglio 2020 - 12:00

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Reddito di Cittadinanza confermato nel 2021, ma a chi spetta? Ecco alcune indicazioni a riguardo.

Reddito di Cittadinanza: a chi spetta nel 2021, requisti aggiornati

Reddito di Cittadinanza confermato nel 2021, ma quali sono i requisiti per farne richiesta?

Salvo novità - per il momento non previste - nella Legge di Bilancio 2021, i requisiti per beneficiare del Reddito di Cittadinanza non subiranno cambiamenti rispetto al prossimo anno. Semmai per chi ha già percepito il Reddito di Cittadinanza ci sono delle ulteriori condizioni da soddisfare, ma di queste ne parleremo nel proseguo dell’articolo.

Per chi invece è la prima volta che fa richiesta per il Reddito di Cittadinanza, i requisiti per la domanda sono quelli previsti dal decreto 4/2019, convertito dalla Legge 26/2019, i quali non sono cambiati.

Non ci dovrebbero essere modifiche all’orizzonte: è vero che si sta pensando alla possibilità di riformare il Reddito di Cittadinanza, ma i cambiamenti dovrebbero riguardare esclusivamente la parte della politica attiva.

Per la domanda del Reddito di Cittadinanza nel 2021, quindi, vanno rispettati gli stessi requisiti patrimoniali e reddituali previsti per chi fa domanda oggi; vediamo di quali si tratta.

Reddito di Cittadinanza nel 2021: quali requisiti?

Come prima cosa è importante sapere che per fare domanda del Reddito di Cittadinanza nel 2021 bisogna avere un ISEE aggiornato. Quindi, prima di fare domanda bisognerà attendere il rilascio della DSU aggiornata al 2021.

Il valore dell’ISEE non può superare il valore di 9.360,00€, indipendentemente dal numero di componenti del nucleo familiare. Ci sono poi una serie di requisiti patrimoniali da soddisfare:

  • il valore del patrimonio immobiliare, nel quale non è compresa la casa di abitazione, non deve essere superiore alla soglia di euro 30.000,00€;
  • il patrimonio mobiliare non deve essere superiore alla soglia di 6.000,00€. Questa soglia è aumentata di 2.000,00€ per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, mentre sale di 1.000,00€ per ogni figlio successivo al secondo. Da queste aggiunte, però, non può comunque salire oltre i 10.000,00€. Questa soglia aumenta di 5.000,00€ per ogni componente con disabilità.

In quanto si tratta di ISEE 2021, i patrimoni presi in considerazione sono quelli relativi al 2019 (due anni precedenti alla data di presentazione della DSU).

Vi è poi un requisito reddituale da soddisfare per la richiesta del Reddito di Cittadinanza. Il reddito familiare non deve superare la soglia di 6.000,00€ per la persona sola. Per le famiglie numerose questa viene moltiplicata per il parametro di scala di equivalenza del nucleo familiare, che ci calcola aggiungendo ad 1 (richiedente) uno 0,4 per ogni componente maggiorenne successivo al primo e uno 0,2 per ogni componente minorenne. In poche parole una famiglia composta da due genitori e da due figli minorenni avrà un parametro di scala di equivalenza pari a 1,8 mentre la soglia del reddito familiare da non superare per poter beneficiare del Reddito di Cittadinanza sarà pari ai 10.800,00€ annui.

Ci sono anche dei requisiti relativi al possesso di beni durevoli. Nel dettaglio:

  • nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta, ovvero di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti. Da questo requisito sono esclusi coloro che hanno acquistato autoveicoli e motoveicoli utilizzando l’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità;
  • nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo, o avente piena disponibilità, di navi e imbarcazioni da diporto.

Tra i requisiti c’è anche quello inerente alla residenza. Nel dettaglio, la domanda la possono presentare tutti coloro che sono cittadini italiani, di Paesi UE o stranieri in possesso del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, purché residenti in Italia per almeno 10 anni. Negli ultimi 2 anni - quindi dal 2019 per chi fa domanda dal prossimo anno - la residenza in Italia deve essere continuativa.

Non percepiscono il RdC coloro che hanno presentato dimissioni nell’arco dei 12 mesi precedenti alla data della domanda. Resta salva comunque la possibilità per il nucleo familiare di percepire il Reddito di Cittadinanza, ma la persona che ha dato le dimissioni non sarà inclusa nella definizione del parametro di scala di equivalenza (utilizzato anche per il calcolo dell’importo).

Reddito di Cittadinanza: niente domanda nel 2021 per chi è incorso in sanzioni

Coloro che già hanno percepito il Reddito di Cittadinanza ma gli è stato tolto a seguito di una sanzione, non potranno fare domanda nel 2021.

Ricordiamo, infatti, che quando il RdC decade a seguito di una sanzione, scatta una pena accessoria che vieta a tutti i componenti del nucleo familiare di ripresentare domanda per i successivi 18 mesi. Questo limite scende a 6 mesi per quei nuclei familiari in cui ci sono minorenni o persone affette da grave disabilità. Si potrà fare domanda, quindi, solo quando i suddetti termini saranno scaduti.

Reddito di Cittadinanza nel 2021: può fare domanda chi lo ha già percepito?

Eccetto coloro a cui il Reddito di Cittadinanza è stato tolto a seguito di una sanzione, possono fare domanda della misura nel 2021 anche coloro che lo hanno già percepito in passato. Pensiamo ad esempio a coloro cui il RdC è decaduto per la perdita dei requisiti reddituali o patrimoniali: qualora la DSU del 2021 certificherà nuovamente il possesso dei suddetti requisiti, allora si potrà fare nuovamente la domanda.

Vale lo stesso per chi ha superato i 18 mesi di fruizione del Reddito di Cittadinanza; questi potranno fare la domanda per il rinnovo, ma solo aspettando un mese dalla sospensione del beneficio.

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