Reddito di cittadinanza, è caos: marzo non pagato e aprile tagliato, ecco cosa sta succedendo

Simone Micocci

6 Aprile 2022 - 13:05

condividi

Reddito di cittadinanza: l’Inps annuncia il conguaglio di aprile. Alcune famiglie subiranno un taglio dell’importo, ecco per quale motivo.

Reddito di cittadinanza, è caos: marzo non pagato e aprile tagliato, ecco cosa sta succedendo

Sono state settimane complesse per l’Inps per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, visto che l’Istituto ha effettuato una serie di ricalcoli che avranno ripercussioni sull’importo del beneficio.

Il motivo è chiaro: da quest’anno l’Istituto nel calcolare l’importo del reddito di cittadinanza tiene conto anche di eventuali maggiorazioni spettanti sui trattamenti assistenziali e previdenziali percepiti da uno o più componenti del nucleo familiare, come pure della quattordicesima.

Una novità da cui sono scaturite non poche polemiche. Ad esempio, è nota - e ne abbiamo già parlato - la vicenda del taglio del reddito di cittadinanza effettuato a partire dal 1° gennaio 2022 per tutte quelle famiglie in cui sono presenti invalidi civili totali, ciechi civili assoluti, sordomuti e inabili al lavoro. Un taglio effettuato a causa dell’aumento della pensione d’invalidità come stabilito dal decreto Agosto - in attuazione della sentenza della Corte costituzionale del giugno 2020 - con il quale viene esteso il diritto alla maggiorazione sociale dell’incremento al milione a tutti gli invalidi totali che rientrano in una certa soglia di reddito.

Una vicenda che ha fatto molto discutere e che oltre a essere lontana da una soluzione (gli emendamenti del decreto Sostegni ter volti a escludere gli invalidi da questo taglio non sono stati approvati) ha anche comportato il blocco dei pagamenti, per le famiglie interessate, nel mese di marzo. E come comunicato dall’Inps, queste rischiano di avere una ricarica di aprile con importo inferiore alle aspettative, a causa del conguaglio che verrà effettuato con la prossima mensilità.

Perché il reddito di cittadinanza a marzo non è stato pagato

Come anticipato, il mancato pagamento della ricarica di marzo riguarda specialmente, ma non solo, quelle famiglie in cui sono presenti invalidi totali che nei mesi scorsi hanno beneficiato dell’aumento della pensione grazie a quanto stabilito dal decreto Agosto.

Solamente da gennaio 2022, infatti, l’Inps ha cominciato ad applicare la regola per cui nel calcolo del reddito di cittadinanza bisogna tener conto anche delle maggiorazioni sociali riconosciute su pensioni e trattamenti assistenziali, come pure della quattordicesima. Una novità che - in un mare di polemiche - ha portato alla riduzione dell’importo del Rdc riconosciuto ai nuclei con invalidi totali che percepiscono maggiorazioni sociali, come pure per tutte quelle famiglie dove ci sono titolari di trattamenti assistenziali e previdenziali sui quali vengono riconosciute maggiorazioni e quattordicesima.

Tuttavia, per errori di calcolo, alcune famiglie non hanno subito la decurtazione nella mensilità di febbraio, percependo l’importo pieno. Ebbene, queste hanno pagato, seppur per colpe non loro, non ricevendo la ricarica di marzo secondo le tempistiche previste, in quanto l’Inps ha avuto bisogno di più tempo per effettuare il ricalcolo.

L’Inps conferma: con la mensilità di aprile tagli al reddito di cittadinanza

Con una nota pubblicata in queste ore, l’Inps ha confermato che con la mensilità di marzo - in pagamento ad aprile - verrà effettuato un conguaglio in quanto nel calcolare la misura del beneficio si terrà conto anche di prestazioni assistenziali come le maggiorazioni sociali e la cosiddetta quattordicesima.

Il conguaglio, dunque, interesserà tutte le famiglie dove ci sono componenti titolari di pensione e di prestazioni assistenziali sulle quali vengono riconosciute maggiorazioni e quattordicesima e che nelle mensilità del 2022 non hanno subito alcun taglio. Per questo motivo, come si legge nella nota Inps, per i beneficiari che nel mese di febbraio (quindi nella mensilità riferita a gennaio 2022) hanno ricevuto l’importo intero, sulla mensilità di marzo in pagamento ad aprile verrà applicato un conguaglio a compensazione. L’importo, dunque, sarà più basso in quanto verrà decurtata la parte di RdC non spettante erogata a febbraio.

Il debito verrà comunque rateizzato e sarà garantito un importo minimo nei casi di conguagli negativi superiori all’importo della rata stessa.

Iscriviti a Money.it