Rebus Austostrade per il Governo: le novità

Violetta Silvestri

23 Giugno 2020 - 23:49

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Il Governo ha fretta di chiudere il rebus sulle concessioni autostradali. Dopo che Atlantia ha aperto alle trattative oltre il 30 giugno, Conte e i suoi ministri hanno dato indicazioni sui negoziati. Quali novità?

Rebus Austostrade per il Governo: le novità

Il rebus Autostrade deve risolversi al più presto: questa sembra finora l’unica certezza sulla vicenda che trapela da Conte e dal suo Governo.

Come? La direzione da seguire per continuare le trattative non è ancora del tutto chiara, anche se alcune novità di indirizzo nei confronti della holding dei Benetton potrebbero essere state decise dall’ultimo vertice di Governo del pomeriggio del 23 giugno.

La giornata era stata inaugurata da una certa euforia in Borsa per le azioni Altantia, dopo che la società aveva comunicato l’intenzione di proseguire le trattative oltre la scadenza del 30 giugno.

Quali novità dal Governo per chiudere la faccenda delle concessioni autostradali ad Aspi?

Governo: senza condizioni minime scatta la revoca

L’ultimo vertice del Governo sul dossier Aspi ha riunito martedì 23 giugno il presidente del Consiglio Conte, la ministra dei Trasporti De Micheli e il ministro dell’Economia Gualtieri.

Quello che si apprende dalla fine della riunione è che l’esecutivo vuole chiudere in fretta la questione delle concessioni autostradali e, nello specifico, ha fissato condizioni minime sotto le quali non sarà considerata ricevibile alcuna proposta Aspi. E, di conseguenza, scatterà la revoca.

Considerando quanto trapelato in precedenza, probabilmente il Governo resta legato all’idea dell’ingresso di Cassa depositi e prestiti e del fondo F2i in Autostrade. Lo scopo è di rendere di minoranza il socio Atlantia, non revocando così del tutto la loro concessione.

Malumori di Governo su Autostrade

La divisione nella maggioranza sulla risoluzione della complessa questione Autostrade resta. Il Movimento 5 Stelle, infatti, non ha nemmeno partecipato al vertice di Governo e pare mantenere ferma la sua più intransigente posizione contro la holding dei Benetton.

Luigi Di Maio, in serata, ha dichiarato che: “non immagino un futuro in cui ridare a Benetton le autostrade. Quale sia la soluzione tocca ai tecnici, i tremila chilometri di autostrade dopo quello che è successo non riesco a immaginare di ridarglieli”.

Pressioni sono giunte, nuovamente, anche dal PD. Il segretario Zingaretti è tornato a spingere Conte verso una definizione del dossier Autostrade, che non può più aspettare soluzioni.

Il capitolo concessioni Aspi, quindi, necessita di una via di uscita ma, al momento, resta un rebus. Soprattutto politico.

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