Nuovo premio per i rating dei bond di MPS-Monte dei Paschi di Siena. La mossa dell’agenzia segue quella di Moody’s, che ha contestualmente bocciato Mediobanca.
Dopo Moody’s anche DBRS Ratings GmbH, o Morningstar DBRS, ha deciso di premiare i bond di MPS-Monte dei Paschi di Siena, rafforzando la valutazione investment grade assegnata alle obbligazioni della banca senese.
L’agenzia ha migliorato i rating delle obbligazioni del Monte, alzando il Long-Term Issuer rating e il Long-Term Senior Debt rating a “BBB” da “BBB (low)” e, contestualmente il Long-Term Deposit rating a “BBB (high)”.
Upgrade anche per alcuni rating di breve termine, tra cui lo Short-Term Issuer rating, rivisto al rialzo a “R-2 (high)” da “R-2 (middle)”.
In attesa degli annunci del nuovo CDA di Mediobanca deciso dai vertici di MPS, a Piazza Affari i riflettori rimangono puntati sulle azioni Mediobanca e di MPS-Monte dei Paschi di Siena, entrambe quotate sul Ftse Mib.
Nuovo upgrade per il rating dei bond di MPS, più forte con successo OPAS Mediobanca
E non è finita qui, visto che l’outlook sui rating di lungo termine rimane positivo, il che significa che in futuro potrebbero arrivare nuovi miglioramenti dei giudizi.
La notizia è stata diffusa nella serata di ieri da MPS, che ha sottolineato che l’upgrade di Morningstar DBRS, insieme alla conferma dell’outlook positivo, riflettono “ la capacità della banca di generare utili sostenibili, anche grazie alla forza dell’attività commerciale, e un miglioramento della qualità del credito, come già dimostrano i risultati del primo semestre 2025”.
Il miglioramento del rating considera ovviamente il successo dell’OPAS che MPS ha promosso su Mediobanca, che si tradurrà, si legge, nella “creazione di un nuovo gruppo bancario più grande e diversificato, sostenuto dalla forza dei due brand, e con totale attivi di circa 230 miliardi di euro a fine giugno di quest’anno”.
Sempre la nuova realtà, che vede MPS forte degli asset di Mediobanca conquistati, ha portato l’agenzia a far notare che, MPS potrà beneficiare, oltre che della sua propria “ampia rete commerciale” del “solido posizionamento” di Piazzetta Cuccia “nel Corporate & Investment Banking (CIB), nel private banking e nel credito al consumo, permettendo il rafforzamento del mix dei ricavi”.
E ancora, ha aggiunto DBRS Ratings, “la combinazione delle due banche permetterà il miglioramento anche della qualità del credito e del profilo di liquidità, oltre a una maggiore rilevanza del funding istituzionale, con il mantenimento di livelli di capitale adeguati”.
Ma la differenza modelli di business richiede “gestione efficace ed attenta del processo di integrazione”
Certo, ha spiegato l’agenzia di rating, “la differenza nei modelli di business delle due banche richiede una gestione efficace ed attenta del processo di integrazione, in particolare in alcune aree chiave come l’investment banking e il private banking”, ma la fiducia nella capacità dei vertici di gestire il processo c’è tutta, in quanto DBRS crede che il “management di MPS abbia l’esperienza e la capacità necessarie per raggiungere gli obiettivi strategici dell’unione con Mediobanca”.
L’altroieri sera MPS ha diffuso la notizia dell’upgrade del rating assegnato ai suoi bond firmato da Moody’s, che ha anch’essa motivato la promozione del giudizio con la conquista di Mediobanca, sottolineando che la nuova valutazione “tiene conto della conclusione con successo dell’OPAS su Mediobanca e della nascita di un nuovo gruppo bancario, più grande e diversificato ”.
Notizia no, invece, per le obbligazioni emesse da Piazzetta Cuccia, i cui rating sono stati colpiti dai downgrade di Moody’s.
Nel dettaglio, Moody’s ha bocciato i rating a lungo termine e sul debito senior non garantito (passato da Baa1 a Baa3) e sul debito subordinato (downgrade da Ba1 a Ba2), così come sulle altre obbligazioni a breve termine di Piazzetta Cuccia. Confermato invece il rating sui depositi di Mediobanca a lungo termine a Baa1.
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