Il rally dei bond italiani non è finito: l’analisi degli esperti

Violetta Silvestri

10 Febbraio 2021 - 12:20

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Obbligazioni italiane in primo piano nelle valutazioni degli analisti. Mario Draghi darà una spinta significativa ai bond del nostro Paese, previsti ancora in rally.

Il rally dei bond italiani non è finito: l’analisi degli esperti

Il mercato obbligazionario italiano sotto attenta osservazione.

La novità politica di Mario Draghi sta interessando esperti e analisti, che scommettono sulla svolta del Belpaese verso stabilità, crescita e credibilità. Il tutto all’insegna di un convinto europeismo e di riforme serie.

In questa cornice, gli strateghi di Barclays intravedono un rally delle obbligazioni in Italia, già da record, ancora duraturo.

La banca suggerisce agli investitori di puntare sui bond nostrani: c’è ancora spazio per performance degne di nota, per quali motivi?

Perché puntare sulle obbligazioni italiane

I mercati del debito italiano sono stati scossi da un vero e proprio vortice, che li ha trascinati in un rally galvanizzato non solo dal Qe della BCE, ma anche dalle aspettative su Draghi premier.

L’ex banchiere dovrebbe scongiurare una crisi politica nel Paese dopo il crollo della coalizione di Governo il mese scorso. Martedì 9 febbraio, sulla scia di questo ottimismo, i rendimenti decennali sono calati al minimo storico dello 0,5%, mentre lo spread rispetto alle obbligazioni tedesche è ormai al livello più basso degli ultimi cinque anni.

Secondo gli analisti di Barclays, c’è ancora lo spazio per osservare sovraperformance delle obbligazioni italiane rispetto alle controparti spagnole. La previsione è di uno spread tra i rendimenti a 10 anni delle due nazioni inferiore a 30 punti base.

Secondo gli strateghi, la cui opinione è stata pubblicata da Bloomberg:

“L’incertezza della politica italiana potrebbe diminuire in modo significativo nel breve termine sotto un Governo guidato da Draghi. C’è ancora spazio per un’ulteriore sovraperformance.”

Gli analisti di Barclays suggeriscono anche che la nomina di Draghi possa essere vista come uno moltiplicatore di positività anche dalle agenzie di rating.
Moody’s, per esempio, ha avvertito all’inizio di questo mese che l’Italia sarà una delle maggiori preoccupazioni in Europa nei prossimi cinque anni.

Tuttavia, con un esecutivo guidato da Draghi, il Belpaese probabilmente farà progressi significativi in ambiti cruciali come la campagna di vaccinazione e il piano di ripresa economica sostenuto dal Recovery Fund.

Non è così impossibile, a detta di Barclays, che Draghi diventi il candidato alla Presidenza della Repubblica nel 2022, il che potrebbe potenzialmente essere un ulteriore motore di spinta per i BTP.

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