Frattura tra finanza ed economia reale: l’S&P 500 vola, ma la liquidità resta ferma. Ecco i segnali da seguire prima di investire.
Wall Street continua a correre, ma c’è una montagna di soldi ferma. L’S&P 500 ha aggiornato i massimi storici a quota 6.858 punti mentre nei fondi monetari giacciono 7,4 trilioni di dollari in attesa di un segnale. Non è la solita contraddizione da manuale, è il termometro di una fase che mescola euforia finanziaria e cautela operativa.
Da un lato i grandi titoli tecnologici trascinati dal boom dell’intelligenza artificiale tengono in piedi gli indici e alimentano il sentiment, dall’altro il Beige Book della Federal Reserve racconta un’America meno brillante, con solo il 18% della popolazione che vive in distretti in espansione. Il risultato è un mercato sospeso, spinto da utili concentrati e aspettative di nuovi tagli dei tassi, ma circondato da dati macro poco entusiasmanti.
È davvero solo questione di tempo prima che quella liquidità si riversi sulle azioni oppure c’è un motivo se resta parcheggiata in strumenti al 5%? È davvero un segnale di recessione? [...]
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