La riduzione è stata amplificata soprattutto in Nord America, la regione tradizionalmente più attiva nelle operazioni, che ha visto la sua quota scendere dal 70% al 51% del totale globale.
Nel primo semestre del 2025, l’attività mondiale di fusioni e acquisizioni (M\&A) nel settore della esplorazione e produzione ha subito un brusco calo: il valore delle transazioni è sceso di circa un terzo, attestandosi attorno agli 82 miliardi di dollari rispetto allo stesso periodo del 2024.
La riduzione è stata amplificata soprattutto in Nord America, la regione tradizionalmente più attiva nelle operazioni, che ha visto la sua quota scendere dal 70% al 51% del totale globale. Secondo Rystad Energy, si tratta di una pausa naturale dopo due anni intensi di consolidamenti, culminati nella maxi-operazione da 60 miliardi di dollari che ha portato ExxonMobil ad acquisire Pioneer Natural Resources.
Alla base del rallentamento vi sono anche forti tensioni macroeconomiche: l’incertezza legata ai dazi imposti dall’amministrazione Trump, le fluttuazioni geopolitiche nei prezzi del petrolio e un divario crescente tra le aspettative di venditori e compratori, che allunga i tempi delle trattative. [...]
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