Rateizzare il pagamento di una scadenza della rottamazione quater è possibile, vediamo come fare senza richiedere nulla all’Agenzia delle Entrate.
Oggi, 16 settembre, cade la scadenza della quinta rata della rottamazione quater. Dopo la proroga intervenuta durante l’estate, infatti, la scadenza del 31 luglio è slittata al 15 settembre che, cadendo di domenica fa slittare il termine a oggi, lunedì 16 settembre.
Per effetto dei 5 giorni di tolleranza, la quinta rata della rottamazione quater si considera pagata tempestivamente se versata entro il 23 settembre (nei 5 giorni di tolleranza non si contano il 15, il 21 e il 22 che cadono di sabato e domenica). Molti contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata a giugno 2023, potrebbero trovarsi in difficoltà economica e non riuscire ad avere l’importo necessario al versamento della quinta rata.
Se il versamento, però, non avviene entro il 23 settembre si decade dalla rottamazione quater e per questo appare indispensabile onorare il pagamento. Per questo motivo ci si chiede se sia possibile rateizzare l’importo della rata. La risposta è affermativa, ma la dilazione non è offerta dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, bensì (eventualmente) dal proprio istituto di credito. Cerchiamo di capire come fare.
Rottamazione, si può rateizzare il pagamento del 23 settembre?
Per chi non riesce a sostenere il peso della quinta rata della rottamazione, una soluzione può essere quella di rateizzare l’importo grazie alla propria banca. Tramite Agenzia delle Entrate Riscossione, infatti, non è possibile rateizzare una rata di un piano di dilazione, ma se si versa l’importo con la propria carta di credito è possibile.
Quando si paga con la carta di credito, infatti, la banca non accredita sul conto corrente l’importo immediatamente, ma solo all’inizio del mese successivo. Questo potrebbe essere un modo per rimandare il pagamento di una decina di giorni. Se questo non bastasse, bisogna vedere le condizioni di rientro della carta di credito, perché potrebbe essere previsto il rimborso rateizzato.
Molte carte di credito offrono la possibilità, quando si effettua una spesa, importante o meno, di scegliere se vedersi accreditare l’importo sul conto corrente in un’unica soluzione all’inizio del mese successivo oppure se dilazionare l’accredito in diverse rate (solitamente non meno di 12 sulle quali, ovviamente, è applicato il tasso di interesse).
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Pagare a rate una scadenza è possibile
Solitamente a prevedere il rimborso a rate sono le carte di credito revolving (che lasciano scegliere al cliente se restituire la somma in un’unica soluzione o a rate, applicando gli interessi).
Se si scegliesse questa strada consigliamo di leggere attentamente il contratto della propria carta di credito per comprendere le condizioni che prevede: in alcuni casi, infatti, può essere anche previsto che ogni mese il cliente decida l’importo da restituire (e rendere di nuovo disponibile sulla carta stessa).
In questo modo l’importo della quinta rata della rottamazione quater, pur arrivando all’Agenzia delle Entrate Riscossione in un’unica soluzione, dal contribuente può essere rateizzato. Bisogna fare molta attenzione se si sceglie questa modalità: se non si ha abbastanza disponibilità economica per versare la rata, infatti, bisogna considerare che la scadenza della sesta è prevista il 30 novembre, fra poco più di due mesi e il problema potrebbe ripresentarsi, Utilizzando nuovamente la carta di credito per dilazionare il pagamento ci si potrebbe esporre, poi, a importi mensili da pagare troppo elevati (che si sommano, inevitabilmente, con le nuove scadenze che si dovrà provvedere a versare).
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