Tieni sotto controllo il tuo telefono, se senti questo suono vuol dire che c’è uno spyware che ti sta spiando di nascosto. Ecco come riconoscerlo subito.
La sicurezza personale online non è mai stata così a rischio come negli ultimi anni. Si susseguono di giorno in giorno nuovi allarmi riguardanti possibili minacce pronte a colpire i dispositivi di qualsiasi utente, motivo per cui correre ai ripari è diventata una necessità di prim’ordine. Alle volte, anche solo un piccolo elemento può fungere da allarme per fermare sul nascere le volontà dei cybercriminali.
Molto spesso, è il nostro telefono a darci segnali chiari del fatto che qualcosa sta avvenendo “nelle retrovie” e che bisogna intervenire il prima possibile per evitare che accada l’impensabile. In questi giorni, gli esperti hanno denunciato la presenza di un pericoloso spyware, per riconoscerlo c’è un suono che gli smartphone colpiti iniziano ad emettere.
Spyware sul telefono? Lo riconosci così
È stata l’azienda di sicurezza informatica Clairo a lanciare l’allarme. Stando a quanto dichiarato, quotidianamente vengono bloccate più di 24.000 app che nascondono software invisibili in grado di rubare dati sensibili come foto, video, messaggi o informazioni sulla posizione.
Parlando nello specifico di spyware, ossia gli elementi che hanno come unico scopo quello di spiare i dispositivi colpiti, esistono segnali che possono tornarti utili per fermare sul nascere la minaccia. Si tratta di veri e propri suoni che il telefono emette in particolari situazioni, decisamente non all’ordine del giorno.
Uno dei più comuni è il bip o il clic durante una chiamata. Quando lo senti, potrebbe essere il segnale che ci sono intercettazioni in corso. Lo stesso vale quando non usi il telefono ed è in stand-by. Se senti comunque dei segnali acustici insoliti o anche solo un ronzio, fai attenzione perché potrebbe esserci un hacker pronto a controllare tutto da remoto.
Altri segnali di un telefono colpito
Ci sono poi diversi altri segnali che potrebbero aiutarti nell’individuare una minaccia hacker in corso. Se per esempio noti un consumo insolitamente rapido della batteria, presta attenzione al fenomeno perché spesso gli spyware registrano e trasmettono i dati appoggiandosi sull’autonomia del device colpito.
Stesso discorso per il traffico dati, hai notato un consumo insolito? Se non hai modificato le tue abitudini ma comunque i tuoi giga stanno finendo, il rischio che un cybercriminale stia lavorando da remoto è molto alto. Secondo gli esperti, un altro campanello d’allarme è il comportamento anomalo del telefono in termini di accensione e spegnimento: potrebbe indicare un accesso da remoto.
Infine, fai attenzione all’eventuale presenza di app sconosciute sul tuo dispositivo che non hai mai installato prima d’ora. Assicurati, nel caso, di non aprirle nemmeno una volta e di cancellarle il prima possibile.
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