Il papà incredulo quando all’ingresso del ristorante gli è stato chiesto di pagare 66 euro per il seggiolone altrimenti doveva tenere il bimbo in braccio.
Quando si parla di ristorazione, siamo abituati a sentire spesso di sovrapprezzi inseriti nello scontrino per servizi o dettagli che, all’apparenza, dovrebbero essere gratuiti. Dal taglio della pizza all’aggiunta o alla rimozione di un ingrediente, la lista è davvero lunga. Ma mai si era sentito che un genitore dovesse pagare per un seggiolone. E non si tratta di pochi euro, come per l’aggiunta di un coperto, ma di ben 65,90 euro. È questa infatti la cifra del menù fisso del ristorante, e il bambino doveva pagare esattamente come un adulto. L’episodio, diventato virale, è accaduto in Francia, al ristorante Les Grands Buffets di Narbonne.
Prima di entrare nei dettagli della curiosa vicenda, è bene precisare che Les Grands Buffets è il primo ristorante al mondo dedicato ad Auguste Escoffier, celebre cuoco francese vissuto tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, autore di numerosi libri sulla gastronomia francese, e alla salvaguardia della cucina tradizionale del XIX secolo.
Il locale propone il Grand Menù, ispirato proprio all’opera di Escoffier. Al costo di 65,90 euro a persona, si accede a un grande buffet con circa 150 piatti tra antipasti, primi, secondi e dessert, tutti tratti dalla Guida culinaria pubblicata nel 1903. In pratica, si tratta di un menù fisso a prezzo unico.
Perché gli è stato chiesto di pagare 65,90€ per un seggiolone
Domenica 19 ottobre, un padre con un bambino di 13 mesi aveva prenotato una cena insieme ad alcuni amici: in tutto, un tavolo per 12 persone. Poiché era noto che il ristorante non accettava passeggini, Frédéric, si era recato nel pomeriggio per chiedere chiarimenti, ricevendo rassicurazioni: gli avrebbero fornito un seggiolone senza problemi.
Purtroppo, all’arrivo al ristorante, la sera, è arrivata la sorpresa. La prenotazione risultava per 12 persone, ma con il bambino erano in 13. La responsabile all’ingresso ha spiegato che non era possibile accogliere un ospite in più e che, se il piccolo voleva un posto al tavolo, avrebbe dovuto essere conteggiato come un adulto, pagando quindi 65,90 euro per il menù fisso.
Frédéric ha provato a spiegare che il bambino, di appena 13 mesi, non avrebbe mangiato nulla, ma la risposta è stata lapidaria: «Non è un peluche, è un essere umano, quindi conta come una persona normale. Se non vuoi pagare di più, devi tenerlo in braccio».
Il padre, sconcertato, si è visto costretto a tenere il figlio in braccio per tutta la serata, rifiutandosi di pagare un menù inutile. Ha anche ricordato che poche ore prima gli era stato promesso un seggiolone, ma il ristorante ha negato tutto, arrivando persino a dargli del bugiardo. «Non sono stato io a prenotare, ma io e Gabriel abbiamo già mangiato in diversi ristoranti senza mai avere problemi. Ho fatto notare che questa politica manca chiaramente di umanità, e quando ho detto che un responsabile mi aveva garantito il seggiolone, mi hanno dato del bugiardo», ha raccontato.
E ancora: «Anche se il resto del personale in sala è stato gentile e attento, questo episodio ha rovinato la serata. Trovo scandaloso che ci venga chiesto di pagare 65,90 euro per un neonato. È il prezzo di un banchetto per un adulto, ma certamente non per un bambino di 13 mesi».
A quanto pare, la politica del ristorante è recente. Sul sito ufficiale si legge chiaramente che «i bambini, indipendentemente dalla loro età, sono considerati adulti durante tutta la procedura di prenotazione e non beneficiano di tariffe ridotte».
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