Dicono che in un Paese europeo sia stata eliminata del tutto l’età pensionabile, mettendo a rischio tutti i lavoratori, ma cosa c’è di vero? Ecco cosa sappiamo.
Le pensioni sono un tema scottante in tutta l’Europa, alle prese con un sistema previdenziale ormai insostenibile e destinato a peggiorare con l’aumento dei pensionati. Pressoché tutti gli Stati membri stanno quindi lavorando a riforme per alleggerire il carico degli enti previdenziali e molti stanno valutando l’innalzamento dell’età pensionabile. Si vocifera addirittura che un Paese europeo ha eliminato l’età pensionabile, lasciando la decisione alla libera discrezionalità dei lavoratori.
Il Paese in questione è l’Ungheria, che è effettivamente in grosse difficoltà, ma non così tanto da arrivare a una decisione tanto drastica. Con ogni probabilità quella dell’abolizione dei limiti anagrafici per il pensionamento è una fake news a tutti gli effetti, anche se sta generando molta preoccupazione tra i cittadini ungheresi. Non che Budapest sia particolarmente sensibile all’allarmismo, ma il problema delle pensioni e il contesto sociale favoriscono i timori, come peraltro accade nel Belpaese.
La notizia dell’eliminazione dell’età pensionabile, inoltre, è stata ripresa dai media ungheresi in modo così massiccio (coinvolgendo pure testate locali autorevoli) da richiedere un intervento di chiarimento ufficiale da parte del ministero dell’Economia. Cerchiamo quindi di fare chiarezza, visto che la bufala è rapidamente uscita dai confini ungheresi diffondendosi in tutta l’Europa, mentre le parole del ministero sono rimaste nell’ombra.
Eliminazione dell’età pensionabile in Ungheria
Secondo moltissimi giornali ungheresi il Paese avrebbe approvato una riforma delle pensioni per eliminare l’età pensionabile obbligatoria fissata a 65 anni. Contrariamente a quanto accade con la maggior parte delle notizie false, però, i giornali hanno riportato in modo molto dettagliato il contenuto della presunta riforma (tanto che, al netto della sua falsità, bisogna comunque domandarsi da dove provengano tutti gli elementi). In particolare, è stato detto che dal 1° gennaio 2026 i lavoratori ungheresi avrebbero dovuto decidere liberamente quando andare in pensione, tenendo conto delle proprie condizioni di salute e finanziarie, come pure dell’anzianità lavorativa maturata.
La misura si sarebbe rivolta a tutti i nati dal 1961, lasciando l’obbligo dei 65 anni per i cittadini più anziani, senza toccare i requisiti della pensione di vecchiaia ordinaria: un minimo di 20 anni di servizio. Altrimenti, c’è la pensione anticipata ridotta che richiede 15 anni di servizio. A sostegno della notizia venivano inoltre citati i dati (veri) sull’aumento della speranza di vita e sui mezzi in tutela dei lavoratori (come lo smart working e la riduzione oraria).
A tutto ciò si sarebbero aggiunte condizioni più stringenti per la prova dei requisiti utili al pensionamento, soprattutto per il trattamento anticipato destinato alle lavoratrici, oltre a cambiamenti sulla pensione di reversibilità. Nulla di tutto ciò, comunque, pare essere destinato a diventare realtà.
Altroché riforma in Ungheria, le pensioni aumentano
Per molti cittadini non è stato difficile credere alle notizie sulla riforma pensionistica, atteso che il sistema previdenziale di Budapest è gravemente appesantito dall’aumento dei pensionati e dalla diminuzione dei lavoratori e della natalità (che vanno di pari passo a causa della fuga dei giovani all’estero). Il ministero dell’Economia ungherese ha però smentito completamente l’idea di una riforma, scrivendo:
Gli articoli relativi alla modifica dell’età pensionabile degli ultimi giorni sono completamente fuorvianti e falsi. Non ci sono cambiamenti riguardanti l’età pensionabile: qualsiasi affermazione contraria è una notizia falsa, crea allarmismo e inganna i lettori.
Le pensioni ungheresi continuano quindi a essere regolate dalla Legge LXXXI del 1997 e dalle successive modifiche, che vedono l’età pensionabile fissata a 65 anni per i nati dal 1957 in poi. Il governo ha chiarito anche che la variazione dell’età pensionabile non è nemmeno in discussione al momento, tant’è che non vi è alcun documento ufficiale.
Anzi, le pensioni integrative sono leggermente aumentate a partire dal 12 novembre 2025 (122 euro in media, cioè 42.700 fiorini ungheresi), con gli arretrati riconosciuti a partire da gennaio. Nel complesso, Budapest ha dato molte notizie piacevoli ai pensionati e ai lavoratori, ma continuiamo comunque a domandarci come sia nata per la prima volta la fake news sulla riforma.
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