Il Lussemburgo è il Paese più ricco al mondo. In ben 11 città il reddito medio supera i 10.000 euro al mese.
Ti immagini vivere in una città dove lo stipendio medio supera i 10.000 euro al mese? È una realtà in molti diversi comuni del Lussemburgo, il piccolo Stato incastonato tra Francia, Germania e Belgio che da anni guida le classifiche mondiali dei Paesi più ricchi al mondo.
Qui non solo il reddito medio continua a crescere, ma anche il numero di città “ricche” si allunga di anno in anno, con punte che sfiorano i 14.000 euro mensili.
Tuttavia, per capire davvero quanto si guadagna in queste città non basta guardare alle medie gonfiate dagli stipendi d’oro: è il reddito mediano a offrire la fotografia più realistica, dividendo la popolazione a metà tra chi guadagna di più e chi di meno.
Resta comunque evidente una cosa: vivere e lavorare in Lussemburgo significa avere prospettive di guadagno nettamente più alte rispetto all’Italia, dove i salari sono decisamente più bassi.
Ma attenzione: non è tutto oro quel che luccica. Il costo della vita in Lussemburgo è tra i più elevati in Europa e chi svolge professioni meno pagate può incontrare difficoltà nel far quadrare i conti. Per questo, prima di farsi affascinare dall’idea di trasferirsi nelle città più ricche del Paese, conviene analizzare con attenzione i settori più remunerativi e le reali opportunità che il Paese offre.
I comuni più ricchi del Lussemburgo
Quando si parla di redditi è importante distinguere tra media e mediana.
Il reddito medio si calcola sommando i guadagni di tutti i residenti e dividendo per il numero complessivo: questo valore però può risultare “gonfiato” dalla presenza di pochi stipendi molto elevati. La mediana, invece, rappresenta il reddito che si colloca esattamente a metà della distribuzione: significa che il 50% delle persone guadagna meno e il restante 50% guadagna di più. Per questo motivo, mentre la media fotografa il livello complessivo di ricchezza di un territorio, la mediana restituisce un’immagine più realistica del reddito tipico dei cittadini.
Per il Lussemburgo, Paese più ricco al mondo, possiamo guardare a entrambi.
Qui, a guidare la classifica dei comuni più ricchi c’è Niederanven, dove il reddito medio ha superato i 14.000 euro mensili, con una mediana oltre i 7.200 euro. Seguono Schuttrange e Strassen, entrambe con redditi medi superiori agli 11.000 euro, mentre al quarto posto si colloca Weiler-la-Tour, che pur con una media più bassa riesce a spiccare grazie a un reddito mediano vicino ai 6.900 euro.
Complessivamente, sono ben 11 i comuni in cui il reddito medio supera i 10.000 euro, a conferma di come la ricchezza sia diffusa soprattutto nelle aree limitrofe alla capitale e nei poli economici strategici del Paese.
Ecco la classifica aggiornata dei 20 comuni più ricchi del Lussemburgo:
Comune | Reddito mediano | Reddito medio |
---|---|---|
Niederanven | 7.236,93 | 14.258,07 |
Schuttrange | 6.932,26 | 12.252,27 |
Strassen | 6.930,00 | 11.920,46 |
Weiler-la-Tour | 6.879,20 | 10.118,23 |
Reckange-sur-Mess | 6.866,83 | 9.049,55 |
Leudelange | 6.788,27 | 11.916,72 |
Bertrange | 6.773,08 | 10.904,75 |
Kopstal | 6.669,31 | 12.567,76 |
Mamer | 6.633,85 | 10.102,22 |
Contern | 6.577,40 | 9.864,79 |
Se i dati del Lussemburgo mostrano stipendi medi oltre i 10.000 euro al mese in numerosi comuni, la realtà italiana è molto diversa. Secondo il JP Geography Index 2021 realizzato dall’Osservatorio JobPricing, la retribuzione globale annua (Rga) media in Italia è pari a 29.301 euro lordi all’anno, cioè circa 2.440 euro al mese.
Anche nelle regioni più ricche, come la Lombardia (32.232€ annui, circa 2.686€ al mese) o il Trentino-Alto Adige (31.199€, circa 2.600€ al mese), le cifre restano molto lontane dai livelli lussemburghesi. All’opposto, regioni come la Calabria (25.093 euro, circa 2.091 euro mensili) o la Basilicata (25.371 euro, circa 2.114 euro al mese) evidenziano un forte divario con il Nord.
Possiamo quindi dire che in media un lavoratore italiano guadagna in un anno quanto un residente di Niederanven può percepire in due o tre mesi. Una distanza impressionante, che spiega perché il Lussemburgo continui ad attrarre lavoratori dall’estero.
Che lavoro fare in queste città del Lussemburgo?
Dietro ai redditi a cinque zeri che caratterizzano città come Niederanven, Schuttrange o Strassen non si celano soltanto manager della finanza o dirigenti di multinazionali.
Il mercato del lavoro lussemburghese, come mostrano le oltre 2.500 offerte attive sul portale Eures, è molto più variegato: accanto ai professionisti altamente qualificati, trovano spazio anche figure più tecniche.
Gli annunci pubblicati sul portale europeo rivelano infatti una domanda crescente di elettricisti, idraulici, muratori, gommisti e meccanici. Non si tratta quindi solo di lavori “da ufficio” o ruoli per cui servono master altamente specializzati, ma di professioni fondamentali per un Paese che continua a crescere sul piano edilizio e infrastrutturale.
In molti casi non è neppure richiesta la laurea, come pure la conoscenza del francese è un requisito vincolante, anche se resta un plus che può fare la differenza in fase di selezione.
Accanto a queste figure, restano fortemente richiesti i tecnici specializzati: dal tecnico edile al manutentore industriale, fino al tecnico informatico. Le aziende cercano poi profili più avanzati come ingegneri dei dati, ingegneri civili o paesaggisti, e specialisti Ict capaci di supportare la digitalizzazione e l’innovazione del Paese. Non mancano infine le opportunità nei settori dei servizi, della logistica e della sanità, con posizioni per personale amministrativo, customer service multilingue, infermieri e medici.
Naturalmente, non bisogna farsi illusioni: vivere e lavorare in un comune “ricco” non significa automaticamente guadagnare 10.000 euro al mese. La media è gonfiata da stipendi molto alti, ma chi svolge un mestiere tecnico o manuale può comunque ambire a salari più dignitosi rispetto all’Italia e a migliori prospettive di crescita professionale.
Ed è proprio questa la leva che spinge tanti italiani a lasciare un lavoro stabile in patria per cercare stabilità, redditi più elevati e un miglior equilibrio tra vita e lavoro in Lussemburgo.
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