Un colosso italiano del Ftse Mid Cap fattura oltre 4 miliardi l’anno e ha ordini per 5,3 miliardi. Tutti i numeri e le prospettive.
A Piazza Affari tutti conoscono grandi nomi come Unicredit, Intesa Sanpaolo, Eni, Enel che muovono miliardi e dominano il listino del Ftse Mib. Eppure dietro ai riflettori, c’è una multinazionale che fattura oltre 4 miliardi di euro, costruendo impianti siderurgici e macchine industriali che vengono esportati in tutto il mondo.
Pochi, al di fuori degli addetti ai lavori, conoscono davvero il suo nome. Eppure questa realtà del Ftse Mid Cap è considerata dagli analisti una delle società italiane più interessanti, con valutazioni ancora appetibili e un futuro legato alla transizione green dell’industria pesante.
Bilancio Gruppo Danieli: utile in calo ma redditività in crescita
La multinazionale italiana che fattura oltre 4 miliardi è il Gruppo Danieli. L’azienda, con quartier generale a Buttrio, in Friuli, progetta e realizza impianti e tecnologie per la produzione di acciaio. In pratica, costruisce le “fabbriche dell’acciaio” per i grandi produttori mondiali, con un know-how che spazia dall’ingegneria alla produzione di acciai speciali. È tra i pochi player globali capaci di offrire soluzioni integrate e green, con tecnologie come il Digimelter e il Direct Rolling che riducono consumi ed emissioni. Visualizza qui la scheda di Danieli su Money Aziende.
L’ultimo bilancio di Danieli, chiuso al 30 giugno 2025, fotografa un gruppo che nonostante la ciclicità del comparto continua a crescere in solidità. I ricavi si sono attestati a 4,2 miliardi di euro (-3% rispetto al 2023/24) e l’utile netto è sceso a 220,1 milioni (-7%). Ma a sorprendere è la redditività operativa: il risultato operativo è salito a 303 milioni (+37%) e l’Ebitda a 437,8 milioni (+12%). Numeri che consentono a Danieli di finanziare ingenti investimenti in ricerca e sviluppo senza indebolire la cassa. Non a caso, il patrimonio netto è salito a 2,7 miliardi (+5%) e la posizione finanziaria netta adjusted è migliorata a 689 milioni (+4%).
Portafoglio ordini e prospettive: la forza nascosta di Danieli
Se i numeri di bilancio descrivono un 2024/2025 in chiaroscuro, il portafoglio ordini da 5,38 miliardi di euro sottolinea la forza nascosta del gruppo, con commesse distribuite su più aree geografiche, tecnologie all’avanguardia che conquistano clienti internazionali e una pipeline di lungo periodo.
Gli analisti confermano la solidità del Gruppo: Equita ha inserito il titolo tra i Best Picks, evidenziando come i risultati abbiano battuto le attese (Ebitda +9%, utile netto adjusted +16%) e come le opportunità nel settore Plant Making possano riportare gli ordini annuali sopra quota 3 miliardi già nel 2026. Per il nuovo esercizio, gli obiettivi sono ambiziosi ma concreti: fatturato tra 4,2 e 4,3 miliardi, Ebitda fino a 450 milioni e una posizione finanziaria netta adjusted capace di toccare gli 800 milioni.
Sul fronte della remunerazione degli azionisti, il dividendo resta limitato (1% sulle ordinarie, 1,5% sulle risparmio), ma la novità è l’avvio di un buyback che apre scenari più dinamici nella gestione del capitale. A rendere ancora più interessante il quadro, le valutazioni: il titolo tratta a circa 8-8,5 volte gli utili attesi 2026-27, multipli che il mercato considera ancora molto appetibili.
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