Ford ha avviato una massiccia campagna di richiamo che comprende circa 1,5 milioni di veicoli. Ecco il problema di sicurezza riscontrato.
Ford Motor Company, storica casa automobilistica statunitense, si prepara ad avviare una massiccia campagna di richiamo per circa 1,5 milioni di veicoli. Di questi, 1,45 milioni sono immatricolati negli Stati Uniti, 122.000 in Canada e altri 300.000 negli Stati esteri.
Il difetto riguarda il sistema di telecamere posteriori, responsabile di un malfunzionamento che provoca immagini distorte o invertite, e in alcuni casi addirittura assenti. Secondo la National Highway Traffic Safety Administration, l’ente federale sulla sicurezza stradale, Ford sarebbe a conoscenza di almeno 18 incidenti collegati al guasto delle telecamere posteriori, sebbene senza feriti.
Il problema è dovuto a un’anomalia del software che impedisce alla telecamera di inviare correttamente le immagini al display centrale del veicolo quando è inserita la retromarcia. Una criticità che, secondo gli esperti, riduce sensibilmente i margini di sicurezza durante le manovre quotidiane, soprattutto in spazi ristretti come parcheggi o garage condominiali.
Ford provvederà a richiamare tutti i modelli coinvolti. Poiché la questione non si risolve con un semplice aggiornamento, sarà necessario sostituire completamente la telecamera. Ciò anche perché la criticità è stata riscontrata soprattutto nei veicoli immatricolati tra il 2015 e il 2019, anni in cui il sistema non disponeva ancora di componenti più moderni e aggiornati.
Richiamo Ford, i veicoli interessati
Il richiamo interessa diversi modelli: Lincoln MKC, Lincoln Navigator, Mustang, F-250, F-350, F-450, F-550, Expedition, Edge, Transit, Transit Connect, Econoline e Ranger.
Ford ha annunciato che i proprietari dei veicoli interessati riceveranno entro 60 giorni dall’annuncio ufficiale una notifica per posta. Successivamente dovranno recarsi presso un concessionario Ford autorizzato per la sostituzione gratuita del componente difettoso.
Dal 2014, negli Stati Uniti, le telecamere posteriori sono obbligatorie su tutti i veicoli. Una decisione presa dall’agenzia governativa per migliorare la sicurezza stradale, poiché ogni anno circa 18.000 persone restano coinvolte in incidenti durante la fase di parcheggio a causa della ridotta visibilità nelle manovre.
Il parcheggio potrebbe comunque essere completato senza l’ausilio di questa tecnologia, ma l’ente americano ha ribadito che «la mancanza dell’immagine della telecamera posteriore riduce la visibilità di ciò che si trova dietro il veicolo, aumentando il rischio di collisione». Durante le manovre in retromarcia i conducenti non hanno una visuale completa, fattore che incrementa la possibilità di urti con ostacoli, altri veicoli o, nel peggiore dei casi, pedoni. La preoccupazione riguarda soprattutto i bambini, che per via della loro statura risultano difficilmente visibili dal lunotto posteriore.
Non è la prima volta che Ford è costretta a richiamare i propri mezzi. Nel 2020 erano stati coinvolti circa 620.000 veicoli. L’ultimo richiamo, invece, risale a maggio, quando Ford ha disposto controlli in officina per circa 30.000 unità a causa di un braccio di controllo difettoso che poteva causare la perdita dello sterzo e aumentare il rischio di incidenti. In quel caso erano coinvolti i modelli F-150 Lightning BEV 2024-2025.
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