Ford è costretta a chiudere immediatamente le fabbriche e a sospendere la produzione, ecco perché

Alessandro Nuzzo

18 Giugno 2025 - 22:55

Il colosso automobilistico statunitense non se la sta passando bene: ecco perché.

Ford è costretta a chiudere immediatamente le fabbriche e a sospendere la produzione, ecco perché

Non è un periodo facile per l’industria automobilistica, con le nuove immatricolazioni che in questa prima parte del 2025 sono in netto calo. Non solo il mercato europeo: anche negli Stati Uniti il settore automotive è in difficoltà dopo la decisione di Donald Trump di imporre dazi sui prodotti importati.

Poiché l’industria automobilistica statunitense si approvvigiona per il 90% delle terre rare dalla Cina, i pesanti dazi hanno causato gravi problemi economici. Tra i marchi più colpiti troviamo Ford, il più grande produttore di auto negli Stati Uniti.

Il CEO di Ford, Jim Farley, ha fatto un annuncio importante alcuni giorni fa: ha infatti comunicato la chiusura di alcune fabbriche a causa di problemi di approvvigionamento delle materie prime, conseguenza dei tesi rapporti commerciali tra Cina e Stati Uniti.

Ford, così come altri grandi marchi made in USA, dipende fortemente dalla Cina, soprattutto per l’approvvigionamento di minerali rari, essenziali per la produzione di automobili. Il 90% delle terre rare utilizzate per realizzare componenti come tergicristalli, cinture di sicurezza e altoparlanti proviene dalla Cina.

Quando Donald Trump ha avviato la guerra dei dazi, costringendo la Cina a reagire con contromisure che hanno introdotto tariffe fino al 125%, le aziende automobilistiche hanno reagito con preoccupazione. Farley, CEO di Ford, ha dichiarato che i dazi hanno avuto effetti devastanti sulla salute economica della principale casa automobilistica americana. «Abbiamo dovuto chiudere le fabbriche. Al momento viviamo alla giornata», ha dichiarato a Bloomberg TV. Il CEO non ha precisato quali stabilimenti sono stati chiusi né per quanto tempo.

Farley aveva già espresso preoccupazione nei mesi scorsi, soprattutto per il futuro dell’azienda. Temeva che Ford potesse essere la più colpita, avendo già saturato la propria presenza produttiva negli Stati Uniti e puntando molto sulla produzione all’estero.

«Siamo il più grande produttore statunitense. Molti non sanno che Ford esporta molte auto al di fuori degli Stati Uniti», aveva detto a febbraio.

Ora c’è un po’ di speranza, dopo che i rapporti tra Stati Uniti e Cina sono tornati distesi e l’ipotesi di un accordo commerciale tra i due Paesi appare sempre più concreta. La scorsa settimana Trump ha dichiarato che la guerra commerciale è finita, definendo «eccellenti» i suoi rapporti con il presidente cinese Xi Jinping, dopo mesi di accesi colloqui.

Ford sta attualmente collaborando con il ministero del Commercio cinese per approvare i nuovi piani commerciali. «Stiamo spiegando ai leader cinesi quanto siano importanti i posti di lavoro nel Midwest da cui dipendono», ha dichiarato Farley, riferendosi alla fornitura cinese di terre rare.

Purtroppo, la guerra dei dazi, i problemi di approvvigionamento e la conseguente chiusura di alcuni stabilimenti non sono gli unici ostacoli per Ford in questo periodo. La casa automobilistica ha dovuto anche affrontare il richiamo di oltre 1 milione di veicoli a causa di un problema tecnico.

Ford ha richiamato 1 milione di veicoli

Un richiamo che riguarda non solo le vetture vendute negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo. Il problema coinvolge la telecamera posteriore, che si blocca o non visualizza correttamente le immagini durante la retromarcia. Il bug si trova nel software del sistema di infotainment SYNC 4 di Ford, che può disattivare la telecamera durante le manovre.

I modelli coinvolti includono Ford F-150 (2021–2024), Bronco (2021–2024), Edge (2021–2024), Mustang Mach-E (2021–2023) e molti altri tra gli anni modello 2021–2025.

Ford ha riconosciuto il problema, affermando di non aver ricevuto segnalazioni di incidenti o feriti correlati. Per i clienti, non sarà necessario recarsi in officina: l’aggiornamento sarà distribuito via internet. I veicoli con connessione Wi-Fi adeguata riceveranno automaticamente il software correttivo, senza bisogno di passaggi in concessionaria.

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