Anche gli agenti semplici possono far sporgere denuncia o presentare querela, lo assicura la Cassazione. Ecco la novità.
La querela potrà essere presentata anche con agente semplice, non occorre attendere il graduato per sporgere denuncia. La Circolare della Procura di Pordenone facilita il lavoro di tutte le forze di polizia, oltre che degli utenti, semplificando la procedura.
Il Codice di Procedura Penale definisce con chiarezza quali siano gli obblighi e le formalità relative alla denuncia, soprattutto per chi siede dalla parte opposta della scrivania. Tuttavia, una lettura più attenta della norma chiarisce che non vi sia nessun vincolo di grado per l’agente impegnato nelle formalità della querela.
La stessa Corte di Cassazione, in tempi non sospetti, ha previsto la possibilità di affidare ad un agente semplice la presentazione degli atti di querela, anticipando di circa dieci anni la proposta della Procura friulana e dando ancora più vigore all’affidabilità della circolare.
Vediamo quali sono gli obblighi previsti dal Codice sulle formalità della querela,
La querela è un diritto del cittadino offeso
La querela è un atto mediante il quale un soggetto offeso manifesta la volontà di perseguire penalmente chi ha commesso un reato nei suoi confronti. L’Art. 336 del Codice di Procedura Penale lo definisce come atto negoziale, affidando l’istituto a tutti i casi in cui non vi sia una procedura d’ufficio.
Secondo la legge, quindi, si tratta in un diritto pienamente esercitabile dalla vittima del reato, anche con il tramite di un procuratore speciale. Nel caso in cui a fare domanda di querela sia un minore oppure un soggetto interdetto, infatti, è il tutore ad occuparsi della denuncia.
La volontà di denunciare il reato è ovviamente una prerogativa necessaria alla querela ed un tutore o genitore potrà comunque procedere senza l’assenso della vittima. Assunto ancor più necessario per procedere sarà che il reato sussista, cioè che sia abbia notizia del fatto e che in fase di denuncia esso sia riportato all’agente.
La qualificazione giuridica dell’evento, infatti, è compito dell’agente incaricato di svolgere le formalità della querela e secondo la Circolare 1929/2017 della Procura di Pordenone non sarà necessario che egli sia un ufficiale per farlo.
L’interpretazione della norma: anche un agente semplice può accettare la denuncia
Accogliere una denuncia e finalizzare la pratica è infatti prerogativa degli ufficiali della polizia giudiziaria secondo l’Art. 337 del Codice di Procedura Penale. Tuttavia, l’articolo non fa riferimento a chi debba effettivo compilare e gestire la pratica.
In tempi passati anche Corte di Cassazione si è pronunciata a favore di una velocizzazione delle pratiche di querela: la Sentenza 17449/2008 sottolinea come sia sufficiente che l’ufficio di polizia sia sotto il comando di un ufficiale e non che sia egli stesso a concludere la procedura.
Anche un agente semplice può occuparsi delle formalità e accettare una domanda di querela dai cittadini, purché l’inoltro all’autorità giudiziaria sia comunque portato a termine dell’ufficiale responsabile del comando come garanzia di legittimità.
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