Quanto guadagna un agente immobiliare in Italia: tutto quello che c’è da sapere su stipendio e provvigioni, ecco cosa fa questa figura.
Stipendio agente immobiliare: cresce la curiosità su questa professione in grande ascesa dopo il periodo buio della pandemia grazie anche ad alcuni programmi televisivi di successo incentrati proprio sulla vendita delle case.
Un agente immobiliare è un professionista che si occupa di mediazione nella compravendita, locazione o affitto di immobili: case, appartamenti, locali commerciali o terreni.
Il suo ruolo è quello di mettere in contatto venditori e acquirenti o locatori e conduttori, assistendoli nelle varie fasi della trattativa. Cosa fa un agente immobiliare però lo vedremo più nello specifico più avanti.
Secondo i dati aggiornati al 2024-2025 del Ministero dello Sviluppo Economico e delle Camere di Commercio, in Italia ci sono circa 50.000 agenti immobiliari regolarmente iscritti. A questi però si aggiungono collaboratori, dipendenti di agenzie e franchising, con il numero complessivo di operatori nel settore che di conseguenza può superare le 100.000 persone.
Ma quanto guadagna un agente immobiliare? Vediamo allora nel dettaglio a quanto ammonta lo stipendio in Italia e come funzionano le provvigioni.
Quanto guadagna un agente immobiliare
In linea di massima, lo stipendio di un agente immobiliare in Italia si aggira intorno ai 2.500 euro al mese in media. Ciò dipende, però, da vari fattori, che partono dall’esperienza del professionista fino ad arrivare all’azienda di riferimento in cui egli o ella lavora.
Le agenzie immobiliare facenti parti di un franchising propongono, infatti, formule contrattuali differenti dalle agenzie che operano autonomamente. Solitamente, i componenti di una catena propongono un compenso fisso mensile con una percentuale sulle provvigioni.
Ciò può portare a guadagnare in prospettiva cifre nettamente maggiori, seppur le garanzie di uno stipendio vero e proprio vengano meno. A proposito del grado di esperienza del professionista, tutto cambia a seconda della tipologia di contratto.
Le figure junior, quindi coloro che si trovano all’inizio della loro carriera, percepiscono una RAL entry level di 24.000 euro all’anno. Alcuni stage, perlomeno in un periodo iniziale, possono anche prevedere una misura di rimborso di 1.000 euro mensili.
Diversamente, un agente immobiliare con più di 10 anni di esperienza può anche arrivare a fatturare circa 50.000 euro all’anno. Tutto dipende ovviamente dalle sue abilità di vendita, così come dal portfolio di case che possiede in gestione.
Più esiti positivi si potranno mettere a referto, maggiori saranno le possibilità di incassare delle provvigioni più soddisfacenti. Non è un caso il fatto che la professione dell’agente immobiliare si sposi il più delle volte con la partita IVA.
A proposito di questo inquadramento contrattuale, un’ulteriore distinzione deve essere fatta con il titolare di agenzia. Per ovvie ragioni, i broker che lavorano per conto di questa figura guadagneranno cifre minori.
Un titolare di agenzia può, infatti, percepire tra i 35 e i 40 mila euro all’anno esentasse, a seconda delle condizioni.
Da questo primo paragrafo esplicativo, il dato che emerge è che gli stipendi nel settore immobiliare siano tutto sommato più che soddisfacenti.
Stipendio agente immobiliare: da cosa è composta la retribuzione?
Lo stipendio dell’agente immobiliare non deve essere inteso solamente nella sua interezza, ma va approfondito in base agli elementi da cui è composto.
Il compenso mensile di un agente che lavora nel mercato immobiliare, infatti, è così composto:
- stipendio o rimborso spese;
- provvigioni;
- premi di produzione.
Si intuisce che per individuare la retribuzione di un agente bisogna prendere in considerazione anche le provvigioni e i premi di produzione in busta paga. Le provvigioni che le agenzie immobiliari ottengono sono regolamentate appositamente dalla legge.
La sentenza n. 2385 dello scorso 26 gennaio 2023 ha dichiarato che la provvigione spetta al mediatore solamente ad affare concluso. Questo diritto entra in gioco proprio nel momento in cui si costituisce un vincolo giuridico, come la proposta di acquisto e la conseguente trattativa andata a buon fine.
La provvigione viene calcolata sul prezzo di vendita dell’immobile, che può variare dal 2% al 5%, a seconda della volontà dell’agenzia. La quale non ha ovviamente piena libertà di azione, ma deve agire sotto diversi standard.
Tutto cambia a seconda della trattativa, tra le tante cose. Se si parla di un affitto, all’agenzia verrà corrisposto l’importo pari alla prima mensilità. In alternativa il canone annuo viene corrisposto sotto forma di provvigione del 15% IVA esclusa.
Il diritto alla provvigione viene meno nel momento in cui l’affare non si conclude, per ovvie ragioni. Al raggiungimento di traguardi specifici e legati alla produzione, l’agente immobiliare indipendente dal suo rango può percepire anche un premio.
Un premio ipotetico per riconoscere il lavoro in più svolto da un agente potrebbe essere un bonus in base alle trattative portate a termine nell’arco di un singolo mese. Questo può essere anche un incentivo per migliorare il rendimento generale.
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Come funziona la fatturazione per un agente immobiliare
Per fare l’agente immobiliare non è obbligatorio possedere partita IVA. Tuttavia, è un requisito obbligatorio emettere fattura e dichiarare di conseguenza i propri redditi, il che «costringe» la quasi totalità degli agenti nel libero professionismo.
Coloro che desiderano aprire partita IVA in qualità di agente immobiliare devono sapere alcune cose. Il codice ATECO di riferimento è rappresentato dalla cifra 68.31.00, che equivale alla voce «attività di mediazione immobiliare».
Per coloro che si trovano agli inizi di questa professione è prevista la possibilità di aderire al regime forfettario. La fatturazione elettronica, invece, è divenuta un requisito obbligatorio a partire dallo scorso primo giorno dell’anno, anche per coloro che non superano i 25.000 euro annuali di fatturato.
Coloro che superano il tetto forfettario, fissato al momento a 85.000 euro, è prevista la contabilità semplificata. Ciò significa che le tasse vengono calcolate soltanto sulla differenza tra denaro speso e denaro ricavato, permettendo così di scaricare.
Inoltre, gli agenti immobiliari devono obbligatoriamente iscriversi alla gestione commercianti direttamente dal sito dell’Inps, con un contributo di 900 euro su base trimestrale per i fatturati da 0 a 15.000 euro all’anno.
Cosa fa un agente immobiliare
Dopo aver parlato di guadagni e stipendi, vediamo ora cosa fa un agente immobiliare visto il sempre maggiore interesse, soprattutto tra i giovani, per questa professione.
Queste sono le attività principali di un agente immobiliare.
- Valutazione degli immobili: stima del valore di mercato di un immobile.
- Ricerca e acquisizione di immobili: individua immobili da vendere o affittare.
- Promozione degli immobili: pubblica annunci, organizza visite, fa marketing.
- Mediazione tra le parti: mette in contatto venditore e acquirente o locatore e inquilino.
- Gestione della trattativa: supporta nella negoziazione di prezzo e condizioni.
- Supporto legale e burocratico: verifica documenti, visure catastali, contratti preliminari, ecc.
Come si può vedere si tratta di un lavoro molto più complesso di quanto si possa immaginare, che richiede competenze e requisiti specifici. Vediamo allora come si diventa un agente immobiliare.
Requisiti per diventare un agente immobiliare?
Nonostante la professione dell’agente immobiliare possa essere estremamente soddisfacente, serve essere in possesso di requisiti piuttosto particolari e altamente specifici.
La figura dell’agente è particolarmente ibrida, ciò significa che bisogna sapere in maniera approfondita numerosi concetti riguardanti l’economia e la giurisprudenza, poiché si avrà a che fare con la materia legale con cadenza quasi quotidiana.
Numerose agenzie prediligono infatti figure che possiedono una laurea di primo livello in uno di questi due ambiti, così da disporre già con anticipo di un solido background conoscitivo e accademico.
In linea di massima però, il requisito base è quello di essere quantomeno in possesso di un diploma di scuola superiore. Accertato ciò, si dovrà studiare e svolgere l’apposito esame presso la Camera di Commercio adibita.
Una volta superato con successo questo esame, si potrà esercitare la professione non solo lungo tutto il territorio italiano, ma anche all’estero. Soltanto una volta riconosciuta la validità del proprio titolo professionale, ovviamente.
Numerose agenzie immobiliari, perlopiù quelle appartenenti ai vari franchising, offrono al contempo anche un periodo di formazione e di affiancamento costante. In questa fase, l’agente o aspirante tale potrà apprendere tutti i trucchi del mestiere.
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