Quanto costa costituire un fondo patrimoniale?

Claudia Cervi

7 Ottobre 2025 - 12:51

Ecco quanto costa un fondo patrimoniale: tutte le spese e i vantaggi per proteggere i beni di famiglia.

Quanto costa costituire un fondo patrimoniale?

Mettere al riparo i beni più preziosi della famiglia (la casa, un immobile ereditato, titoli o partecipazioni) è il motivo per cui molte persone scelgono di costituire un fondo patrimoniale, uno strumento che crea una barriera tra il patrimonio personale e i creditori.

Un istituto antico, regolato dal Codice Civile, che ha ancora oggi il fascino di una cassaforte familiare capace di resistere alle tempeste economiche, ma non è gratis: tra atto notarile, tasse e spese accessorie, il costo finale può facilmente superare i duemila euro. Vediamo insieme quanto costa davvero e quali sono i vantaggi e i limiti stabiliti dalla legge.

Cos’è un fondo patrimoniale e a cosa serve

Il fondo patrimoniale è un istituto giuridico previsto dal Codice Civile che consente ai coniugi, o alle unioni civili, di destinare alcuni beni ai bisogni della famiglia. Può trattarsi di immobili, partecipazioni societarie o titoli finanziari che, una volta inseriti nel fondo, assumono una funzione particolare: restano nella disponibilità della coppia, ma diventano protetti dalle pretese dei creditori.

In altre parole, quei beni entrano in una sorta di “cassaforte domestica” che può essere scalfita soltanto se i debiti riguardano esigenze legate alla vita familiare.

Ad esempio, un imprenditore può decidere di inserire la casa in cui vive con la sua famiglia nel fondo patrimoniale. Se la sua attività dovesse attraversare un momento difficile e accumulare debiti con fornitori o banche, i creditori non potrebbero rivalersi su quell’immobile. Diverso sarebbe se il debito derivasse da spese fatte per il mantenimento della famiglia: in quel caso, la protezione verrebbe meno.

Quanto costa costituire un fondo patrimoniale?

La costituzione del fondo patrimoniale richiede un atto pubblico notarile, con spese che variano in base al valore dei beni e alla complessità dell’atto. Vediamo nel dettaglio tutte le voci.

1) Costi notarili

  • Parcella del notaio: da 1.000 a 2.500 euro, con punte superiori per patrimoni consistenti o pratiche più complesse.
  • Diritti di segreteria e bolli: circa 200-300 euro, generalmente compresi nel preventivo del notaio.
    In media, la sola parcella notarile assorbe oltre il 60% del costo complessivo.

2) Imposte fisse sull’atto

Per la costituzione del fondo sono previste alcune imposte in misura fissa.

3) Tassazione in caso di effetti traslativi

Se l’atto costitutivo comporta anche un trasferimento immobiliare (es. donazione di un immobile al fondo), si applicano le stesse regole delle successioni e donazioni.

  • Coniuge e parenti in linea retta: imposta del 4% sulla quota che eccede 1 milione di euro di franchigia.
  • Fratelli e sorelle: 6% oltre i 100.000 euro di franchigia.

4) Costi aggiuntivi e spese accessorie

Oltre alle imposte e alla parcella notarile, bisogna considerare:

  • trascrizione nei registri immobiliari: circa 90-100 euro per ciascun immobile;
  • certificati anagrafici e documentazione: 50-100 euro;
  • perizie tecniche (se necessarie): da 300 a oltre 1.000 euro.

Esempio di calcolo: ecco quanto si spende davvero

Una coppia decide di costituire un fondo patrimoniale inserendo un immobile del valore di 200.000 euro. Facciamo una stima dei costi che potrebbero sostenere:

  • parcella notarile: 1.500 euro
  • imposte fisse: 600 euro
  • trascrizione e spese varie: 200 euro
    In questo caso, il totale stimato: circa 2.300 euro.

In presenza di più beni o trasferimenti immobiliari di valore elevato, la cifra può superare facilmente i 3.000 euro.

Vantaggi del fondo patrimoniale

I vantaggi del fondo patrimoniale sono ben descritti dall’articolo 170 del Codice Civile:

  • i creditori non possono rivalersi sui beni inseriti nel fondo se i debiti sono estranei ai bisogni della famiglia;
  • si tutela il nucleo familiare dai rischi legati a attività imprenditoriali o personali non collegate alla sfera familiare.

In sintesi, è uno strumento di protezione patrimoniale pensato per garantire stabilità e sicurezza.

Limiti del fondo patrimoniale

Nonostante la sua utilità, il fondo patrimoniale non rappresenta uno “scudo totale”. Esistono infatti limiti e strumenti giuridici che tutelano i creditori:

  • revocatoria ordinaria: entro 5 anni i creditori possono chiedere l’inefficacia dell’atto se pregiudizievole ai loro diritti;
  • revocatoria fallimentare: gli atti a titolo gratuito compiuti nei 2 anni precedenti il fallimento non hanno effetto verso i creditori;
  • espropriazione (D.L. 132/2015): i beni vincolati possono essere pignorati se il creditore trascrive il pignoramento entro un anno dall’atto pregiudizievole.

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