Quanti alunni con disabilità possono stare in una classe?

Luna Luciano

1 Maggio 2024 - 09:41

Terminate le iscrizioni a scuola, è tempo di comporre le classi per il prossimo anno: ecco quanti alunni con disabilità possono stare in aula e quali sono i loro diritti.

Quanti alunni con disabilità possono stare in una classe?

A febbraio si sono chiuse le iscrizioni alle scuole e ha avuto inizio la composizione delle classi che non possono essere formate da più di 26 alunni per materne e primarie e 27 alunni per le secondarie, ma tutto ciò cambia se sono presenti alunni con disabilità in classe.

In tal caso, infatti dovrebbero ridurre il proprio volume di studenti per lasciare maggior possibilità di spazio e integrazioni ad alunni che ancora troppo spesso sono discriminati anche dal sistema scolastico.

Tutt’oggi la scuola non può garantire tutti gli strumenti necessari per accogliere studenti con disabilità fisiche e neurodivergenze. E se questo è un problema con il quale necessariamente dovrà fare i conti il Ministero dell’Istruzione, è bene che i genitori conoscano i diritti dei propri figli, per verificare che questi siano realmente rispettati dalle istituzioni scolastiche.

Ad esempio, non tutti sanno come varia il numero di studenti per classe in caso di uno o più studenti con disabilità, o ancora quante ore di sostegno devono essere garantite allo studente ed entro quando fare ricorso. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Alunni con disabilità, quanti studenti possono stare in classe

Innanzitutto, è necessario partire dalla composizione e formazione delle classi e il numero di alunni per aula. A differenza di quello che si possa credere, il Ministero non indica quale sia il numero massimo di alunni con disabilità in una classe, in quanto è a discrezione del singolo dirigente scolastico, tuttavia stabilisce quale sia il numero massimo di alunni in presenza di compagni con disabilità fisiche o psichiche.

In merito all’argomento è intervenuta anche la Fand (Federazione tra le associazioni nazionale di disabili), la ha suggerito di creare classi con massimo due alunni con disabilità per una didattica realmente inclusiva.

Tornando alla composizione delle aule, questa è disciplinata dal DPR 81/09, il quale stabilisce un massimo di 20 alunni laddove siano presenti in classe studenti con disabilità, con possibili deroghe fino al 10%, senza superare, però il limite massimo di 25 alunni.

Studenti con disabilità, diritti e ore di sostegno

Ma quali sono i diritti degli studenti con disabilità e cosa devono fare i genitori per garantire loro un percorso scolastico corretto?

Per accedere al percorso di inclusione scolastica, gli alunni con disabilità devono ottenere la certificazione di alunno in situazione di handicap ai sensi della Legge n. 104/92. La certificazione deve essere rilasciata dall’Inps o A.S.L. di competenza, e dovrà essere consegnata alla scuola all’atto dell’iscrizione.

Una volta attestato lo stato di handicap, devono essere redatti la Diagnosi Funzionale (DF: descrizione analitica della compromissione funzionale), redatta dall’unità multidisciplinare territoriale, e il Profilo Dinamico Funzionale (PDF: valutazione prognostica del prevedibile livello di sviluppo), redatto dalla stessa unità multidisciplinare unitamente ai docenti e alla famiglia. La Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale devono essere riconsiderati ad ogni passaggio di grado di istruzione o in presenza di condizioni nuove e sopravvenute.

A seguito della ricezione del PF e del PDF, come previsto dall’articolo 5, comma 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, la scuola procede a:

  • richiedere il personale docente di sostegno;
  • richiedere eventuali assistenti educativi a carico dell’Ente locale;
  • stesura del PEI (piano educativo individualizzato), in stretta relazione con la famiglia e gli specialisti dell’A.S.L.

Il PEI viene quindi redatto dal cosiddetto GLO , un gruppo composto da docenti, genitori, figure professionali, unità di valutazione multidisciplinare e che individua gli assi e domini su cui lavorare. Il documento dovrà essere redatto entro il 30 giugno (bozza embrionale), per poi essere ultimato il 31 ottobre (PEI definitivo). Le famiglie devono essere coinvolte nella stesura del PEI e sottoscriverlo. All’interno di questo documento verranno anche indicate le ore di sostegno per ogni alunno con disabilità in base alle proprie esigenze. In questo modo i genitori potranno vigilare e conoscere attentamente il programma formativo del proprio bambino, assicurandosi che vanga svolto durante l’anno.

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