L’anticipo del TFR può essere richiesto più volte e a quali condizioni? Ecco cosa c’è da sapere.
L’anticipo del TFR è una possibilità concessa a determinate condizioni ai lavoratori dipendenti: ma quante volte si può chiedere al datore di lavoro?
Per rispondere a questa domanda è necessario conoscere i requisiti necessari per accedere in tempi anticipati alla somma di denaro accantonata nel corso degli anni, alla quale hanno diritto i lavoratori subordinati del settore pubblico e privato.
Ci sono, infatti, regole precise che disciplinano questa materia e che stabiliscono quante volte si può chiedere l’anticipo del TFR.
In sostanza, l’anticipo TFR può essere sfruttato più di una volta presso lo stesso datore di lavoro? Una breve guida per scoprirlo.
Trattamento di fine rapporto o TFR: che cos’è in breve
Prima di rispondere al quesito pratico appena esposto e chiarire dunque un punto che può interessare te e molti altri lavoratori subordinati, vediamo in sintesi che cosa si deve intendere per TFR.
Il trattamento di fine rapporto rappresenta una prestazione economica assegnata ai lavoratori subordinati, a titolo di compenso o spettanza supplementare rispetto alla retribuzione ordinaria.
Di fatto il TFR è parte integrante della retribuzione lorda, ma non è disponibile in modo immediato. Devi piuttosto intenderlo come una sorta di salario differito, di cui è proprietario il singolo lavoratore ma è il datore di lavoro o azienda che lo trattiene e ne è responsabile.
Come accennato in apertura, al TFR hanno diritto tutti i lavoratori alle dipendenze sia del settore privato che pubblico, che abbiano firmato un contratto a tempo indeterminato. E ne hanno diritto altresì i lavoratori a tempo parziale.
Di solito il TFR viene anche chiamato liquidazione, indicando appunto il pagamento del trattamento di fine rapporto da parte dell’azienda, nel momento in cui compie la liquidazione del TFR in base a quanto maturato dal lavoratore fino a quella data.
Come funziona l’anticipo del TFR?
In breve, sintetizzando quanto specificato nel nostro articolo dedicato, la normativa italiana consente - a specifiche condizioni - di richiedere l’anticipo del TFR, ossia una parte del trattamento di fine rapporto maturato fino a quel momento, pur continuando a lavorare in azienda.
Questa possibilità è prevista esclusivamente per i lavoratori del settore privato e richiede almeno 8 anni di anzianità presso la stessa azienda. Si parla dunque di anticipo della liquidazione in costanza di rapporto di lavoro, da non confondere con l’acconto sul Tfr, che riguarda invece modalità di pagamento successive alla cessazione del contratto.
Il dipendente può chiedere l’anticipo fino a un massimo del 70% dell’importo fino ad allora maturato. Da parte sua l’azienda è chiamata a soddisfare annualmente le richieste entro il limite del 10% degli aventi titolo, e comunque del 4% del numero totale di dipendenti.
Le condizioni per richiedere anticipo TFR
L’anticipo TFR non può essere concesso per tutte le possibili necessità del lavoratore, ma espressamente per le seguenti previste dalla legge:
- effettuazione di spese sanitarie straordinarie per terapie o interventi straordinari riconosciuti e acclarati dalle competenti strutture pubbliche;
- effettuazione delle spese per comprare la prima casa per sé o dei propri figli, a patto che l’acquisto sia documentato con atto notarile;
- sostegno economico in caso di sfruttamento del cd. congedo parentale;
- sostegno delle spese nell’ambito del periodo di congedo formativo
Tuttavia come ci insegna la prassi in materia di rapporti di lavoro, anche in tema di anticipo TFR la legge indica che i contratti collettivi o i patti individuali possano includere ulteriori e migliori condizioni per il dipendente.
Inoltre, tale richieste può avvenire anche senza fornire giustificazioni specifiche. In questi casi, il lavoratore non è tenuto a presentare documentazione o spiegare i motivi della richiesta.
È infatti possibile ottenere fino al 30% del TFR maturato semplicemente indicando motivi personali come richiesta di anticipo.
Quante volte si può chiedere l’anticipo TFR?
L’anticipo del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) può essere richiesto una sola volta durante il rapporto di lavoro con lo stesso datore di lavoro, e solo se si verificano le condizioni previste dalla legge e spiegate in precedenza.
Pertanto il lavoratore non può godere di questa anticipazione più volte nell’ambito di uno stesso rapporto di lavoro, in quanto la legge - ovvero l’art. 2120 del Codice Civile - dispone che l’anticipazione possa essere domandata e ottenuta soltanto una volta per ogni rapporto di lavoro.
Attenzione però perché è pur vero che a favore del lavoratore esiste la possibilità di derogare alla regola generale. Tieni presente infatti che, anche in questo caso, i vari contratti collettivi nazionali (CCNL) possono indicare delle eccezioni migliorative per il lavoratore. In buona sostanza, ciò significa che può essere consentito un secondo e ulteriore anticipo sul trattamento di fine rapporto.
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