Quando è obbligatorio pagare la marca da bollo in contanti?

P. F.

28 Luglio 2025 - 11:37

Nonostante la legge italiana imponga l’obbligo di accettare il pagamento delle marche da bollo con il POS, molti tabaccai continuano a richiedere i contanti.

Quando è obbligatorio pagare la marca da bollo in contanti?

In Italia sempre più persone decidono di effettuare pagamenti elettronici anziché utilizzare i contanti. Questa scelta è stata agevolata grazie all’entrata in vigore del Decreto-Legge n. 36/2022 (cd. Decreto PNRR 2), che dichiara che tutti gli esercenti, professionisti e attività commerciali hanno l’obbligo di accettare pagamenti con il POS per qualsiasi importo.

Nonostante l’obbligo normativo di accettare i pagamenti elettronici, esistono ancora delle eccezioni che fanno discutere. Tra queste, una delle più emblematiche riguarda l’acquisto delle marche da bollo presso le tabaccherie, dove molti esercenti si rifiutano ancora di far pagare col POS costringendo i clienti a utilizzare i contanti. Ma è davvero legale questo comportamento?

Le motivazioni dei tabaccai

I tabaccai giustificano il rifiuto dei pagamenti con carta per l’acquisto delle marche da bollo con motivazioni economiche. Ad esempio, una marca da bollo di basso valore - come quella da 2 euro - fa guadagnare poche decine di centesimi ai tabaccai.

Le commissioni bancarie, insieme alle spese tecniche per il POS, possono anche annullare l’intero guadagno. I margini sulle marche da bollo sono già bassi (intorno al 5%) e le commissioni del POS vanno ad aggiungersi a costi fissi di collegamento e gestione, con il risultato che spesso una transazione di questo tipo si trasforma in una perdita netta per il tabaccaio.

La Federazione Italiana Tabaccai ha evidenziato come, tramite la vendita di imposte, gli esercenti agiscano effettivamente come concessionari dello Stato, manifestando la necessità di una deroga sul Decreto-Legge n. 36/2022 per evitare disservizi e garantire la sopravvivenza delle tabaccherie.

Cosa dice la legge

Dal 30 giugno 2022, la legge italiana impone agli esercenti di accettare pagamenti elettronici per qualsiasi importo. In caso di rifiuto, è prevista una sanzione fissa di 30 euro più il 4% dell’importo della transazione negata. Tuttavia, nella realtà questa disposizione non viene sempre rispettata e sono molti i cittadini che ogni giorno denunciano casi di rifiuto del POS per l’acquisto di marche da bollo.

Un episodio recente avvenuto a Pordenone ha acceso ulteriormente i riflettori sulla questione. Un cliente ha cercato di acquistare una marca da bollo con il bancomat, ma il tabaccaio ha rifiutato e ha richiesto il pagamento in contanti. Il cliente ha deciso così di segnalare la questione alla Guardia di Finanza, che ha proceduto con la sanzione.

Questa vicenda ha scatenato una grande protesta nel mondo dei tabaccai italiani che, dopo le vicende, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica e inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per spiegare la loro situazione.

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