Quali tasse si pagano in busta paga (guida)

Patrizia Del Pidio

20/06/2023

21/06/2023 - 11:34

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Quali sono le tasse che si pagano in busta paga e perché non sono solo queste e determinare la differenza tra stipendio lordo e netto?

Quali tasse si pagano in busta paga (guida)

Solitamente lo stipendio netto ha un importo inferiore rispetto allo stipendio lordo, e più è alta la retribuzione più la differenza tra lordo e netto aumenta. Questo fa pensare al lavoratore che sulla propria busta paga gravano molte tasse che vanno ad abbassare lo stipendio che dovrebbe prendere. Ma non è proprio così.

Proprio per questo è il caso di fare un po’ di chiarezza su quali sono le tasse che si pagano in busta paga perché di imposta vera e propria ce ne è solo una, anche se poi le trattenute fatte sullo stipendio del lavoratore hanno anche diversa natura.

Quali tasse si pagano in busta paga?

L’unica vera imposta che è presente sulla busta paga è l’Irpef e le sue addizionali. Il lavoratore, infatti, paga la tassazione sullo stipendio direttamente in busta paga visto che il sostituto di imposta applica allo stipendio già l’Irpef dovuta, mese dopo mese.

E insieme all’Irpef si pagano le sue addizionali, ovvero:

  • addizionale comunale all’Irpef;
  • addizionale regionale all’Irpef.

La percentuale delle addizionali varia, ovviamente, in base alla Regione e al Comune di residenza del lavoratore.

L’Irpef è una imposta progressiva che sale al crescere del reddito, quindi, non tutti i lavoratori si troveranno a pagare la stessa aliquota Irpef che varierà, appunto, in base allo scaglione di reddito in cui si rientra con il proprio reddito complessivo annuo.

Per applicare l’Irpef in busta paga gli scaglioni Irpef annuali vengono divisi per 12 ottenendo quelli mensili, che determineranno le aliquote percentuali da applicare alla busta paga e che andranno a determinare l’imposta lorda.

Ma su che importo della busta paga si calcola l’imponibile fiscale? Per ottenere l’imponibile fiscale bisogna partire dall’imponibile previdenziale a cui vanno sottratti i contributi previdenziali che sono dovuti dal dipendente.

L’Irpef dovuta, in ogni caso, è mitigata, sempre in busta paga, dalle detrazioni per lavoro dipendente e dalle eventuali detrazioni per familiari a carico.

Le tasse sullo stipendio si pagano in due volte

Il lavoratore dipendente paga l’Irpef direttamente nella busta paga, mese dopo mese, Ma la tassazione sul reddito avviene in due momenti, una è quella che viene applicata in busta paga. Una è quella che, poi, si dovrà pagare, eventualmente, sul conguaglio derivante dalla dichiarazione dei redditi con modello 730 o Redditi.

La tassazione, infatti, potrebbe essere maggiore di quella applicata in busta casa nel caso, ad esempio, il lavoratore abbia altri redditi da assoggettare all’Irpef perché questi potrebbero far aumentare il reddito imponibile e potrebbero comportare un cambio dello scaglione di reddito in cui si rientra.

Di conseguenza questo comporterebbe anche una variazione dell’aliquota percentuale Irpef da applicare sui redditi stessi.

Dallo stipendio lordo al netto, non solo tasse

Come abbiamo accennato l’unica vera tassa che pesa sulla busta paga è l’Irpef, ma sicuramente non è l’unica voce che concorre a determinare la differenza tra stipendio lordo e netto. Non è solo la tassazione, infatti, a ridurre la somma che il dipendente realmente percepisce mensilmente, ma ci sono una serie di trattenute obbligatorie per legge che vanno a intaccare la retribuzione.

Oltre all’Irpef e alle addizionali comunali e regionali all’Irpef vengono trattenuti dallo stipendio anche altri importi, ovvero:

  • i contributi Inps a carico del lavoratore, che ammontano al 9,19% per alcuni lavoratori e al 9,49% per altri, e si calcolano sull’imponibile previdenziale;
  • per coloro che hanno un contratto nel settore terziario è previsto anche un contributo Ebcm, destinato a finanziare gli enti bilaterali del settore.
  • I docenti di scuola primaria e dell’infanzia hanno sulla propria busta paga una trattenuta Enam (ente ormai soppresso) che incide sullo stipendio per circa 200 euro l’anno.

Sicuramente ogni categoria di lavoratori sarà soggetta ad una trattenuta che gli altri lavoratori non conoscono perché la normativa prevede la in busta paga possano essere inserite anche le trattenute previste dalla Legge.

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