Alcuni personaggi pubblici attivi sui social non avrebbero specificato che alcuni post erano brandizzati, facendo scattare l’avvio del procedimento. Intanto oggi il governo si accinge a concedere la terza proroga sul famoso prestito ponte alla compagnia aerea.
Alitalia, Alberta Ferretti e alcuni influencer nel mirino dell’Antitrust. È la seconda in un anno che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato si occupa di pubblicità occulta sui social, un fenomeno che coinvolge noti marchi e alcuni popolari personaggi pubblici con un nutrito gruppo di follower al loro seguito.
Secondo l’Authority, alcuni influencer avrebbero sponsorizzato sulle loro pagine social la compagnia aerea anche attraverso i capi di Aeffe, società riconducibile alla stilista italiana, senza darne adeguata comunicazione agli utenti.
L’attività pubblicitaria su Instagram non è passata inosservata all’Unione Nazionale di Consumatori, che ha presentato una segnalazione, facendo scattare l’avvio dell’istruttoria da parte dell’Autorità, che già in passato si era occupata del fenomeno.
L’avvio dell’istruttoria
L’Agcm torna ad occuparsi di sponsorizzazione occulta sui social media, avviando un procedimento nei confronti di Alitalia, di Aeffe e di alcuni influencer. In particolare, l’Authority contesta “la diffusione sul profilo Instagram di diversi influencer di post nei quali appare inquadrato il logo Alitalia impresso sui capi di abbigliamento a marchio Alberta Ferretti indossati dagli stessi influencer”.
Non vengono citati i nomi dei personaggi pubblici coinvolti, ma nella segnalazione inviata dall’Unione nazionale consumatori, si fa riferimento alla conduttrice televisiva Alessia Marcuzzi, all’ex Miss Italia Martina Colombari, e alle due regine delle fashion blogger, Giulia De Lellis e Chiara Ferragni.
L’avvio dell’istruttoria ha comportato anche l’esecuzione di accertamenti ispettivi nelle sedi di Alitalia e Aeffe con la collaborazione del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
I precedenti
Alcuni influencer e titolari di brand erano già stati richiamati dall’Agcm per il loro comportamento scorretto sui social media, attraverso una lettera di moral suasion. Nella missiva inviata nell’agosto 2018, l’Agcm ricordava che “la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile in quanto tale”.
Insomma, se un personaggio pubblico e molto seguito su Instagram pubblica una foto in cui indossa un capo d’abbigliamento di un noto brand per sponsorizzarlo deve specificare la presenza di contenuti pubblicitari, utilizzando hashtag specifici come “#ADV o #advertising, #pubblicità oppure, nel caso di fornitura del bene da parte del brand ancorché a titolo gratuito, #prodottofornitoda”.
La lettera aveva avuto un sito piuttosto soddisfacenti e molti influencer si sono adeguati, recependo le indicazioni dell’Agcm. Anche le società titolari dei marchi hanno “introdotto, anche contrattualmente, procedure volte ad indurre gli influencer a rendere maggiormente trasparenti, sui loro profili personali, il legame commerciale con il marchio”.
Alitalia, verso proroga prestito ponte
Intanto, i riflettori sono accesi su Alitalia oggi anche per un’altra vicenda: il governo si accinge, infatti, a prorogare per la terza volta la scadenza (prevista per il 15 dicembre 2018) del famoso prestito ponte per complessivi 900 milioni di euro, concesso in due tranche da 300 e 600 milioni nel 2017.
Sul prestito, nell’aprile scorso, ha aperto un’indagine la Commissione Europea, ritenendo che la concessione di quel finanziamento possa configurarsi come aiuto di Stato, violando così le leggi sulla concorrenza europee.
Nel frattempo, andava avanti la procedura per la vendita della compagnia e nelle ultime settimane si è fatta avanti anche Ferrovie dello Stato che, appoggiata dal governo, ha presentato un’offerta per acquisire la società in presenza però di un forte partner industriale.
Proprio in virtù di questo, nei giorni scorsi il vicepremier Luigi Di Maio aveva annunciato che
“il prestito ponte va rinviato per consentire a Fs di scrivere il piano industriale entro il 31 gennaio. La restituzione del prestito dovrebbe essere fissata tra maggio e giugno, ma se l’Antitrust fa prima con il suo parere possiamo anticipare”.
Intanto, per quella data, la somma - comprensiva di interessi - che Alitalia deve restituire allo Stato italiano continuerà a lievitare, superando di gran lunga il miliardo di euro.
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