Prove Invalsi ad inizio anno come test di ingresso: la proposta dell’Istituto

Antonio Cosenza

30 Aprile 2020 - 12:57

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Da settembre saranno disponibili dei test Invalsi per tutte le classi: l’Istituto fornisce agli insegnanti lo strumento per valutare i livelli di apprendimento acquisiti con la didattica a distanza.

Prove Invalsi ad inizio anno come test di ingresso: la proposta dell’Istituto

Prove Invalsi ad inizio dell’anno scolastico 2020-2021? La proposta arriva direttamente dall’Istituto incaricato alla valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, secondo il quale questo strumento potrebbe servire per verificare i risultati ottenuti dalla didattica a distanza.

Come noto, l’emergenza coronavirus ha cancellato per quest’anno le prove Invalsi che - ad esempio - non sono più requisito fondamentale per l’esame di Maturità 2020. Una notizia che ha reso felici molti studenti e insegnanti, in quanto da sempre c’è una sorta di ostilità nei confronti di queste prove.

Tuttavia, da parte dell’Istituto rivendicano l’importanza dei test da loro preparati e rilanciano una proposta che potrebbe essere utile per accertare, all’inizio del prossimo anno scolastico, quali sono i livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti grazie alla didattica a distanza.

D’altronde, il MIUR ha già fatto sapere che le prime settimane di settembre saranno dedicate al recupero degli apprendimenti in presenza. Resta da sciogliere il dubbio su quali studenti dovranno prendere parte a questi corsi, se tutti o solamente quelli che dimostrano delle carenze; a questo punto è ovvio che servirà un test da cui partire per rilevare quali sono i risultati raggiunti dalla didattica a distanza ed è qui che interviene l’Istituto Invalsi.

Test Invalsi ad inizio anno 2020-2021: la proposta dell’Istituto

Attenzione: la proposta dell’Istituto Invalsi non riguarda una prova obbligatoria, né tanto meno vincolante. Nel dettaglio, l’Istituto si limita a mettere a disposizione degli insegnanti una serie di prove da far sottoporre agli studenti al ritorno in classe; una sorta di test di ingresso per testare i livelli di apprendimento raggiunti.

Gli insegnanti, quindi, saranno liberi di scegliere se utilizzare questo strumento oppure no, senza limiti di tempo. Non si tratterà delle vere e proprie Prove Invalsi, le quali dovrebbero invece tenersi regolarmente durante l’anno scolastico 2020-2021 (coronavirus permettendo).

I test preparati per l’inizio dell’anno saranno per tutte le classi di ogni ordine e grado; questi saranno a disposizione degli insegnanti a partire dal 1° settembre 2020 sul sito Invalsi e potranno essere scaricati per sottoporli ai propri studenti quando e come meglio si crede. A spiegare perché questo strumento potrebbe essere utile a professori e maestri è il direttore generale dell’Invalsi, Paolo Mazzoli, il quale ha dichiarato che:

“Sarà uno strumento per fare un accertamento di alcune competenze essenziali sapendo che abbiamo patito un anno anomalo. Si vuole dare una sorta di sezione online di prove vecchie, già pubblicate, che fanno parte dei magazzini Invalsi. Le mettiamo a disposizione di chi le vuole, sappiamo per certo che molti docenti e dirigenti le hanno richieste. Si potranno svolgere al PC, in formato agile, il risultato servirà ai docenti”.

Quindi, non è l’Istituto Invalsi che ha un interesse specifico nel far svolgere i suddetti test di ingresso. Semplicemente questo ritiene che - pur non avendo alcun significato valutativo - possano essere una giusta misurazione per “scopi di progettazione didattica”.

L’Istituto Invalsi semplifica il lavoro dei docenti

L’Istituto Invalsi, quindi, risponde all’esigenza di tutti quegli insegnanti che al rientro in classe a settembre (sempre che la pandemia lo consenta) avranno necessità di valutare il livello di apprendimento dei propri studenti. Senza dimenticare poi che i suddetti test si potranno svolgere anche nel caso in cui si proseguisse con la didattica a distanza.

In questo modo, questi avranno una “bussola di riferimento” per valutare gli studenti su tre diversi tipi di apprendimento: matematica, italiano e inglese.

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