Coronavirus, domenica di proteste anti-lockdown in Europa

Mario D’Angelo

31/01/2021

31/01/2021 - 18:12

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Divampano le proteste contro le restrizioni del coronavirus in diversi Stati Ue. 300 gli arresti solo a Bruxelles.

Coronavirus, domenica di proteste anti-lockdown in Europa

Monta la tensione in Europa a causa del lento procedere della campagna vaccinale, e in diversi Paesi europei la giornata del 31 gennaio è stata una domenica di proteste contro le restrizioni da coronavirus. Manifestazioni si sono tenute in Austria, Belgio, Ungheria e Romania.

A Bruxelles la polizia ha arrestato circa 300 persone, fra cui diversi ultras. In Russia c’è stato un secondo weekend di proteste, non per tematiche legate alla pandemia bensì per chiedere a Putin la liberazione dell’oppositore Alexei Navalny. Lì gli arresti sono stati circa 3.000.

Le proteste anti-lockdown in Europa di domenica 31

Domenica di proteste in alcuni Stati membri dell’Unione europea contro lockdown e le altre misure di contenimento del coronavirus.

Belgio

A Bruxelles, la polizia ha arrestato almeno 300 persone per aver violato il divieto di manifestazione, prevalentemente nella zona della stazione centrale della capitale belga. Dozzine di persone, datesi appuntamento sui social media, hanno cominciato a riunirsi anche nei pressi dell’Atomium.

Austria

L’Austria ha vietato una decina di grandi riunioni “per evitare pericoli per la salute pubblica. A Vienna sono state effettuate 182 segnalazioni per mancato rispetto della distanza. A Innsbruck, riporta Vol.at, sono state arrestate cinque persone e un agente di polizia è stato ferito da un calcio nella zona genitale.

L’Austria è dal 26 dicembre nel suo terzo lockdown nazionale.

Ungheria

In Ungheria, centinaia di persone si sono riunite in una piazza centrale di Budapest, e almeno un centinaio di ristoranti pianificano una riapertura nonostante la minaccia di pesanti multe.

Le attuali misure dell’Ungheria prevedono la chiusura di scuole, bar e ristoranti e il coprifuoco notturno.

Romania

A Bucharest, capitale della Romania, dei manifestanti hanno chiesto le dimissioni del governo per l’incendio divampato venerdì scorso in uno degli principali ospedali Covid del Paese.

L’incendio ha provocato la morte di cinque persone e costretto almeno 100 pazienti ad evacuare. Un altro incidente simile aveva colpito l’unità di terapia intensiva di un ospedale del nord della Romania. In quell’occasione avevano perso la vita 10 persone.

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