Ufficiale la proroga dello spesometro al 16 ottobre

Francesco Oliva

4 Ottobre 2017 - 17:35

Spesometro 2017: ufficiale la proroga al 16 ottobre. Si tratta del quinto rinvio della scadenza.

Ufficiale la proroga dello spesometro al 16 ottobre

Ufficiale la proroga dello spesometro al prossimo 16 ottobre 2017.

Con il comunicato stampa numero 163 del 4 ottobre 2017 il Mef comunica che:

Viene posticipato al 16 ottobre 2017 il termine per effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati delle fatture emesse e ricevute relative al primo semestre del 2017. La proroga è prevista da un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, che oggi ha firmato il provvedimento”.

Proroga ufficiale spesometro 2017, in arrivo dpcm dal Mef. Intanto i commercialisti si fanno sentire

Mentre proseguono le polemiche per il caso ed i costi generati dallo spesometro 2017, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili continua nella sua opera di informazione nei confronti dei contribuenti.

Ecco le dichiarazioni di ieri dei delegati alla fiscalità Gilberto Gelosa e Maurizio Postal:

Ancora oggi riceviamo dai colleghi di tutta Italia segnalazioni di difficoltà tecniche riscontrate con il sito delle Entrate. E’ evidente come, a meno di due giorni ormai dalla scadenza dei termini per l’adempimento, la situazione, dopo il caos dei giorni scorsi, sia tutt’altro che ritornata alla normalità. I nostri colleghi lavorano da oltre un mese a questo adempimento in un quadro surreale di incertezza e frustrazione.

Con l’approssimarsi della scadenza del 5 ottobre è estremamente probabile che si vada verso un ingorgo del sistema. Proprio in questa prospettiva, appare ogni minuto più incredibile che non sia ancora arrivata una parola chiara e definitiva da parte dell’esecutivo. Ribadiamo quello che chiediamo ininterrottamente da giorni: immediata comunicazione di una proroga lunga dei termini, sospensione delle sanzioni, possibilità di correzione di errori o ritardi. Dopodiché – concludono Gelosa e Postal – questa vicenda, per come è stata gestita, per il caos che ha generato a tutti i livelli, per i costi indotti sul sistema economico probabilmente superiori al gettito che genererà per lo Stato, deve imporre una riflessione seria e oggettiva sull’istituto dello spesometro che, a nostro avviso, non può che essere completamente rivalutato e ripensato, anche a livello politico”.

Nella giornata di ieri il Garante della privacy, Antonello Soro, ha scritto al premier Paolo Gentiloni per lanciare un allarme sulla sicurezza delle banche dati della P.A..

Secondo Soro “è inderogabile una forte iniziativa per una verifica puntuale dello stato di sicurezza delle banche dati pubbliche e dei processi in corso di attuazione dell’Agenda digitale, riferendosi al recente incidente alla piattaforma Sogei per lo spesometro, in cui sono conservati i dati fiscali di milioni di cittadini”.

Seguono a ruota le dichiarazioni del presidente del CNDCEC Miani secondo il quale “l’allarme privacy sullo spesometro 2017 appare giusto e opportuno. Anzi è estremamente importante che la denuncia del Garante prenda spunto dal recente incidente alla piattaforma Sogei per lo spesometro che noi per primi abbiamo denunciato nei giorni scorsi”.

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