Privacy a rischio con la digitalizzazione del Fisco? Criticità e vantaggi

Isabella Policarpio

12 Luglio 2021 - 14:59

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I nostri dati personali sono a rischio? Come bilanciare privacy e digitalizzazione: punti critici e vantaggi delle banche dati integrate.

Privacy a rischio con la digitalizzazione del Fisco? Criticità e vantaggi

Lo sappiamo bene, uno dei punti cardine del PNRR riguarda la digitalizzazione delle procedure fiscali e amministrative.

Il motivo è facilmente intuibile: una efficiente digitalizzazione della Pubblica amministrazione riduce il carico burocratico. E i vantaggi sono notevoli sia per i privati cittadini che per gli uffici amministrativi, specie l’Agenzia delle Entrate.

Il Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, ha illustrato punti di forza e criticità del processo di digitalizzazione, sulle banche dati integrate e non solo.

Banche fiscali, fattura elettronica e digitalizzazione PA: quali i rischi dei contribuenti

Ogni volta che si parla di digitalizzazione delle procedure amministrative - specie in ambito fiscale - è impossibile non menzionare il rischio della diffusione - illecita e non necessaria - dei dati personali dei contribuenti. Informazioni riservate che possono rivelare abitudini, tariffe, fornitori e periodicità della contribuzione dei singoli utenti oltre che informazioni sanitarie e giudiziarie (si pensi ai procedimenti di divorzio e separazione).

Ciò non significa che il processo di digitalizzazione - ormai avviato e inevitabile - abbia una connotazione negativa. È quanto emerso nell’audizione del 7 luglio tenutasi presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe Tributaria.

Il professor Stanzione ha illustrato le direttive del PNRR, coordinate in sede europea, sul processo di digitalizzazione delle banche dati pubbliche, strumento strategico per la lotta all’evasione e che garantisce l’equità fiscale.

Principi cardine, perseguiti a partire dall’intervento normativo del 2011, sono la proporzionalità e la e “minimizzazione” delle informazioni rese, nel senso che l’Agenzia delle Entrate e le altre PA possono “acquisire soltanto informazioni fiscalmente rilevanti” ed evitarne la duplicazione.

Obiettivi non ancora pienamente raggiunti ma che, anche grazie ai fondi europei, l’Italia può garantire, specie riguardo agli adempimenti fiscali come nel caso della fatturazione elettronica.

Privacy e digitalizzazione: le linee guida

Nell’incontro si evidenziano i requisiti che una corretta digitalizzazione deve rispettare. I dati trattati - qualunque sia la loro natura - devono risultare pertinenti allo scopo perseguito e non eccedenti, esatti e aggiornati, con particolare attenzione agli “ex dati personali” disciplinati all’articolo 9 e 10 del GDPR.

L’interoperabilità delle banche dati, difatti, non deve e non può legittimare la raccolta e diffusione di dati eccedenti dalle specifiche finalità perseguite.

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