Petrolio affossato dal report EIA: cosa è emerso di così importante?

C. G.

14 Dicembre 2017 - 12:42

Il prezzo del petrolio torna a scendere dopo l’ultimo report dell’EIA. Tutti i dettagli sul documento che ha di nuovo affossato la quotazione del greggio.

Petrolio affossato dal report EIA: cosa è emerso di così importante?

Il prezzo del petrolio è tornato a scendere dopo la pubblicazione dell’ultimo report EIA.

Il documento ha infatti alzato il velo su un mercato che stenterà a riequilibrarsi per tutto il corso del 2018, camminando in quella direzione soltanto alla fine dell’anno.

Le previsioni dell’EIA hanno ovviamente affossato il prezzo del petrolio, che nelle ultime settimane aveva beneficiato di molteplici elementi a suo favore. Tra questi, come non ricordare la nuova estensione dell’accordo OPEC, oltre che l’interruzione di alcuni impianti nel Mare del Nord.

Di diverso avviso, invece, le previsioni 2018 sull’intero settore materie prime, che hanno parlato di un greggio ben impostato.

(Il prezzo del petrolio dopo la pubblicazione del report EIA)

Cosa è emerso dal report

Il recupero messo a segno dal greggio negli ultimi giorni ha subito un’altra battuta d’arresto dopo la pubblicazione del report. Secondo quanto riportato dall’EIA, l’offerta e la domanda, dunque il mercato in generale, non riusciranno a trovare un equilibrio prima della fine del 2018.

I rischi, per dirla con le parole dell’Agenzia, continuano a mostrarsi orientati al ribasso, dato che il crollo inaspettato delle scorte USA è stato comunque bilanciato dall’aumento di quelle di gasolina e dalla crescita della produzione statunitense. Dichiarazioni che a ragion veduta hanno determinato la battuta d’arresto del prezzo del petrolio.

L’andamento delle quotazioni

Come già accennato, la quotazione di greggio ha immediatamente risentito del report EIA. Dopo aver viaggiato a lungo sopra i 63 dollari al barile, il Brent è infatti tornato sui $61,92 e al momento della scrittura sta perdendo circa 0,16 punti percentuali.

Più evidente, invece, la frenata del prezzo del petrolio WTI, in calo di circa 0,30 punti percentuali su quota 56,58 dollari al barile.

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