Prescrizione controlli detrazioni, fino a quando conservare i documenti della dichiarazione dei redditi?

Patrizia Del Pidio

25 Giugno 2025 - 15:50

Quando si indicano in dichiarazione dei redditi spese detraibili e deducibili, per quanti anno i documenti che le attestano devono essere conservati? Vediamo quando interviene la prescrizione.

Prescrizione controlli detrazioni, fino a quando conservare i documenti della dichiarazione dei redditi?

Prescrizione controllo detrazioni fiscali della dichiarazione dei redditi, quali sono i termini? Quando nel modello 730 o nel modello Redditi si indicano delle spese per le quali spettano detrazioni o deduzioni, la documentazione che attesta l’onere sostenuto va conservata e mostrata al Fisco in caso di eventuale controllo o accertamento per dimostrare la reale spettanza dell’agevolazione fiscale.

Per quanto tempo si devono conservare i documenti delle spese inserite nella dichiarazione dei redditi? Rispondere a questa domanda permette al contribuente di sapere per quanto tempo devono essere conservati i documenti che attestano le spese sostenute portate in detrazione e deduzione.

La prescrizione è un istituto che non interviene solo sui pagamenti o sui debiti, ma anche sui controlli che l’amministrazione tributaria può svolgere. Se quando si presenta la dichiarazione dei redditi le spese indicate come detraibili e deducibili devono essere documentate in caso di controllo fiscale, è bene sapere che anche per il controllo fiscale è previsto un termine di prescrizione.

Prescrizione controlli detrazioni

Il controllo dei documenti che attestano le spese portate in detrazione e deduzione ha lo stesso termine di prescrizione previsto per i controlli fiscali effettuati sulla dichiarazione dei redditi.

Nello specifico l’articolo 43 del DPR 600 del 1973 prevede che:

“ai fini delle imposte sui redditi, gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Nei casi di omessa presentazione della dichiarazione o di presentazione di dichiarazione nulla, l’avviso di accertamento può essere notificato entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata”

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Per comprendere se un contribuente ha versato correttamente le imposte sui redditi, l’Agenzia delle Entrate ha 5 anni di tempo a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui le imposte dovevano essere versate (e la dichiarazione presentata).

Cosa possono prevedere i controlli sulle detrazioni

I controlli automatici dell’Agenzia delle Entrate possono anche contestare al contribuente di aver pagato meno imposte del dovuto (magari per aver gonfiato l’importo di spese detraibili e deducibili). In quel caso, all’arrivo della lettera di compliance il contribuente deve produrre la documentazione che attesti che quanto riportato nella dichiarazione dei redditi è esatto e nello specifico anche che detrazioni e deduzioni fruite siano derivanti da spese realmente sostenute.

I controlli del Fisco sulle detrazioni non si limitano soltanto ai documenti che attestino l’avvenuta spesa, ma si focalizzano anche sul diritto o meno di fruirne. Facciamo un esempio. Se si portano in detrazioni spese sostenute per un familiare a carico è necessario poter dimostrare anche che in quell’anno di imposta il familiare abbia avuto guadagni inferiori a quelli necessari per essere considerati fiscalmente a carico.

I controlli sulle detrazioni, in ogni caso, si focalizzano anche sui bonus edilizi come, ad esempio, l’ecobonus e in questo caso è determinante essere in possesso di tutta la documentazione necessaria per la fruizione (visto che si tratta anche di detrazioni abbastanza corpose).

Quali spese documentali non vanno conservate?

Da quando l’amministrazione tributaria mette a disposizione dei contribuenti la dichiarazione precompilata, sono diminuiti i documenti da conservare. Le spese pre caricate dall’Agenzia delle Entrate sui modelli dichiarativi, infatti, non devono essere giustificate poiché sono state comunicate al Fisco da enti terzi.

Si devono conservare, quindi, i documenti che attestano le spese che si inseriscono manualmente nella dichiarazione dei redditi e quelle già inserite che si vanno a modificare. Per gli oneri che non si modificano e si lasciano inalterati la documentazione a supporto non è necessario conservarla.

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