Preleva 90.000 euro gratis, ecco come ha fatto

Giacomo Astaldi

1 Marzo 2024 - 13:49

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Soldi gratis allo sportello ATM. Un uomo preleva 90.000 “gratis”. Ecco come ha fatto (e cosa rischia ora).

Preleva 90.000 euro gratis, ecco come ha fatto

Pensava di aver fatto jackpot, ma ora un giovane rischia 18 mesi di carcere: ha ritirato “soldi gratis” 46 volte sfruttando un malfunzionamento dello sportello per il prelievo di contanti.

A causa di un errore di sistema presso BNP Paribas Fortis, nota banca in Belgio, i prelievi di contanti di alcuni clienti non sono stati registrati.
Un 24enne residente a Gand, capoluogo delle Fiandre Orientali, se ne è accorto e non ha potuto resistere alla grande occasione.

In totale ha prelevato quasi 90.000 euro di denaro “gratuito”. Ora, però, deve tutto. E rischia una pena detentiva di 18 mesi.

Soldi gratis, un uomo preleva 90.000 euro da un ATM

Sono andato a prelevare dei soldi perché un mio amico mi aveva chiesto se potevo aiutarlo con il suo matrimonio”, ha dichiarato lo scorso lunedì l’uomo davanti al tribunale penale di Gand. “All’epoca non sapevo che il prelievo di contanti non fosse registrato, non guardo spesso il mio conto”.

Ma i 1.000 euro in contanti che aveva ritirato sono rimasti sul suo conto.
Solo dopo aver effettuato altri prelievi per aiutarlo, circa 3.000 euro, ho notato l’errore nel sistema”.

L’uomo ha utilizzato anche carta della fidanzata e ha prelevato un importo complessivo di circa 90.000 euro.
Il suo avvocato ha spiegato così la situazione: “Il mio cliente voleva aiutare un amico a finanziare la sua festa di matrimonio. Non è stato un furto deliberato, non si tratta di una specie di rapina in banca”. L’avvocato ha chiesto la sospensione della detenzione e il servizio socialmente utile.

Il pubblico ministero, a sua volta, ha chiesto una condanna di 18 mesi di reclusione e la restituzione della somma sottratta. Alla domanda su dove fossero finiti i soldi, l’uomo ha risposto:

Ho dato 30.000 euro al mio amico, il resto l’ho speso per me, vacanze comprese”. La sentenza è attesa l’11 marzo.

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