Truffe via SMS sempre più ingannevoli: CUP, CAF e perfino finti amanti. Ecco come riconoscerle e cosa fare per difendere i propri dati e conti bancari.
Non solo le truffe via SMS stanno aumentando, ma si fanno sempre più raffinate. Bisogna quindi fare attenzione ai messaggi che ci arrivano e che potrebbero avere toni allarmistici per farci chiamare un numero, fornendo l’accesso diretto del smartphone ad un hacker, che prosciugherà il nostro conto. Alcune di queste provengono dal CUP, altre dal CAF, o peggio da estranei che dicono di essere gli amanti dei nostri partner.
I truffatori sfruttano il senso di urgenza e le emozioni per spingere le persone a compiere azioni impulsive: cliccare su un link, chiamare un numero, inviare dati personali o bancari. Le truffe digitali si stanno moltiplicando e colpiscono indistintamente giovani e anziani, soprattutto tramite messaggi che sembrano provenire da enti ufficiali o da persone conosciute. In realtà, come spiegato dagli esperti di cybersecurity, dietro ci sono organizzazioni hacker che sfruttano software automatizzati e tecniche di social engineering per rubare denaro o informazioni sensibili.
Ma come riconoscere queste truffe e come difendersi da queste? Scopriamo tre volti diversi della stessa tipologia di truffa bancaria, che può trasformare un semplice messaggio in un grave rischio per la nostra privacy e per il nostro portafoglio. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
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“La tua ragazza ti tradisce con me”: la nuova truffa sentimentale via SMS
Tra le truffe più recenti e insidiose c’è quella che gioca con la nostra sicurezza e la fiducia che abbiamo nelle nostre relazioni. Alcuni utenti hanno segnalato di aver ricevuto messaggi con frasi come “Your girlfriend [Nome] is cheating on you with me. Nice ***” o “Ti mando la foto della tua ragazza, che ti sta tradendo: clicca qui”. Si tratta di un nuovo tipo di truffa sentimentale via SMS, che fa leva sul panico o la curiosità del destinatario.
Questi messaggi, apparentemente personali, in realtà sono inviati in massa da server esteri, spesso con prefissi telefonici di New York (+1 212) o Manhattan (+1 646) o di altri stati americani. Il testo è quasi sempre in inglese e contiene un link o un numero da chiamare. Non bisogna mai cliccare o rispondere: dietro il messaggio non c’è nessun amante, ma un tentativo di phishing, ovvero un’esca per ottenere accesso ai dati del telefono.
Truffe sentimentali SMS
La truffa dei finti amanti
Chi richiama questi numeri rischia di scaricare malware o di essere reindirizzato su pagine che richiedono informazioni personali o bancarie. In altri casi, il numero serve solo a far addebitare costi aggiuntivi sulla SIM.
Truffa SMS CUP: ecco come riconoscerla
Un’altra truffa molto diffusa è quella che sfrutta la fiducia negli enti sanitari pubblici. Il falso messaggio del CUP (Centro Unico Prenotazioni) invita a chiamare un numero per “comunicazioni” urgenti riguardanti una prestazione sanitaria. Spesso il mittente appare come “Cuup”, o come CUP regionale, ma in realtà si tratta di una frode.
Per capire che siamo di fronte a un messaggio truffaldino basta analizzarlo: il messaggio non contiene riferimenti concreti (come data, orario o tipo di visita), ma gioca sulla paura e sull’urgenza che questo scatena. Chiamando il numero indicato, spesso con prefissi a pagamento come 899 o 893, l’utente viene messo in attesa o collegato con un sistema automatico che prosciuga rapidamente il credito telefonico. In casi più complessi, i truffatori riescono a carpire anche dati sensibili fingendosi operatori sanitari.
Truffa CUP
Ecco a quale messaggio fare attenzione
Il CUP ufficiale, invece, invia sempre SMS chiari e verificabili: indica la data, l’ora e la sede della prenotazione e usa solo numeri fissi locali, mai a pagamento. Non chiede di richiamare e non impone urgenze. In caso di dubbio, è fondamentale contattare direttamente il proprio centro sanitario ai numeri ufficiali o consultare il sito dell’ULSS di riferimento. Bisogna diffidare sempre dei messaggi generici o allarmistici.
Truffa SMS CAF: come riconoscerla
Molti italiani hanno segnalato anche la cosiddetta “truffa del finto CAF”, messaggi che sembrano provenire da un centro di assistenza fiscale. L’SMS invita a richiamare, anche in questo caso, un numero per “comunicazioni urgenti” o “aggiornamenti sulla dichiarazione dei redditi”. In realtà, dietro questi messaggi si nascondono truffatori che sfruttano il nome degli enti per indurre la vittima a chiamare numerazioni a tariffa maggiorata.
Una volta effettuata la chiamata, l’utente non parlerà con nessun operatore, ma perderà tutto credito in pochi secondi. In alcuni casi, potrebbe essere invitato a fornire dati personali o bancari, aprendo la strada a ulteriori frodi. Ma come nel caso del CUP: nessun CAF serio invia comunicazioni via SMS con numeri sconosciuti o prefissi sospetti (come 895 o 899).
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Truffe SMS e online: cosa fare e come proteggersi?
Per difendersi dalle frodi online e via SMS basta tenere a mente alcune semplici regole: non rispondere mai e non cliccare sui link di messaggi sospetti. Anche un solo tocco può installare software malevoli o generare addebiti. Se si riceve un messaggio sospetto, bloccare subito il numero e segnalarlo tramite il portale della Polizia Postale.
Ancora, è importante non cancellare il messaggio prima di averne fatto uno screenshot, utile in caso di denuncia. Inoltre, è bene evitare di condividere l’SMS con amici o familiari, per non diffondere ulteriormente il rischio e soprattutto ricordare ai familiari più attempati, che possono facilmente cadere in inganno, di non fornire mai dati personali o codici bancari via telefono o chat. In caso di dubbio è meglio non richiamare i numeri indicati, ma chiamare i numeri ufficiali degli enti che ci contattano.
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