Poste Italiane, ricavi record e semestre migliore da quotazione. Del Fante alza guidance, che succede con TIM

Laura Naka Antonelli

22 Luglio 2025 - 13:27

Azioni Poste Italiane in corsa sul Ftse Mib di Piazza Affari dopo i conti record annunciati dal gruppo. L’annuncio sulla guidance e i commenti su Telecom Italia.

Poste Italiane, ricavi record e semestre migliore da quotazione. Del Fante alza guidance, che succede con TIM

La sorpresa di oggi di Piazza Affari, alle prese con la stagione delle trimestrali, porta il nome di Poste Italiane, il gruppo gestito dal CEO Matteo Del Fante, a cui va riconosciuto il merito di aver riportato TIM-Telecom Italia sotto il controllo dell’Italia all’inizio di quest’anno.

L’azienda ha alzato il velo sui conti del secondo trimestre e del primo semestre del 2025, presentando numeri che hanno fatto la storia del gruppo.

Azioni Poste in volo sul Ftse Mib di Piazza Affari dopo conti record. Utili, ricavi e guidance

Le azioni di Poste Italiane non sono rimaste indifferenti alla sfilza di ottime notizie, balzando subito in cima al Ftse Mib di Piazza Affari, in corsa di oltre il 3%, a quota 18,415 euro.

Tornando alla grande notizia del giorno, ovvero al bilancio dei primi sei mesi del 2025, Poste Italiane ha annunciato oggi, martedì 22 luglio 2025 di avere incassato infatti ricavi record, pari a 6,5 miliardi di euro, in crescita del 5% su base annua.

Nello stesso arco temporale a segnare un record è stata anche la redditività, con il risultato operativo EBIT adjusted che si è attestato a 1,7 miliardi di euro, in rialzo del 12% su base annua.

L’utile netto è stato pari a 1,2 miliardi, +14% su base annua.

I numeri presentati da Poste sono stati tali che l’azienda ha migliorato la guidance per l’intero esercizio del 2025.

Le nuove previsioni puntano ora a un risultato operativo EBIT adjusted di 3,2 miliardi, rispetto ai 3,1 miliardi precedentemente attesi, e a un utile netto a 2,2 miliardi, rispetto ai 2,1 miliardi di euro delle stime precedenti.

Il CEO Matteo Del Fante riassume i numeri clou

Così Matteo Del Fante, CEO di Poste Italiane, ha commentato i numeri di bilancio relativi ai primi sei mesi del 2025:

“Sono lieto di presentare nuovi risultati record in termini di crescita, mentre proseguiamo nel cammino che abbiamo tracciato con il nostro piano strategico. L’anno sta procedendo molto
bene, con numeri che riflettono una posizione solida in tutti i settori
, evidenziata da una crescita dei ricavi e della redditività nel primo semestre senza precedenti”.

Del Fante ha riassunto i numeri del primo semestre del 2025, evidenziando che “nei primi sei mesi di quest’anno abbiamo registrato ricavi consolidati record pari a € 6,5 miliardi, in crescita del 5% anno su anno ” e che, per l’appunto, “il Risultato operativo (EBIT) Adjusted è aumentato del 12% a € 1,7 miliardi, mentre l’utile netto ha raggiunto € 1,2 miliardi, in crescita del 14% ”.

Poste Italiane, Del Fante: “miglior primo semestre da quotazione in Borsa del 2015”

E’ stato lui stesso a sottolineare che quello che si è concluso è stato il “ miglior primo semestre dalla nostra quotazione in Borsa risalente al 2015 ”, facendo poi il punto su alcune voci di bilancio specifiche:

  • I ricavi del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione hanno raggiunto € 1,9 miliardi, sostenuti da solidi volumi nei pacchi e da efficaci azioni di repricing sulla corrispondenza.
  • I Servizi Finanziari hanno registrato un aumento dei ricavi da terzi del 6% nei primi sei mesi, attestandosi a € 2,8 miliardi, trainati dal Margine di interesse (NII) trimestrale a livelli record e da una solida performance commerciale.
  • I Servizi Assicurativi hanno conseguito una forte redditività sia nel comparto Investimenti Vita
    e Previdenza che nel comparto Protezione, con ricavi semestrali pari a € 0,9 miliardi.
  • I Servizi Postepay proseguono lungo una solida traiettoria di crescita, con l’ecosistema che si conferma un potente motore di crescita, innovazione e coinvolgimento della clientela per l’intero gruppo. Il nostro business energia registra una crescita notevole, raggiungendo circa 900.000 clienti.

Il CEO di Poste Italiane ha aggiunto che “la solida performance a partire dall’inizio dell’anno ci consente di rivedere al rialzo la nostra guidance per l’intero esercizio 2025 ”, precisando che “abbiamo deciso di aumentare la guidance del risultato operativo (EBIT) Adjusted per il 2025 da € 3,1 miliardi a € 3,2 miliardi e la guidance sull’utile netto per il 2025 da € 2,1 miliardi a € 2,2 miliardi, con una maggiore remunerazione per gli azionisti in linea con la nostra politica dei dividendi basata su un payout ratio ”.

L’AD ha così concluso:

“Manteniamo un bilancio di Gruppo solido, con una leva finanziaria contenuta e un Solvency II Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita pari al 315%, ben al di sopra della nostra
ambizione manageriale, che ci garantisce un’ampia flessibilità finanziaria. Desidero, infine, esprimere la mia più sincera gratitudine a tutti i nostri dipendenti, per il loro spirito di dedizione e la loro professionalità. Il loro impegno costante continua a essere centrale per il successo e la solidità del nostro Gruppo”.

Poste Italiane primo azionista di TIM-Telecom Italia presenta i propri obiettivi

Nel ricordare che Poste Italiane S.p.A. detiene una partecipazione in TIM complessivamente pari al 24,81% delle azioni ordinarie e al 17,81% del capitale sociale, l’azienda ha rammentato anche che lo scorso 7 maggio 2025 è stata siglata tra TIM e PostePay un Memorandum of Understanding (MOU) per il graduale passaggio all’infrastruttura di rete mobile di TIM per i servizi di fonia e dati di PostePay, da effettuare nel corso del 2026.

L’azienda ha inoltre aggiunto che “ sono in corso valutazioni finalizzate all’avvio di partnership industriali volte a valorizzare le molteplici opportunità per la realizzazione di sinergie tra le due aziende nei settori ) della telefonia, dei servizi ICT e dei contenuti media, ii) dei servizi finanziari, assicurativi e dei pagamenti, e iii) dell’energia”.

Poste ha precisato contestualmente con la pubblicazione degli utili che il recente ingresso nella capitale di TIM-Telecom Italia abilita l’evoluzione dei rapporti commerciali tra le due società e mira a creare sinergie, apportare valore aggiunto per tutti gli stakeholder e favorire il consolidamento del mercato nazionale delle telecomunicazioni ”.

I numeri di bilancio di Poste Italiane relativi al II trimestre del 2025

Per quanto riguarda i numeri relativi al secondo trimestre del 2025, Poste Italiane ha annunciato di aver riportato un Risultato operativo (EBIT) Adjusted pari a € 268 milioni, con una crescita del 23,1% anno su anno, sostenuto da una solida performance dei ricavi.

Sempre nel secondo trimestre del 2025 i ricavi lordi di Poste Italiane (incluse le commissioni di distribuzione infrasettoriali) hanno riportato un tasso di crescita annuo pari a +7,1%, attestandosi a € 1,7 miliardi.

Il margine di interesse (NII) nel secondo trimestre del 2025 è salito del 2,7% su base annua, a € 671 milioni (€ 1,3 miliardi nel primo semestre del 2025, +7,5% anno su anno), balzando al valore trimestrale più alto mai registrato, grazie ad una maggiore giacenza media dei depositi e a un minor costo della raccolta.

Le commissioni di distribuzione del Risparmio Postale sono state pari a € 451 milioni nel secondo trimestre del 2025, in crescita dell’8,8% anno su anno, sulla scia della crescita progressiva della raccolta lorda.

Rumor su Poste-Telecom Italia

Nella nota di oggi gli analisti di Equita SIM hanno riportato le indiscrezioni pubblicate su Il Sole 24 Ore, secondo le quali “entro la fine del mese potrebbe arrivare la decisione dell’Antitrust in merito all’ingresso di Poste in TIM ”.

La decisione, spiega la SIM milanese, “dovrebbe chiarire eventuali limitazioni alle azioni commerciali attivabili tra i due gruppi e quindi consentire a TIM e Poste di definire nel dettaglio gli spazi di sinergie che saranno probabilmente oggetto di comunicazione nel secondo semestre del 2025 o con il prossimo piano”.

Ancora, i rumor segnalano che “entro la fine del mese è ipotizzata anche la decisione della Cassazione in merito al rimborso del canone di concessione ”, segnalando tuttavia che “ le tempistiche in questo caso sono meno definite, per cui un chiarimento entro il mese corrente sarebbe un elemento importante di visibilità su un aspetto che può impattare in particolare sulla visibilità del dividendo per le risparmio e sulle ipotesi di ottimizzazione del capitale ”.

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