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Portafoglio del Martedì: rendimento al 180%, puntiamo su Intesa Sanpaolo e Banco BPM

Luca Fiore

9 Novembre 2021 - 12:19

La chiusura delle operazioni sull’oro e sulle azioni Prysmian ha prodotto un incremento di 10 punti percentuali per il nostro Portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit. Oggi vogliamo inserire due investimenti al rialzo, sulle azioni Intesa Sanpaolo e sul titolo Banco BPM.

Portafoglio del Martedì: rendimento al 180%, puntiamo su Intesa Sanpaolo e Banco BPM

Nell’ultima settimana il nostro portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit ha registrato la chiusura delle due posizioni in essere:

  • quella sull’oro, che raggiungendo il target ci ha garantito un rendimento di quasi il 30%;
  • quella sul titolo Prysmian, che invece ha toccato lo stop loss (-21,2%).

In questo numero del Portafoglio del Martedì vogliamo inserire due nuove operazioni, entrambe al rialzo ed entrambe su due titoli del comparto bancario italiano: Intesa Sanpaolo e Banco BPM.

Portafoglio di investimento: la situazione generale

La gestione del tapering da parte della Federal Reserve è stata da manuale: grazie ad una comunicazione lineare, i mercati hanno assorbito senza traumi l’avvio del processo di riduzione degli stimoli che, dai 120 miliardi attuali, scenderà di 15 miliardi ogni mese.

La riduzione della liquidità immessa nel sistema è un primo passo per allentare la pressione rialzista sui prezzi. Indicazioni in questo senso sono attese per domani, quando sarà diffuso l’aggiornamento sull’inflazione in ottobre. In ogni caso, per il rialzo dei tassi, l’appuntamento è al 2022.

Se alla comunicazione della Federal Reserve vanno fatti i complimenti, il comportamento della Bank of England non è stato altrettanto lineare: dopo aver passato le ultime settimane a preannunciare una stretta sul costo del denaro, l’istituto di Threadneedle Street ha confermato l’attuale livello dei tassi con una votazione 7-2 (è probabile che le divisioni siano più profonde di quello che ci dice il dato numerico).

Indicazioni contrastanti anche per quanto riguarda la guidance, visto che la BoE da un lato ha fatto sapere che nei prossimi mesi sarà probabilmente necessario alzare i tassi e dall’altro ha evidenziato come le attese degli operatori sulle future mosse dell’istituto siano eccessivamente da “falco”.

Si tratta dello stesso rilievo che è stato fatto da Christine Lagarde per quanto riguarda il 2022 dei tassi di Eurolandia: è improbabile che l’anno prossimo si verifichino le condizioni per un rialzo e la BCE non permetterà un indesiderato inasprimento delle condizioni finanziarie (non a caso a dicembre il PEPP sarà sostituito da un altro piano di shopping).

Detto delle ultime mosse delle banche centrali, è d’obbligo rimarcare quanto detto sette giorni fa.

«Quello di guardare cosa fanno le banche centrali rappresenta un riflesso condizionato dall’ultimo decennio. La specialità degli istituti, di gestire l’andamento della domanda, non è più adatta all’attuale contesto. In presenza di shock all’offerta il ruolo della politica monetaria è decisamente ridimensionato, non a caso tutte le banche centrali stanno tirando i remi in barca».

Portafoglio del Martedì: sale il rendimento, puntiamo al rialzo su ISP e BAMI

Nell’ultima settimana, entrambe le operazioni contenute nel nostro portafoglio di investimento, quella sull’oro (DE000HV4L2U2) e quella, al ribasso, sulle azioni Prysmian (DE000HV8BST8), sono state chiuse.

La prima ieri ha raggiunto il target fissato a 1.820 dollari l’oncia mettendo così a segno un rendimento del 2,247% che, alla luce di una leva particolarmente aggressiva (13,16), ha permesso al rendimento complessivo di salire di quasi 30 punti percentuali (+29,57%).

Andamento speculare per l’investimento ribassista sulle azioni Prysmian che, toccando martedì scorso lo stop loss di 33,3 euro, ha prodotto un -21,2%.

Prezzo Oro, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

Azioni Prysmian, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

Di conseguenza, le due operazioni hanno fatto passare il rendimento complessivo dal 172 al 180 per cento.

In questo numero vogliamo inserire due investimenti rialzisti su titoli del comparto bancario italiano: Intesa Sanpaolo e Banco BPM. Per il primo utilizzeremo un Turbo Open End con codice ISIN DE000HV8CSG3 mentre per il secondo sarà usato il prodotto con ISIN DE000HV8B1E6.

Nella parte alta del canale rialzista che da marzo contiene l’andamento dei corsi, le quotazioni di Intesa Sanpaolo sembrerebbero pronte a mettere a segno nuovi rialzi grazie al sostegno offerto dalla media mobile a 50 giorni (MM50).

Azioni Intesa Sanpaolo, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

Su queste basi, intendiamo avviare una posizione rialzista da 2,48 euro con target 2,54 euro e stop loss a 2,43 euro. Il prodotto utilizzato nell’operazione presenta una leva di 5,04 volte.

Anche nel caso invece delle azioni Banco BPM, i corsi stanno testando la MM50. Nel caso in cui questo livello dovesse essere bucato, a frenare la caduta dei corsi ci sarebbe la trendline ottenuta dai lows del 19 luglio e del 5 agosto.

Azioni Banco BPM, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

Di conseguenza, intendiamo aprire una posizione “long” da 2,8 euro con target 2,945 e stop loss a 2,65 euro. Il Turbo Certificates di UniCredit presenta una leva a 5,32.

I prodotti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 10:30 del 9 novembre 2021. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.

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