Poliomielite, il virus rilevato nelle acque del Regno Unito: perché è una pessima notizia

Giorgia Bonamoneta

22 Giugno 2022 - 20:36

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Scoperte tracce del virus della poliomielite nelle acque reflue del Regno Unito. Preoccupa la diffusione, soprattutto nelle comunità a basso tasso di vaccinazione.

Poliomielite, il virus rilevato nelle acque del Regno Unito: perché è una pessima notizia

Nuovo allarme sanitario proveniente dal Regno Unito, che nel 2022 si è già guadagnato la fama di bacino di virus e malattie. Infatti dopo venti anni di rigoroso “polio-free”, il sistema sanitario britannico ha rilevato tracce del virus della poliomielite. Le tracce, da una prima ricostruzione, sono state ritrovate all’interno delle acque reflue a nord e a est di Londra in un periodo di tempo campionato tra febbraio e maggio.

L’origine delle tracce sembra essere quello del poliovirus di derivazione vaccinale. Secondo Roberto Burioni, virologo e immunologo, vuol dire che ci sono persone che hanno contratto la poliomielite nel Regno Unito. Infatti, ha spiegato su Twitter Burioni, “l’uomo è l’unico ospite naturale del virus della polio”.

Per quanto basso, il rischio che scoppi una nuova epidemia di poliomielite non si può escludere del tutto, soprattutto perché, confidando nella sua eradicazione, sono moltissime le persone che non si sono sottoposte alla vaccinazione contro il virus della poliomielite. Proprio su questo punto stanno lavorando le organizzazioni della sanità nazionale inglese e quella mondiale (Oms) per esortare le persone a ridurre i possibili danni.

Nuovi casi di poliomielite nel Regno Unito: trovato il virus nelle acque reflue

La poliomielite era stata debellata nel Regno Unito almeno dal 2003, quando la nazione aveva guadagnato la medaglia di paese “polio-free”, anche se in realtà l’ultimo caso di polio selvatica risaliva al lontano 1984. “Polio selvatica” perché c’è differenza tra il virus libero e quello diffuso derivato dal vaccino. Anche se raro, come spiega la consulente di epidemiologia Vanessa Saliba, il poliovirus derivato presenta un rischio basso, ma comunque può essere rischioso. Il rischio principale è, ovviamente, quello di scatenare un’epidemia di poliomielite.

L’agenzia sanitaria del Regno Unito ha lanciato l’allarme per il ritrovamento nelle acque reflue di tracce di poliomielite derivata da vaccino, ovvero proveniente da persone alle quali è stato somministrato il vaccino per via orale e che hanno rilasciato il virus indebolito attraverso le feci per diverse settimane.

L’agenzia sanitaria Uk sta già collaborando con diversi enti, tra i quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità per gestire la situazione ed evitare il rischio pandemia.

Tracce di poliomielite nel Regno Unito: il rischio di pandemia è basso, ma esiste

Lo abbiamo imparato nel corso degli ultimi anni: mai sottovalutare i virus e la possibilità che questi scatenino pandemie. Anche nel caso del virus della polio l’atteggiamento di responsabilità vaccinale non deve venire meno, soprattutto perché sono in molti a non avere il vaccino o il richiamo del vaccino contro la poliomielite.

A Londra solo il 91,2% della popolazione infantile è coperto dal vaccino e in Italia solo 9 Regioni raggiungono una copertura vaccinale superiore al 95%. Per questo nel Regno Unito le famiglie che non hanno vaccinato i propri figli saranno contattate per mettersi in palio con il vaccino antipolio. Sempre secondo Saliba, che ha esortato a eseguire i richiami antipolio, sono proprio le comunità a bassa adesione vaccinale quelle che rischiano di far scoppiare un’epidemia di poliomielite. “In rare occasioni può causare paralisi nelle persone non completamente vaccinate, quindi se voi o il vostro bambino non siete in regola con le vaccinazioni antipolio è importante che contattiate il vostro medico di famiglia per mettervi in pari”, ha voluto ricordare, facendo leva sui casi (tra 1 su 100 e 1 su 1.000) nei quali il virus attacca i nervi della colona vertebrale e causa la paralisi delle gambe.

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