Pnrr, nuovi bandi in arrivo: quali sono e come partecipare

Claudia Cervi

16 Novembre 2022 - 17:50

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Dai bandi per la transizione digitale nella cultura a quelli per la transizione ecologica e per l’imprenditoria femminile: ecco tutte le novità in arrivo dal Pnrr spiegate al Talk Europa.

Le risorse del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) rappresentano una grande occasione di crescita e di fare innovazione in Italia.

Di questo si è parlato al «Talk Europa: PNRR, ne usciremo migliori?», l’evento organizzato da Money.it a Milano l’11 novembre, in collaborazione con la rappresentanza italiana del Parlamento europeo e con il supporto di Confcommercio Milano Lodi e Brianza.

L’Italia è riuscita ad aggiudicarsi 191,5 miliardi del Pnrr, ma nel 2022 ne ha spesi solo 20,5 miliardi dei 33,7 miliardi previsi. La sfida principale che il nostro Paese deve affrontare negli anni a venire è quella di spendere bene e più rapidamente le risorse per completare il piano.
Maggiore sarà il numero di imprese e startup che avranno accesso a questi fondi, più forte sarà l’impatto positivo sull’economia italiana.

Per far sì che le imprese vengano a conoscenza delle opportunità a loro disposizione per crescere e innovare occorre divulgare i contenuti del Pnrr. Nel corso dell’evento Talk Europa, l’avv. Cristina Crupi - autrice de Il Codice delle Startup e de Il Codice delle PMI - ha offerto una panoramica sui prossimi bandi in arrivo. Vediamo nel dettaglio quali sono e come partecipare.

Talk Europa

11 novembre 2022

Palazzo Castiglioni, Corso Venezia, 47 (MI)

Guarda l'evento

1 - Bando TOCC per la transizione digitale di attività culturali e creative

Dal 3 novembre 2022 al 1° febbraio 2023 micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni no profit operanti nei settori culturali e creativi possono partecipare al bando TOCC (Transizione digitale organismi culturali e creativi), gestito da Invitalia. Questa iniziativa si inserisce nell’ambito della Missione 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza relativa alla transizione digitale e verde in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura.

Per questo fondo sono stati stanziati complessivamente 115 milioni di euro. Alle imprese sarà erogato un contributo a fondo perduto in misura pari all’80% delle spese sostenute e ammissibili, nel limite massimo di 75.000 euro.

Il bando promuove l’innovazione tecnologica nelle organizzazioni culturali e creative italiane allo scopo di rendere più facilmente fruibili i contenuti culturali e le complessità legate al territorio e aumentarne la competitività a livello internazionale, ma i fondi potranno essere impiegati anche per potenziare il crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti.

Per l’ammissione al bando, le organizzazioni, costituite alla data del 31 dicembre 2020, devono operare in almeno uno dei seguenti ambiti di attività:

  • musica;
  • audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
  • moda;
  • architettura e design;
  • arti visive (inclusa fotografia);
  • spettacolo dal vivo e festival;
  • patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei);
  • artigianato artistico;
  • editoria, libri e letteratura;
  • area interdisciplinare (per chi opera in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

Talk Europa

11 novembre 2022

Palazzo Castiglioni, Corso Venezia, 47 (MI)

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2 - Green Transition Fund per la transizione ecologia

Un secondo bando in arrivo è dedicato alla green economy e alla transizione ecologica, con riferimento alla Missione 2 del Pnrr: il compito del Green Transition Fund è quello di attivare 250 milioni di euro di investimenti privati nelle tecnologie green entro il 30 giugno 2026.

In Italia il numero di startup innovative nei settori della green economy è ancora troppo basso: secondo un’analisi dell’Osservatorio Climate Finance della School of Management del Politecnico di Milano, dal 2015 al 2020 le startup green che hanno ricevuto finanziamenti da venture capital italiani sono state solo tredici. Numeri esigui che denotano uno scarso interesse degli imprenditori ad avviare attività che si occupano di clima, rinnovabili e, più in generale, di green economy, e degli investitori che preferiscono puntare segmenti più remunerativi come il digitale o il biotech.

In questo contesto si inserisce il Green Transition Fund che ha l’obiettivo ambizioso di accelerare lo sviluppo di startup e imprese innovative che abbracciano la transizione ecologica e promuovono l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, dell’economia circolare, della mobilità sostenibile, dell’efficienza energetica, della gestione dei rifiuti e dello stoccaggio di energia o di altri ambiti della transizione green.

Il Green Transition Fund non è ancora disponibile: dopo l’emanazione del decreto del MISE, a giugno ha preso forma l’accordo finanziario tra il Ministero e CDP Venture Capital SGR. Per diventare operativo manca solo l’approvazione del regolamento di gestione del fondo e la sua pubblicazione.

3 - Rifinanziamento del fondo per l’imprenditoria femminile

Il Pnrr intende favorire una maggiore partecipazione delle donne al tessuto produttivo e imprenditoriale italiano. Dopo l’enorme successo del Fondo Impresa Femminile promosso dal Ministero dello sviluppo economico nel 2022, le cui risorse pari a 200 milioni di euro sono andate esaurite già nel corso del primo giorno di apertura, è atteso per il 2023 un rifinanziamento dell’incentivo.

Questa misura rientra nel pacchetto di interventi che il Pnrr ha indicato come prioritari nell’ambito della Missione 5 «Inclusione e coesione» , per valorizzare la cultura imprenditoriale delle donne specialmente al Sud, destinatario del 40% delle risorse.

La delibera della Corte dei Conti pubblicata il 5 ottobre 2022 ha fornito un primo bilancio dell’andamento del fondo: tra maggio e giugno 2022 sono stati presentati circa 13.000 progetti, permettendo così di raggiugere il primo dei target imposti dal Pnrr di finanziamento di 700 imprese. Entro il 2026 il numero di imprese femminili finanziate deve arrivare a 2.400. Tra gli altri obiettivi del Pnrr c’è anche quello di aumentare il tasso di occupazione femminile di quattro punti percentuali entro il 2026.

Per raggiungere questi target fissati dal Pnrr sarà dunque necessaria la riapertura degli sportelli.

Talk Europa

11 novembre 2022

Palazzo Castiglioni, Corso Venezia, 47 (MI)

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