La più grande scoperta di oro degli ultimi decenni. Vale $50 miliardi

Alessandro Nuzzo

17 Novembre 2025 - 19:56

Incredibile scoperta che potrebbe cambiare le sorti economiche del paese africano.

La più grande scoperta di oro degli ultimi decenni. Vale $50 miliardi

Una scoperta molto importante è stata fatta in Africa e potrebbe cambiare le sorti economiche di questo Paese. L’Africa è uno dei continenti più ricchi di giacimenti d’oro. Sudafrica e Ghana comandano, ma presto un terzo Paese potrebbe assumere un ruolo rilevante nel commercio mondiale di oro. Stiamo parlando del Kenya, che potrebbe aver scoperto il suo più grande giacimento d’oro del Paese da due decenni a questa parte, attirando immediatamente l’attenzione degli investitori internazionali.

La scoperta è stata fatta a nord del Lago Vittoria, nella contea di Kakamega. Secondo il proprietario del progetto Shanta Gold, il giacimento potrebbe valere qualcosa come 5,29 miliardi di dollari. Attualmente è in fase di progettazione una miniera sotterranea che copre un’area di circa 330 ettari. È stata presentata una valutazione di impatto ambientale e il progetto è in attesa del via libera dell’autorità ambientale del Paese, che sta effettuando verifiche tecniche molto dettagliate.

Se accertata la presenza del ricco giacimento, per il Kenya potrebbe arrivare una svolta anche da un punto di vista economico. Ad oggi il Paese ricopre un ruolo limitato nel panorama aurifero con una produzione annua di appena 410 chilogrammi. Numeri bassissimi rispetto a Paesi come Sudafrica e Ghana, che sono leader nel continente e detengono la maggior parte delle esportazioni. La nuova scoperta potrebbe però cambiare le cose introducendo nuove opportunità.

Importante opportunità di crescita per il Kenya

L’avvio di una miniera pienamente operativa rappresenterebbe per il Kenya l’ingresso in un settore finora controllato soprattutto dai Paesi vicini. Le aspettative sono alte: nuovi posti di lavoro, crescita delle esportazioni e un significativo incremento delle entrate fiscali. Anche il tessuto imprenditoriale locale potrebbe trarre vantaggio, grazie ai contratti e agli investimenti richiesti sia nella fase di costruzione sia in quella di attività, generando un indotto economico importante per l’intera regione e contribuendo allo sviluppo delle comunità locali.

C’è però il problema ambientale che deriva dallo sfruttamento del sottosuolo. In molti criticano questa nuova scoperta, temendo un aumento dell’inquinamento e dei rischi ecologici. Tuttavia il Kenya sembra trovarsi di fronte a una scoperta senza precedenti che non può ignorare. Non è chiaro quanto oro possa contenere la miniera, ma una volta a regime potrebbe essere capace di arricchire e non poco il Paese e di lanciare il Kenya tra i maggiori produttori auriferi del continente.

Quello che va evitato è affidare la gestione delle miniere a colossi stranieri come la Cina. La Cina è il principale Paese produttore di oro al mondo, un riconoscimento che ha ottenuto negli ultimi anni soprattutto grazie all’aumento della produzione in Africa con la gestione di alcune miniere soprattutto in Ghana. Ci sono diverse inchieste che mostrano come la Cina stia operando in quel Paese in modo illegale, scavando senza licenze, devastando l’ambiente e corrompendo interi settori istituzionali. Questo il Kenya dovrà evitare, proteggendo le proprie risorse con regole rigorose.

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